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L’età media sui Social Network

Studio interessante effettuato da Royal Pingdom che ha analizzato l’età media degli utenti sui social network. Volete sapere l’età media su facebook? Date un’occhiata

Social Network

Lo studio ha preso in considerazione 19 social network, alcuni molto conosciuti da noi altri poco. Questi quelli presi in considerazione: Facebook, LinkedIn, MySpace, Twitter, Slashdot, Reddit, Digg, Delicious, StumbleUpon, FriendFeed, Last.fm, Friendster, LiveJournal, Hi5, Tagged, Ning, Xanga, Classmates.com, Bebo.

La Solidarietà viaggia sul web

Su internet con le buone intenzioni di inizio anno: cambiare casa o lavoro, rimettersi in forma, investire meglio i propri risparmi…e sostenere la popolazione di Haiti colpita dal terremoto.

Nielsen comunica i dati ufficiali “Audiweb powered by Nielsen”, relativi allo scenario Internet in Italia nel mese di gennaio 2010. Il 2010 segna un grande inizio per il web: a gennaio, infatti, l’audience online raggiunge la vetta di 24,4 milioni di utenti (+4% rispetto al mese precedente, +12% rispetto al gennaio 2009). Dopo la flessione tipica del mese di dicembre, i consumi tornano ai livelli più alti riscontrati nel 2009: 37 sessioni mensili, oltre 2.200 pagine viste e 31 ore di tempo speso online per persona, in media circa un’ora al giorno. Rispetto al gennaio dello scorso anno, crescono del 12% le sessioni e il tempo speso online e del 4% le pagine viste.

Anche quest’anno, come di consueto, il mese di gennaio si caratterizza per essere quello delle buone intenzioni: circa 3 milioni di italiani si dedicano alla ricerca di una nuova casa o di un nuovo lavoro (rispettivamente il 32% e il 17% in più rispetto al mese precedente), 6,7 milioni di individui (il 18% in più) pensano a rimettersi in forma dopo le feste e a prendersi cura di sé visitando siti dedicati alla salute e al benessere e quasi 6 milioni di navigatori si dedicano al proprio sapere consultando siti di istruzione e risorse educative o quelli delle università (+19% rispetto a dicembre).

Crescono ad inizio anno anche le categorie dedicate agli investimenti e al risparmio, con incrementi significativi sui siti di strumenti finanziari e delle assicurazioni (+25% e +14% rispettivamente).

Ma non solo buone intenzioni per se stessi: in questo inizio di 2010 gli italiani scelgono di essere solidali e di aiutare chi ne ha bisogno. Cresce infatti in misura consistente la categoria Non-Profit, che comprende, oltre a siti legati ad associazioni di consumatori come Altroconsumo e ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori), anche quelli di associazioni a scopo umanitario, come ActionAid, Associazione Cerco Un Bimbo, Save The Children, Medici Senza Frontiere e UNICEF.

Questa categoria di siti registra un incremento del 20% rispetto allo scorso anno, da imputarsi ai tragici eventi accaduti nel 2009, come il terremoto in Abruzzo e, in modo ancora più evidente, il disastroso terremoto ad Haiti, che fa registrare un vero e proprio picco della categoria nel mese di gennaio, con una crescita del 19% rispetto a dicembre 2009.

“Immediatamente dopo il terremoto che ha devastato Haiti sono stati lanciati numerosi appelli alla solidarietà da organizzazioni umanitarie italiane ed internazionali.” – afferma Ombretta Capodaglio, marketing manager della divisione Online di Nielsen – “Gli italiani non sono rimasti insensibili e hanno risposto tempestivamente a questi appelli, per sostenere con donazioni e adozioni a distanza la popolazione di Haiti colpita così duramente: questa mobilitazione ha portato ben 5,6 milioni di individui, ovvero un navigatore su quattro, a visitare i siti delle associazioni a scopo umanitario a gennaio, circa un milione in più rispetto al mese precedente”.

Facebook Strategy, Guida al Marketing su Facebook

Alessandro Sportelli (ideatore di webmarketinguniversity.net e webmarketingforum.it) insieme al suo team stà progettando una guida professionale dedicata alla Promozione su Facebook.

