back to top
Home Blog Pagina 242

Cresce la fiducia dei consumatori online nella Earned Advertising grazie ai social network

Passaparola - Word of mouth

Secondo una nuova indagine di Nielsen, Global Trust in Advertising, condotta intervistando oltre 28.000 utenti internet in 56 paesi, il 92% dei consumatori in tutto il mondo dichiara di fidarsi dei media “earned”, come il passaparola e le raccomandazioni da parte di amici e parenti

Passaparola - Word of mouthIl 92% dei consumatori in tutto il mondo dichiara di fidarsi dei media “earned”, come il passaparola e le raccomandazioni da parte di amici e parenti, più di tutte le altre forme di pubblicità, con un incremento del 18% dal  2007. Questo è quanto emerge da un recente studio Nielsen, l’azienda leader al mondo nelle misurazioni e analisi relative ad acquisti e consumi, a utilizzo e modalità di esposizione ai media. I commenti dei consumatori online sono la seconda forma più affidabile di pubblicità: dei consumatori globali intervistati online il 70% dichiara, infatti, di fidarsi di questa modalità di comunicazione, con un aumento del 15% in quattro anni.

Webtrends e Microsoft insieme per l’utilizzo di SharePoint 2010

Webtrends SharePoint 2010

Webtrends e Microsoft insieme per l’utilizzo di SharePoint 2010 a tutto vantaggio del cliente. Le aziende hanno in programma una serie di eventi per i clienti SharePoint di tutto il mondo volti a far scoprire il potenziale di Webtrends Analytics, quale strumento per migliorare la customer experience sui canali di digital marketing

Webtrends SharePoint 2010Webtrends, leader di mercato nelle web, social e mobile analytics, e Microsoft annunciano una serie di eventi dedicati agli utenti enterprise di SharePoint 2010, volti a far scoprire loro il potenziale di Webtrends Analytics quale strumento per migliorare la customer experience sui canali di digital marketing. Webtrends, nominato da Microsoft ‘preferred analytics solution’ per SharePoint proprio lo scorso anno, permette ai professionisti del marketing di sfruttare appieno il valore di SharePoint 2010 e di ottimizzare i siti web, migliorando così i tassi di conversione.

Instagram, da zero a 1 miliardo di dollari in meno di due anni

Facebook and Instagram

Ormai è la notizia del giorno e lo sarà ancora per un bel pò. L’acquisizione di Instagram da parte di Facebook ha sorpreso il mondo dei social media. Il valore di 1 miliardo di dollari è comunque straordinario se pensiamo che Instagram è una startup con meno di due anno di vita

Facebook and InstagramI record in effetti sono due: il primo per l’altissimo valore con cui si è chiusa l’operazione dell’acquisizione di Instagram da parte di Facebook; e il secondo è l’altra faccia della medaglia, cioè il valore stesso con cui viene acquistata una startup con meno di due anni di vita. Due record in un solo colpo. Nata nel marzo del 2012 dall’idea di Kevin Systrom e Mike Krieger, l’applicazione Instagram viene lanciata ufficialmente, solo per iPhone, nell’ottobre dello stesso anno nell’App Store ed è subito boom di utenti. Fino a qualche giorno fa contava 30 milioni di utenti registrati, ma dopo il lancio dell’applicazione per Android gli utenti sono già aumentati di altri 5 milioni in soli 6 giorni! Paradossalmente Google sta portando utenti a Facebook se la guardiamo da un altro punto di vista, ma questa è un’altra storia.

Facebook pronta per Wall Street e si regala Instagram

Facebook acquisisce Instagram - Facebook acquires Instagram

La notizia è di quelle forti e l’annuncio viene dato proprio dal fondatore di Facebook Mark Zuckerberg che dalla sua pagina da notizia dell’acquisizione di Instagram per 1 miliardo di dollari. Un’operazione di cui nessuna sapeva fino ad oggi e che proietta Facebook verso risultati ancora più rosei. Ma perché? Proviamo a dare qualche risposta.

