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La diffusione del telefono cellulare dal 1991 al 2010 [Animazione]

mobile_penetration 1991_2010

Ancora una volta torna utile fare riferimento ad un altro interessante studio di Royal Pingdom. Dopo aver visto come è cresciuta Internet dal 1991 al 2010, oggi vi proponiamo come si è diffuso il telefono cellulare. In 20 anni si è passati da o,4% come indice di penetrazione nel 1991, al 91,1% nel 2010 su scala mondiale

mobile_penetration 1991_2010Il settore Mobile come sappiamo è in forte crescita anche nel nostro paese, da sempre grande utilizzatore dispositivi mobili e uno dei maggiori fruitori di telefoni cellulari in Europa. Qualche mese fa, avevamo riportato alcuni dati molto interessanti, che indicavano che nel nostro paese sono più di 20 milioni gli italiani che posseggono dispositivi mobili di ultima generazione e che il sorpasso dello smartphone ai danni del telefono cellulare è già realtà. Ma come si è diffuso il mobile in questi ultimi 20 anni? Così come abbiamo visto la crescita di Internet nello stesso periodo, anche stavolta ci viene in aiuto uno studio di Royal Pingdom, che utilizzando sempre i dati della Banca Mondiale, ha raccolto dati interessanti. Basti dire che nel 1991 il coefficiente di penetrazione dei cellulari a livello mondiale era dello 0,4%, nel 2010 si è arrivati al 91,1%.

Ecco la classifica degli spot più popolari su YouTube nel 2011

youtube-logo

Quando la pubblicità è anche entertainment. YouTube presenta la classifica degli spot più popolari del 2011 e al primo posto, per numero di visualizzazioni in Italia si piazza Acer, seguita da Fendi e Enel Energia. 17.2 milioni di visitatori al mese in Italia e oltre 48 ore di video caricati ogni minuto, questi alcuni numeri di YouYube

youtube-logoYouTube presenta la top 10 degli spot pubblicitari più popolari dell’anno appena trascorso, ossia, di quelli che, nel 2011, hanno registrato il maggior numero di visualizzazioni da parte degli utenti in Italia. Sicuramente li conoscete già e li avrete visti talmente tante volte che ormai da saperne a memoria ogni battuta. Hanno incuriosito, ispirato e anche divertito tanti. Ovviamente non stiamo parlando di film, ma di pubblicità. Infatti, è il caso proprio di dire quando la pubblicità diventa entertainment. La classifica è stata realizzata analizzando tutti i video pubblicitari che sono stati caricati su YouTube nel 2011 e evidenziando quelli che hanno ricevuto il maggior numero di visualizzazioni in Italia. Ecco i primi dieci:

LinkedIn continua crescere. In Italia conta 2,8 milioni di iscritti

LinkedIn 2012 - crescita

Prendiamo spunto dall’interessante studio condotto da Amodiovalerio Verde, consulente marketing, che ha raccolto una serie di statistiche riguardo LinkedIn che riportano i dati dell’ultimo anno. LinkedIn continua a crescere e in Italia conta 2,8 milioni di utenti registrati. Cresce di più nei paesi emergenti, come Indonesia, a conferma che i social media cresceranno molto in quei paesi nel 2012.

LinkedIn 2012 - crescitaLinkedIn, il popolare business social network,  che anche nel nostro paese è molto frequentato e usato, cresce anche nel 2011 arrivando a  toccare 147 milioni di iscritti a livello mondiale, facendo registrare una crescita complessiva dal gennaio 2011 al gennaio 2012 pari al 45% in più. Un bel risultato, sicuramente, ma guardando i dati nel suo complesso, si nota che la crescita di LinkedIn è trainata dai paesi che vengono definiti “emergenti”, dal punto di vista dei social media. Infatti è vero che LinkedIn cresce nel Nord America e in Europa, ma sotto la media, facendo presagire una certa saturazione da questo punto di vista. Mentre in Indonesia ad esempio è cresciuto nell’ultimo anno del 111%, oppure in Turchia dove è cresciuto del 97,3%.