Web Marketing

La guida si rivolge alla PMI e ai professionisti che già operano online ed offline. Saranno infatti prese in analisi anche strategie utili per chi opera esclusivamente offline in mercati geograficamente delineati (Comuni, Regioni ecc.). Non vuole essere l’ennesima guida base, che spiega come si creano profili, gruppi e pagine ed è altamente sconsigliata ai non iscritti a facebook. Ma esamina le dinamiche psicologiche che intercorrono nel processo di diffusione del messaggio e si interroga sul marketing virale e sulla strategia più efficace per ogni tipologia di prodotto e target di riferimento.

Decisamente una guida diversa da tutte quelle che si son viste finora, anche per la sua strategia di promozione (che Alessandro definisce “social lead generation”), infatti l’unica strategia adottata è stata la segnalazione diretta della pagina all’interno di alcune slide su Slideshare, che trattano di “promozione su facebook” (http://www.slideshare.net/Alexs2k/tutti-pazzi-per-facebook-il-marketing-delle-aziende-su-facebook-3152750) e probabilmente sono visitate da gente che cerca proprio quello…. di conseguenza la gente interessata all’argomento può trovare utile saperne di più ed iscriversi alla pagina Facebook.

Ecco il link per chi desidera essere avvisato quando sarà pronta la guida, facebookstrategy.it

(comunicato stampa a cura di cibbuzz)

Google Buzz, piace o non piace?

A pochi giorni dal lancio, non si parla d’altro che di Google Buzz, nel bene e nel male. Nel senso che molti ritengono che non sia poi una grande novità, mentre altri lo trovano geniale. Di sicuro Google ha fatto di nuovo centro!

Google Buzz - Sergey Brin, co-fondatore Google

E’ passata una settimana dal grande lancio di Google Buzz e veramente sulla rete non si parla d’altro. C’è chi sostiene che in fondo non sia poi una grande novità, in effetti Yahoo! c’era arrivata prima come ricordava Luca Conti qualche giorno fa proprio su Google BUzz. Buona parte degli internauti l’ha accolto freddamente, anche se si sono riversati in massa per capirne il funzionamento, lamentando il fatto che altro non si tratta che di un twitter nella mail. E forse è proprio questo il punto, cioè che dalla propria mail si possa gestire uno spazio tipo twitter (ma perchè no anche tipo friendfeed a cui secondo me somiglia molto). Google entra nel mondo dei social network direttamente dalla mail. Partendo da una base di 176 milioni di persone che usano Gmail, ecco che il gioco è fatto e Google Buzz si allarga e si espande in men che non si dica. In pochi giorni ha superato 9 milioni di post e commenti.

Facebook, la sorprendente crescita per immagini

Raccontare la vertiginosa crescita di Facebook in questi primi sei anni di vita sarebbe un lavoro lungo, dato anche il fatto che è stato un fenomeno segnato da diverse tappe. Allora basta guardare queste immagini e avere di fronte tutto il percorso. Geniale.

La Comunicazione e i Social Media

Come è cambiata la Comunicazione nell’era dei Social Media? Gli strumenti per comunicare sono di più o di meno? Sicuramente molto è cambiato e cambierà ancora. Ma vediamo come si comunica oggi.

Come è cambiata la Comunicazione nell’era dei Social Media? Direi tanto, anzi più che cambiata la comunicazine oggi si è allargata, nel senso che si hanno a disposizione molti più mezzi di quanti ce ne fossero solo qualche anno fa. Non abbiamo mai smesso di comunicare, siamo andati sempre più alla ricerca di altri modi per farlo, allargando di consegienza le nostre conoscenze. Facebook o twitter hanno contribuito molto a questo arricchimento della comunicazione, creando molte opportunità, ma anche lanciando delle nuove sfide. In passato i nostri contatti li gestivamo usando il telefono, la posta elettronica, o anche la posta tradizionale; oggi invece abbiamo una serie più ampia di modi attraverso i quali i nostri contatti ci possono raggiungere, che da un lato possono diventare delle vere e proprie perdite di tempo, ma dall’altro lato possono aiutarci in maniera efficace a comunicare e a condividere.

Multicanalità in Italia

Recentemente si è svolto un interessante convegno a cura dell’Osservatorio sulla Multicanalità, presentando i risultati della ricerca del 2009, dal titolo “Multicanalità: Orgoglio o Pregiudizio?”