Facebook acquisisce Instagram - Facebook acquires InstagramMentre in Italia ci si avviava alla fine del pomeriggio di Pasquetta, quindi ancora in clima di festa, dagli Usa arriva una notizia che molti hanno definito subito una “bomba”. E infatti lo era. Prima le indiscrezioni circa il possibile acquisto di Instagram da parte di Facebook, poi l’annuncio ufficiale che arriva direttamente da Mark Zuckerberg direttamente dal suo profilo dove afferma che l’operazione di acquisizione si è conclusa per la cifra record di 1 miliardo di dollari! Una notizia che ha colto molti di sorpresa, ma c’era da aspettarsi un colpo del genere perché Facebook sta per approdare a Wall Street con una IPO da record ma soprattutto perché da subito Zuckerberg deve dimostrare ai propri investitori di portare il suo gioiello verso risultati ancora più rosei e anche di essere pronto a soddisfare le esigenze di quanti lo hanno finanziato.

Questa è una considerazione che accompagnerà l’avventura di Facebook in borsa, da quel momento, e di questo ormai ne è consapevole, Zuckerberg dovrà tenere in considerazione gli investitori per prendere delle decisioni. Anche se forte dell’alto valore, oltre 110 milioni di dollari, e del numero di utenti registrati, oltre 850 milioni, certamente saranno scelte abbastanza agevoli e in linea con gli obiettivi di tutti. E cioè, primo fra tutti, provare a contrastare la concorrenza, anche se debole, e consolidare il primato di Facebook tra i social network con l’obiettivo del miliardo di utenti entro l’anno, o forse anche prima.

Allora se si tiene conto di questo, si comprende l’acquisto a sorpresa di Instagram. Da questo punto di vista l’acquisto dell’applicazione per lo scambio di immagini per smartphone più desiderata e più usata  al momento va in questa direzione. Certo come non notare certe “coincidenze”. L’11 marzo scorso Kevin Systrom annuncia al SXSW Interactive che il rilascio di Instagram per Android era quasi pronto, solo una questione di giorni. Allora viene da pensare che tutta l’atmosfera di attesa che è stata creata successivamente faceva parte di tutta questa operazione? Ovviamente per acquistare Instagram non è cosa che si risolve in poche ore. Le trattative, di cui ancora non si conosce molto, devono essere iniziate molto prima. Infatti, altra “coincidenza”, nel giorno dell’acquisizione da parte di Facebook, Instagram riceve altri 50 milioni di dollari di finanziamenti, portando la valutazione complessiva a 500 milioni di dollari. E il perché di questo ce lo spiega Christine Herron, venture capitalist:

“La ragione è semplice: giocare a fare il pollo con un potenziale acquirente può provocare una valutazione molto più alta. E cosa più importante, è necessario chiudere l’acquisizione rapidamente e con successo, se la società target dell’operazione ha denaro a disposizione e gode di un forte gruppo di investitori… è intelligente usare una imminente valutazione di investimento per guidare un’acquisizione più elevata. I valori strategici / di acquisizione sono in genere molto più dei valori di investimento. Ad esempio, ad oggi, Instagram vale più di grazie a Facebook che non grazie ai soldi di Sequoia, perché Facebook aggiunge valore strategico, oltre al valore di mercato.

Molto chiara come spiegazione e chiarisce un pò di cose.

Altra considerazione da fare è il recente rilascio di Instagram per Android ha aperto l’applicazione ad un potenziale di utenti ancora più ampio. Pensiamo che al momento del rilascio gli utenti di Instagram erano oltre 30 milioni, di conseguenza con Android saranno molti di più, basta guardare le statistiche di download dell’applicazione da Google Play. Questo si tramuterà in un evidente vantaggio per Facebook che potra avere a disposizione un altro bagaglio di utenti per raggiungere l’obiettivo del miliardo, ma per soddisfare nuove esigenza che potranno nascere. Insomma, sembra che Zuckerberg abbia giocato un bello scherzetto a Google, non è così?