I 10 paesi con più utenti sono: Stati Uniti (58,5 milioni), India (13,3 milioni), Regno Unito (8,4 milioni), Brasile (6,8 milioni), Canada (5,1 milioni), Francia (3,2 milioni), Olanda (3,1 milioni) , Italia (2,8 milioni), Australia (2,8 milioni) e Spagna (2,6 milioni). Solo in questi 10 principali paesi si concentra il 79% dei soci, di cui 40% di dei membri complessivi su LinkedIn è negli Stati Uniti.

Sempre considerando il numero dei membri, rispetto ai dati di gennaio 2011, il Brasile ha superato il Canada, la Francia ha superato Olanda e l’Italia ha addirittura superato l’Australia.

America Latina, Asia e Africa sono le aree con la più alta concentrazione di users più giovani, il 70% hanno un’età inferiore ai 34 anni, mentre Nord America, Europa e Oceania sono le aree con la più alta concentrazione di iscritti più maturi, oltre il 40% ha un’età superiore ai 34 anni.

Come dicevamo prima, il paese con la crescita maggiore è stata l’Indonesia (111%), seguita dalla Turchia (+97,3%) e dal Brasile (91,6%), mentre i paesi con una crescita più bassa sono Danimarca (+23,5%), Finlandia (+22,7%) e Paesi Bassi (+22,1%).

I paesi dove si registra ancora un’alta concentrazione di uomini sono i paesi del Medio Oriente, che supera l’86% in Pakistan e Arabia Saudita; in quattro paesi, invece, la concentrazione di utenti femminile supera quella maschile sono: la Romania (53%), Bulgaria (53%), Finlandia ( 51%) e Cina (51%).

Oltre il 44% degli utenti di LinkedIn lavora in imprese con più di 10.000 dipendenti, in Asia la percentuale sale fino al 57,3%. Le industrie con la più alta concentrazione di iscritti a livello mondiale sono High Tech (14,3%), Finanza (12,4%) e produzione (10,1%), mentre le industrie con bassa concentrazione sono i Servizi (2,3%), Legali (1,9%) e l’agricoltura (0,5%).

Molti sono imprenditori (10,8%), venditori (9,5%), e operatori (8,3%) mentre meno sono le figure che si occupano di acquisti (0,7%), pochi Product Manager (0,7%) e dei servizi militari e di protezione ( 0,6%).

Il 39% dei iscritti è un Manager, Direttore, Proprietario, Amministratore Delegato o Vice Presidente di un’azienda.

LinkedIn Demographics & Statistics – Jan 2012

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“Google plus your World”, l’affondo di Google nei social network

Google+ Risultati personali

Google lancia nuove modalità di ricerche che saranno presto attive per tutti gli utenti. La grossa novità è che adesso le ricerche diventano più social, considerando anche contenuti che provengono dalla nostra cerchia di amici che abbiamo sui vari social network. Google mette in moto la sua macchina per provare a sfondare tra i social media.

Sinceramente non è un caso che le nuove modalità di ricerca lanciate ieri da Google dal proprio sito ufficiale, per mano di Amit Shingal, il responsabile search di Google, inizino proprio con “Google plus“. Google plus your World, che alcuni hanno tradotto “Google più il tuo mondo”, palesemente errata, in quanto la traduzione corretta è Google+, il tuo mondo riferimento voluto e cercato per richiamare il proprio social network, Google+ appunto, che diventa quindi non solo un social network, apparentemente come gli altri, ma con caratteristiche diverse, diventa anche uno strumento funzionale per le ricerche. Quindi, motore di ricerca, utenti, a questo aggiungi social e il cerchio si chiude: Google+.

Audiweb Novembre 2011, aumentano gli italiani che navigano quotidianamente

Audiweb Novembre 2011

Dai dati che Audiweb ha diffuso relativi al mese di Novembre 2011, si nota un leggero calo del numero complessivo rispetto al mese precedente, anche se c’è un aumento del 9% su base annua. Ma rispetto ad Ottobre 2011, aumentano gli italiani che navigano quotidianamente e sono 13,4 milioni di utenti attivi

Audiweb LogoAudiweb ha reso noto i dati relativi all’audience online del mese di Novembre 2011, distribuendo il nastro di pianificazione, Audiweb Database. Nel mese di Novembre 2011 sono stati 27 milioni gli Italiani che si sono collegati a internet almeno una volta tramite computer, il 9% in più rispetto all’anno scorso. Nel giorno medio risultano online 13,4 milioni di utenti attivi che hanno trascorso in media 1 ora e 23 minuti al giorno, consultando 160 pagine per persona. Un mese fa gli italiani che si collegavano almeno una volta nel mese erano 27,3 milioni. Ma se guardiamo il dato rispetto al Novembre 2010, allora c’è un aumento del 9%, erano infatti 24,7 milioni. Aumentano, rispetto al mese scorso, gli italiani che navigano nel giorno media, erano 13 milioni.