Giovedì scorso, 4 febbraio a Milano, si è tenuta la terza edizione dell’Osservatorio sulla Multicanalità, condotto da Nielsen, Nielsen online, Connexia e la School of Management del Politecnico di Milano. L’indagine, Multicanalità: Orgoglio o Pregiudizio?, relativa al 2009 si era prefissa di continuare a monitorare la propensione del consumatore alla multicanalità lungo il processo di relazione con le imprese, il consumo dei media, il ruolo del Mobile e non solo di Internet lungo tutto il processo, la risposta delle imprese ai cambiamenti in corso. E questi sono i risultati.

In Italia i consumatori Multicanale aumentano ancora e raggiungono quota 20,4 milioni, pari al 40% della popolazione. Tra i motori della crescita dei consumatori in questo senso c’è da registrare la diffusione e la evoluzione della tecnologia, mentre Mobile e nuovi media per gli italiani sono fenomeni che appassionano e prendono piede molto rapidamente. Il passaparola è sempre più una leva aggiuntiva di marketing e il web è sempre più il luogo dove si prendono le informazioni prima di decidere un acquisto. Le aziende intanto cercano di stare al passo, ma la strada da fare è ancora lunga: sono target che vanno mirati con messaggi specifici e con un linguaggio diverso.

Per quanto riguarda il fenomeno dei “nuovi media” in Italia, bisogna ricordare che

· Internet nel 2009 in Italia è cresciuto in termini di numero di utenti unici attivi, a quota 23,6 milioni a dicembre 2009, ma soprattutto in termini di tempo speso per persona (+11%).

· maggiore uso di Internet come fonte di informazione prima di procedere all’acquisto (gli utenti unici dei siti di informazione sono cresciuti del +20%), sia per soddisfare vecchi e nuovi bisogni di socialità: aumentano, infatti, del +13% rispetto a dicembre 2008 gli utenti dei social media e proliferano i contenuti generati dagli utenti in termini di numero di blog attivi (oltre 127 milioni al mondo) e di contribuzione attiva da parte degli utenti;

· la multicanalità passa sempre più anche dal telefonino: il Mobile continua a essere il device più diffuso nella popolazione italiana con oltre 50 milioni di utenze attive e con un elevato tasso di diffusione di device “intelligenti” (gli
smartphone) che, nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni, raggiunge la penetrazione del 35% della popolazione;

· grazie anche all’introduzione di tariffe flat di connettività, nel 3° trimestre 2009 il numero di utenti unici che fruiscono Internet dal Mobile ha raggiunto quota 8,5 milioni, considerando i navigatori in Internet, i fruitori di email e dei servizi di instant messaging da Mobile;

· l’accesso in mobilità consente agli utenti una connessione real time con il proprio network di relazioni: il 13% degli utenti di Mobile Internet accede a Facebook dal telefonino.

Multicanalità significa anche contaminazione e ibridazione dei media tradizionali: Tv, radio e giornali sono sempre più fruiti via Internet e via Mobile
· il consumo mediatico si fa sempre più articolato con evidenze chiare di ibridazione fra i
mezzi:

  • l’11% degli italiani guarda almeno una volta al mese un programma Tv su Internet;
  • il 14% ascolta almeno una volta al mese la radio su Internet;
  • il 27% legge un giornale su Internet almeno una volta al mese;
  • nei segmenti di consumatori più multicanale l’ibridazione tra i mezzi è maggiore:picchi sulla lettura di giornali su Internet del 58% nei clienti Reloaded e del 44%negli Open Minded.

L’ultima fase dell’indagine riguarda le aziende. Le imprese italiane spesso approcciano la multicanalità con “strategie del gregge”, anche se sussistono tentativi di ridisegno dei modelli di business verso la segmentazione e la comunicazione differenziata. Le aziende percepiscono l’importanza della multicanalità, ma è necessario che ci sia un legame più forte e tra le unità organizzative, e in particolar modo tra Marketing e IT, vista la rilevanza della componente tecnologica ed è questa la strada da perseguire.

Facebook, compleanno con 400 milioni di utenti

Facebook ieri ha compiuto 6 anni e ha superato, a livello mondiale, i 400 milioni di utenti registrati. Un bel risultato e un bel regalo per Mr. Zuckerberg.

Proprio ieri, 4 Febbraio, Facebook ha festeggiato i suoi sei anni. Infatti l’avventura di Mark Zuckerberg cominciò esattamenmte il 4 febbrazio 2004 quando lo stesso facebook veniva concepito come un network solo per gli studenti di Harvard. A distanza di sei anni Facebook ha macinato tutto ciò che si è trovato sulla sua strada. Ha letteralmente modificato e cambiato un certo modo di vivere il web fino a quel momento, e ancora oggi. Parlare di social network non ha senso se non ci si riferisce al sito di Zuckerberg.