Zuckerberg nel suo annuncio ha sottolineato che l’obiettivo non sarà quello di integrare Instagram a Facebook, ma sarà invece quello di lasciarla attiva in piena autonomia. Ed è quello che a gran voce hanno chiesto gli utenti sul web con appelli come “per favore Facebook non rovinare Instagram!“. Non sarebbe certo un profittevole provare a modificarne la natura, non gioverebbe di sicuro.

A questo punto si verifica quello che avevamo scritto a proposito dell’ascesa di quelli che avevamo definito social network per interessi, tra cui figura anche Instagram. Avevamo scritto che l’utente va nella direzione di definire al meglio il proprio profilo condividendo gli interessi e in questo nuovo contesto Facebook gioca il ruolo che è del Sole nella galassia, irradia tutti i pianeti, nel senso che rimane comunque inconstrastato. Alla luce di questa acquisizione, Facebook rafforza la sua posizione è evidente. Ed è giusto anche chiedersi cosa faranno gli altri. Soprattutto Google che è quello che di più accuserà il colpo.

Adesso il prossimo pollo da inseguire è Pinterest? Staremo a vedere.

Intanto raccontateci di cosa ne pensate di questa acquisizione? Stiamo andando verso un nuovo monopolio del web? Dopo Google adesso è la volta di Facebook?

(image credits: Franz Russo – 2012)

Il doodle di Google per Eadweard J. Muybridge, padre della fotografia in movimento

Google doodle Eadweard J. Muybridge

Google dedica il doodle di oggi a Eadweard J. Muybridge il fotografo inglese considerato il padre della fotografia in movimento, meglio conosciuto per “The Horse in Motion” che diede vita alla tecnica cronofotografica, proprio quello che vediamo riprodotto nel doodle di oggi

Google doodle Eadweard J. Muybridge

Tech All Stars Competition, 12 startup selezionate dalla Commissione Europea

Tech All Stars Competition - Best startups from EU

Vi segnaliamo questa notizia che sappiamo potrà interessare molti. La Commissione Europea ha avviato un bando di selezione, Tech All Stars Competition, dal quale verranno selezionate 12 startup che avranno modo di ricevere finanziamenti europei e di essere affiancati da esperti e imprenditori

Tech All Stars Competition - Best startups from EULa Commissione Europea sta cercando di realizzare progetti che possano creare condizioni ottimali per startup e possibili investitori, anche in virtù della prossima Agenda Digitale Europea, che si terrà a giugno a Bruxelles. E in questo contesto nasce Tech All Stars Competition che mira a identificare 12 startup che avranno l’opportunità di ricevere forme di finanziamento dall’UE, ma anche di entrare in contatto con imprenditori ed esperti di successo e anche con potenziali investitori.

“Ritorno a L’Aquila”, la rete non dimentica [live video]

Ritorno a L'Aquila

Tre anni fa avveniva il terribile terremoto dell’Aquila e per ricordare quel tragico evento andrà in onda sul web il film “Ritorno a L’Aquila”, prodotto da MOVE Productions e Al Jazeera English. La messa in onda avverrà “a rete unificata” dalle 10 alle 17 di oggi e potete seguirla anche sul nostro sito

Audiweb dati Febbraio 2012, crescono gli italiani online

Audiweb febbraio 2012

L’audience online continua a registrare valori positivi, con 27,7 milioni di utenti nel mese di febbraio 2012, il 9,2% in più rispetto al 2011. Nel giorno medio sono online 13,8 milioni di utenti attivi, +7,3% in un anno. A Gennaio 2012 gli italiani erano 27 milioni e 13 milioni durante il giorno medio

Audiweb Febbraio 2012Audiweb ha pubblicato nei giorni scorsi i dati di audience online del mese di febbraio 2012 distribuendo il nastro di pianificazione, Audiweb Database, che presenta la stima dell’utilizzo effettivo di internet da parte degli Italiani dai 2 anni in su che si collegano attraverso un computer da casa, ufficio o altri luoghi. Nel mese di febbraio 2012 sono stati 27,7 milioni gli utenti che si sono collegati a internet almeno una volta da computer, il 50,7% della popolazione dai due anni in su, con una crescita del 9,2% in un anno. L’audience online nel giorno medio registra una crescita del 7,3%, con 13,8 milioni di utenti attiviche hanno navigato per 1 ora e 26 minuti, consultando 166 pagine per persona.