Doodle di Google dedicato a Niccolò Stenone, il padre della geologia

Google doodle - Niccolò Stenone

Il doodle di oggi sulla homepage di Google è dedicato a Niccolò Stenone, nome italianizzato di Nicolas Steno, in occasione dei 374 anni dalla nascita. Danese di nascita, fu vescovo, ma è soprattutto ricordato come il padre della geologia e della stratigrafia

Google doodle - Niccolò Stenone

Il doodle di Google è dedicato oggi a Niccolò, o Nicola, Stenone, nome originale Niels Stensen, ma il nome è noto anche in latino come Nicolaus Steno; in lingua inglese è Nicolas Steno. Era un luterano, danese di nascita, infatti nacque a Copenaghen l’11 Gennaio del 1638 (per lungo tempo Wikipedia Italia ha riportato il giorno di nascita 1° gennaio, data evidentemente errata), poi si convertì al cattolicesimo, divenne in seguito vescovo, ma non abbandonò mail la sua passione per le scienze naturali. Ma era anche un apprezzato anatomista, fu lui a scoprire che il cuore è un muscolo.

ING Direct e Leo Burnett per il nuovo spot “Chiedi a chi ce l’ha”

ING Direct - "Chiedi a chi ce l'ha"

Nuovo episodio degli spot di ING Direct della serie “Chiedi a chi ce l’ha”. Realizzato dall’agenzia Leo Burnett prodotto da Mercurio Cinematografica con la regia dell’argentino Lemon. Già onda da qualche giorno su tutte le reti nazionali, satellitari e digitali

Da domenica 1 gennaio ING DIRECT è on air con un nuovo episodio della campagna “Chiedi a chi ce l’ha”. I protagonisti sono sempre i clienti della banca diretta con il claim “La nostra migliore pubblicità sono i nostri clienti”. La scena si svolge in un’affollata area pedonale di fronte ad un via vai di turisti e residenti. I passanti vengono sorpresi dalla presenza di un uomo, un cliente ING DIRECT, comodamente appeso ad un’affissione rotante. Uno di loro, si avvicina e incuriosito domanda: ”Hei, come va?”. Pronta la risposta del cliente: “Bene, bene. Il mio Conto Arancio è a zero spese, anche in filiale”. E indica la filiale di ING DIRECT presente proprio sul lato opposto della strada.

Facebook può indurre depressione? [Infografica]

facebook depressione

Ma Facebook può indurre depressione? L’infografica che vi proponiamo oggi è molto interessante e riassume uno studio realizzato da Help for Depression che ha intervistato 83 ragazze adolescenti. Risultato che comunicare tanto e troppo coi propri amici su Facebook a questa età può provocare ansia e depressione.

facebook depressioneL’argomento è molto sentito perchè riguarda non solo una fascia di età molto giovane, ma anche perchè proprio a quell’età non si sono sviluppati ancora modelli di comunicazione tali da superare il dramma di ricevere solo commenti negativi oppure di non sapere interpretare ancora bene, se non in maniera eccessiva ed esagerata, un elevato numero di “like“. Dallo studio realizzato da Help for Depression si evince anche che la reazione positiva all’aggiornamento del proprio status su Facebook si manifesta attraverso il “like“, mentre la reazione negativa si manifesta attraverso i commenti. L’argomento comunque, ossia quale sia l’effetto dei Social Media sugli adolescenti è di grande attualità ed è anche molto delicato. Infatti l’argomento “Depressione da Facebook” fu introdotto per la prima volta da Pediatrics, rivista ufficiale dell’American Academy of Pediatrics, nell’aprile dello scorso anno per introdurre un problema relativo all’uso massiccio dei Social Media da parte degli adoloscenti.