Google Project Glass, nuovo terreno di scontro con Facebook e Apple

Google Project Glass - logo

Google rivela il suo Project Glass che permette la augmented reality, la realtà aumentata, ancora in fase di prototipo, con potenzialità enormi. Tali da rivoluzionare il mondo della tecnologia. E Apple cosa farà? E anche Facebook resterà a guardare? Ecco che si profila un nuovo terreno di scontro

Google Project Glass - logoGoogle Project Glass presentato ieri in fase di sperimentazione, ma molto vicino all’idea finale, è veramente qualcosa di fantascientifico che “estende” la realtà, rendendola a portata di mano, anzi a portata di occhio. Perchè stiamo parlando di occhiali, speciali, normali solo apparentemente, che una volta indossati ci permettono di interagire direttamente con tutto ciò che ci circonda, comunicare e condividere con altri in tempo reale ciò che osserviamo, video-chiamare e mostrare sempre in tempo reale ad altri ciò che stiamo osservando in quel momento. Il video che è stato diffuso per la presentazione spiega benissimo quello di cui stiamo parlando. In un paio di occhiali abbiamo smartphone e tablet, il che significherebbe rivoluzionare non poco il mondo della tecnologia. La domanda quindi sorge spontanea. Cosa farà Apple, resterà a guardare? E Facebook? Proprio ieri vi parlavamo del progetto del motore di ricerca, ma di fronte ad un mossa del genere cosa farà Zuckerberg?

Google Art Project aggiunge nuove collezioni

Google Art Project

Google Art Project aggiunge nuove collezioni e si arricchisce di ben 151 musei di 40 paesi. Quadri, sculture, fotografie e opere della street art sono così alla portata di appassionati e non solo, attraverso un clic. Un viaggio affascinante con nuove modalità di navigazione

I disegni sulle rocce del Sud Africa, i graffiti brasiliani oppure opere dell’arte aborigena. Sono solo alcune delle nuove collezioni che sono state aggiunte al Google Art Project, il museo virtuale di Google che è stato lanciato un anno fa e che da oggi si arricchisce con ben 151 musei di 40 paesi diversi. Inizialmente il progetto poteva contare solo su 17 musei e 1,000 immagini di opere. Oggi le opere illustrate e navigabili sono 30,000. C’è poi la possibilità di visitarle in modalità Street View disponibile per 46 musei.

Facebook si lancia nella ricerca. È il caso che Google si preoccupi?

Facebook Search

Come riportato da Businessweek, Facebook starebbe per lanciarsi nel mondo dei motori di ricerca dove regna incontrastato Google. Sarebbero più di venti gli ingegneri che ci starebbero lavorando guidati da un ex di Mountain View. È il caso che Google si preoccupi? Forse si.

Facebook SearchLa notizia potrebbe ormai sembrare quasi scontata, per molto infatti questo sarebbe un passaggio naturale viste le dimensioni che sta assumendo Facebook. L’idea di pensare il più grande social network come un vero motore di ricerca è certamente intrigante.

E sicuramente Mark Zuckerberg ci sta pensando seriamente. Infatti ha messo un ex ingegnere di Google a capo di una squadra di ingegneri, 24 secondo i ben informati, per fare di Facebook un motore di ricerca social.

Sempre secondo quanto riporta Businessweek, il motore di ricerca sarà interno a Facebook facendo leva sul grande bacino di utenti e andando nella direzione di combinare social search e web search.

Guarda caso quello che sta cercando di realizzare Google. È il caso che a Mountain View prendano sul serio questa notizia? Parrebbe proprio di sì!

La cosa più buffa, se vogliamo vederla in questo modo anche se l’argomento è serio, è che Google si sta muovendo nella direzione opposta, ossia dal web search sta andando nella direzione della social search con la creazione di Google Plus che avrebbe dovuto essere il tramite ideale per realizzare questo progetto. Ancora Google non ha realizzato appieno il suo progetto anche per via degli scarsi risultati fin qui ottenuti dal suo social network.

Ma se guardiamo il lato economico i 15 miliardi di dollari realizzati attraverso il search advertising fanno gola al buon Zuckerberg che già sta sognando di fare i tuffi alla zio Paperone nel suo deposito, ben conoscendo le potenzialità che ha il suo gioiello.

Se seguiamo l’esempio adottato da Businessweek, quello delle cantine, e proviamo a pensare cosa sarebbe fare una ricerca su Facebook del nome di una cantina e vedere di fianco ai risultati, sulla barra laterale, la pubblicità di altre cantine e di aziende vinicole.

L’utente, seguendo questo esempio, ma ne potremmo fare degli altri, non uscirebbe mai da Facebook. Perchè una volta creata la macchina del motore di ricerca per l’utente registrato non ci sarebbe più la necessità di aprire una finestra su Google, è tutto lì a portata di mano, di clic anzi.

E questo non sarebbe un buon motivo per preoccuparsi a Mountain View? Certo che si!

Ovviamente stiamo parlando di un disegno ancora tutto da realizzare e prima di poter veramente mettere in crisi, o comunque i difficoltà Google a casa propria ce ne vuole. Sulla ricerca Google ha costruito tutto il suo impero, affinando e realizzando sistemi e algoritmi che guidano la quasi totalità del mercato della ricerca sul web.

Se pensiamo che tutte le strategie di ricerca sono costruite su Google allora si ha ben chiaro di cosa stiamo parlando.

Ma certamente il progetto di Facebook è intrigante. Anche perchè dalla sua parte ha tanti parametri come ad esempio il tempo trascorso su un sito che vede il social network di Zuckerberg al primo posto.

E c’è da considerare anche un’altra cosa, sottolineata ovviamente anche da Businessweek, Facebook sta per sbarcare a Wall Street, con un incremento del suo valore dai 103 ai 110,2 milioni di dollari, e di conseguenza Zuckerberg deve dare conto ai suoi investitori che vogliono realizzare nuove possibilità di business.

Che sia il motore di ricerca una delle tante? Non ci resta che attendere e vedere cosa succede.

Intanto ci piacerebbe conoscere la vostra opinione su questo ipotetico scenario.

Wind Business Factor Competition 2012

Wind Business Factor Competition 2012

E’ iniziato il primo campionato italiano per startup e nuovi imprenditori ideato da Wind Business Factor che si svilupperà in un emozionante campionato a gironi, attraverso percorsi di formazione, di visibilità sotto la guida di noti Mentor. La fase di selezione del primo girone, iniziata il 6 marzo, terminerà il 23 aprile 2012

Wind Business Factor Competition 2012Wind Business Factor , la piattaforma di business coaching e di networking rivolta a startup e nuovi imprenditori, ideata da Wind lancia la Wind Business Factor Competition 2012. Si tratta del primo campionato italiano — dedicata alle startup già costituite in società o ancora in fase ideativa — che consentirà a trenta gruppi di imprenditori di accedere a un percorso di mentorship. Ogni imprenditore sarà affiancato da un Mentore esperto, con l’obiettivo di guidare e aiutare l’imprenditore a preparare il business plan e la presentazione per gli investitori. La Competition, qui  il Brief e il Regolamento per partecipare, si svolgerà nel corso dell’intero 2012 e sarà suddivisa in 3 “gironi” che si articoleranno, di volta in volta, in tre fasi distinte: Selection, Training e Performance. 