Twittervista ad Alessandro De Giorgi: uno sguardo sull’editoria digitale

Cominciamo questo 2012 con una twittervista di attualità: Alessandro De Giorgi (aka @futurodeilibri) è amministratore della multimedia agency Boré srl il cui core business è Youcanprint, con l’attività di self-publishing. Con lui abbiamo dato uno sguardo all’editoria di oggi, alle potenzialità del digitale e alle prospettive future. Buona tweet-lettura!

Ciao Alessandro e benvenuto, con il tweet di apertura raccontaci di cosa ti occupi.

Grazie a te dell’invito. La mia passione più grande è l’editoria, e per fortuna ne ho fatto un lavoro al quale mi dedico e amo tantissimo

Dato che parleremo anche di editoria digitale, possiamo ricordare cosa è e cosa NON è un ebook?

L’ebook è un file di parole e immagini e rispetto al libro cartaceo “non puzza” ma è interattivo e può essere letto su pc, mobile, reader.

Google celebra la Famiglia Addams

Google doodle Addams

Google oggi dedica il doodle in homepage a Charles Addams in occasione dei 100 anni dalla nascita, fumettista americano appassionato di black humour che creò la Famiglia Addams, un modo di rappresentare in maniera ironica la famiglia borghese degli anni trenta.

Google doodle Addams

Ditemi voi chi non ha mai visto una puntata della serie “La Famiglia Addams“, credo che nessuno alzerebbe la mano in quanto è una delle serie televisive più trasmesse e viste da diverse generazioni. Sono sicuro che già vi suona in mente il motivo musicale che ha caratterizzato tutta serie, non è vero? Oggi come potete vedere il doodle di Google è dedicato a Charles “Chas” Samuel Addams, in occasione dei 100 anni dalla sua nascita, fumettista americano, appassionato di black humour, diventato celebre per aver creato la “famiglia” più black e scanzonata della storia, che prende appunto il suo nome. 

Twitter, 1 miliardo di tweets ogni 5 giorni [Infografica]

Top_tweets2011

Continua ancora l’onda lunga dei record macinati da Twitter nel 2011. Da questa infografica che vi presentiamo oggi, realizzata da Digimind, risulta che ogni 5 giorni si registrano 1 miliardo di tweets, una vera marea. Ed ecco le notizie che ne hanno fatto registrare il maggior numero al secondo

Top_tweets2011Tanti sono stati gli eventi nel 2011 che hanno fatto registrare un numero record di tweets, ben 1 miliardo ogni 5 giorni. E impressionanti sono anche i numeri di tweets al secondo che hanno provocato le notizia di alcuni eventi che hanno segnato il 2011 appena trascorso. Digimind, azienda che si occupa di digital data e web reputation, ha raccolto una carrellata di notizie registrando il numero di tweets al secondo che hanno fatto segnare su twitter al momento in cui hanno iniziato a propagarsi. Il record assoluto appartiene alla messa in onda di un vecchio film in Giappone con 25.088 tweets al secondo!

Ecco gli italiani su Google+: 1,3 milioni a Novembre 2011

Google+ Novembre 2011 - Italia

Ormai si parla sempre più spesso di Google+ che si proietta sempre di più a diventare fenomeno social media del 2012. Approfittando di un articolo apparso sul Guardian a proposito della popolazione inglese registrata sul sito, scopriamo quella italiana. A Novembre 2011 erano 1,3 milioni gli italiani registrati pari al 4,33% della popolazione italiana sul web

Google+ Novembre 2011 - ItaliaNe abbiamo parlato anche a fine anno a proposito di quello che può diventare il vero fenomeno del 2012 e ci eravamo sbilanciati nel dire che secondo noi, visti i numeri di cui abbiamo parlato, Google+ può davvero essere il fenomeno Social Media del 2012. E avevamo sottolineato come, crescendo di questo passo, il social network di Mountain View potrebbe arrivare a raggiungere i 400 milioni di utenti registrati entro questo anno, evidenziando inoltre che gli Usa al momento sono lo zoccolo duro. Ma stamattina il Guardian, nella versione online, ha pubblicato dei dati relativi alla popolazione di Google+ anche in Europa e scopriamo che in Italia gli utenti registrati al Novembre 2011 sono 1,3 milioni, pari al 4,33% della popolazione italiana sul web. 

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