Ecco Instagram, finalmente disponibile per Android

instagram-android

E’ da oggi finalmente disponibile per Android Instagram, l’applicazione che tutti i possessori di smartphone col sistema operativo di Google stavano aspettando. Nei giorni scorsi sul sito di Instagram era stato attivata una registrazione per essere avvisati del rilascio via mail. Sono state 430 mila le adesioni

instagram-androidEccola finalmente la tanto attesa applicazione che ogni androider ormai da troppo tempo invidiava ai possessori di iPhone. Da giorni si attendeva questo annuncio e da poco sul sito di Instagram è apparso il logo con la scritta “Get it on Google Play, segno che da questo momento anche con uno smartphone Android sarà possibile scattare foto con i tipici filtri che contraddistinguono Instagram. L’11 marzo scorso Kevin Systrom aveva annunciato al SXSW che il rilascio sarebbe stato questione di giorni e infatti così è stato. Ma da quel giorno si è assistito ad un clima di attesa mai visto prima. Con l’attivazione della registrazione sul sito di Instagram per essere informati nel momento in cui l’applicazione sarebbe stata rilasciata ha senz’altro caricato l’attesa. E oggi finalmente la si può scaricare gratuitamente da Google Play, il market di Android.

Progetto Open, il laboratorio delle app aperto a tutti

OPEN - Vodafone Italia

Iniziativa interessante quella di Vodafone Italia ed Edizioni Zero che hanno dato vita al Progetto Open, un laboratorio per sviluppare app mobile. Se avete un’idea e volete proporla come app, se verrà scelta la vostra, Vodafone la sviluppa anche se la proprietà rimane vostra. Avete tempo fino al 20 aprile

OPEN - Vodafone ItaliaAvete tante idee per una app ma non sapete come fare? Allora il Progetto Open fa per voi. Il Progetto OPEN è un’iniziativa ideata da Vodafone Italia e Edizioni Zero, consiste in un laboratorio permanente che è già al lavoro per sviluppare app mobile. Non sono app richieste da aziende o ideate da esperti, ma applicazioni sottoposte da chiunque abbia una buona idea e tanta voglia di realizzarla. Ognuno ha la possibilità, tramite questo bando, di sottoporre la propria proposta che, se scelta, verrà sviluppata dal team Vodafone, rimanendo di esclusiva proprietà dell’autore. Le selezioni  sono ancora aperte, c’è tempo fino al 29 aprile 2012 per avere buone idee e inviarle all’Apps Lab. Ad oggi due le app scelte che si trovano già sotto le abili mani degli sviluppatori, sono quelle di Enrica Cavalli e Stefania Lobosco. Vediamo qualche dettaglio e conosciamo meglio le vincitrici e le loro app.

Viadeo protagonista al WebUpdate 2012 con Sabrina Mossenta

social_media_marketing

Molto interessante l’edizione 2012 del WebUpdate che si è tenuto a Napoli lo scorso weekend e che si sta affermando come uno degli eventi più interessanti in Italia. Tra i protagonisti di questa edizione vi è stata Sabrina Mossenta, partnership manager di Viadeo, il social business network

social_media_marketingLo scorso weekend si è tenuto a Napoli l’edizione 2012 del WebUpdate un evento che si sta inserendo tra quelli più interessanti da seguire nel panorama nazionale. Tema da approfondire di questa edizione era come il consumatore si relaziona coi vari brands e soprattutto come opera le sue scelte trovandosi di fronte ad una competizione, tra le varie marche, sempre più serrata. Tra i vari personaggi rappresentanti del web nazionale c’era anche Sabrina Mossenta, partnership manager di Viadeo, il popolare social business network. Uno dei workshop più interessanti è stato quello conclusivo, “Reti sociali e co-creazione di valore: la parola al consumatore“, dove Sabrina Mossenta, durante il suo intervento ha affermato che “I social network e gli opinion leader sul web sono i veri driver nei processi d’acquisto dei consumatori moderni“. Pensiero assolutamente da condividere.

Ultimi articoli