Wif 2010, Webdesign International Festival

Dal 4 al 6 Febbraio a Milano, presso la Nuova Accademia di Belle Arti, si terrà la prima edizione italiana del WIF Webdesign International Festival. Un vero e proprio evento da non perdere!

WIF - Webdesgin International Festival 2010

Il festival prevede un contest di 24 ore su 24, quindi no stop, dal quale verrano fuori le due squadre vincitrici che parteciperanno alle finali internazionali del 3-4-5 giugno prossimi a Limoges, in Francia. Nel frattempo tutta la cornice verrà resa ancora più interessante da una serie di convegni, workshop e conferenze sui temi dell’esperienza e dell’innovazione digitale, del design e delle nuove tecnologie dedicati ad aziende ed imprenditori, alle istituzioni, a professionsti ITC, marketing, commerciale, a studenti ed appassionati. Ricordiamo che questo è il primo Digital User Experience Festival  italiano. Un evento nell’evento che si propone di avvicinare il mondo degli  esperti e dei professionisti dell’esperienza digitale al grande pubblico. Una bella sfida. 

Google e la Privacy

Anche Google si pone forse uno dei problemi più spinosi che al momento investe il web, che è quello della Privacy. E dal suo blog ufficiale definisce i principi fondamentali. Vediamo quali sono.

Google e la Privacy

Google, anche per onorare l’International Data Privacy Day di oggi, ha pubblicato una serie di principi fondamentali per la gestire la privacy sul suo blog ufficiale. Vista così non sembrerebbe niente di eccezzionale , ma il fatto stesso che la grande G definisca una serie di regole allora tutto acquista più importanza e valore. Inoltre c’è la possibilità di approfondire l’argomento secondo quanto Google stabilisce direttamente qui.

La Guerra Fredda del Web

Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni sembra richiamare alla memoria il periodo gelido della Guerra Fredda. Il terreno dello scontro oggi è il Web, da una parte censurato e dall’altra sancito come diritto fondamentale. Come finirà?

Dal momento in cui Google ha deciso di contrastare e di non sottostare più alla politica censoria e restrittiva praticata dalle autorità cinesi sul web, e direi anche che ha fatto bene, si è scatenato un inevitabile scontro a livello internazionale, coinvolgendo i massimi livelli governativi, cinesi da una parte e americani dall’altra. Uno scontro in vero stile “guerra fredda”, combattuto su un terreno nuovo, il web, che rischia di far saltare equilibri finora costruiti con minuzia e pazienza. Proprio con la Cina Obama all’inizio del suo mandato presidenziale si era ripromesso di costruire nuovi rapporti. Ebbene a distanza di un anno tutto questo è già messo a dura prova. 

Twitter in crescita continua

Negli ultimi mesi twitter sta crescendo sempre di più e in maniera costante. Soprattutto a livello internazionale ottenendo successo anche in paesi come il Brasile. E in Italia?

Da un recente studio a cura di Sysomos, azienda che studia e analizza i social media, su twitter è risultato che negli ultimi mesi il sito creato da Biz Stone e soci è cresciuto molt a livello internazionale, cioè oltre agli Usa che fino a giugno costituivano il 60% dei frequentatori. Lo studio realizzato da Sysomos infatti si divide in due parti. Nella prima infatti si analizzava il fenomeno e si scopriva che fosse circoscritto per lo più nei paesi di lingua anglosassone, dove gli Usa, appunto insieme a Canada e Inghilterra erano i paesi con più followers. La seconda parte dello studio è stata invece realizata tra metà ottobre e metà dicembre osservandolo in termini di ubicazione ubicazione (paese / città) e osservando l’attività complessiva (la frequenza con cui le persone tweettano). 

Ecco finalmente uno strumento utile per il Web Marketing!

Il 2010 inizia con  un aumento della consapevolezza culturale dell’informazione: ogni singola decisione viene presa senza intermediari e nasce il bisogno di un punto di aggregazione per gli operatori del web marketing.

Web Marketing

In questo contesto entra in gioco Web Marketing University (http://www.webmarketinguniversity.net), un nuovo portale in grado di offrire agli utenti una vasta scelta di servizi e prodotti legati all’universo del web marketing.
Il suo ideratore, Alessandro Sportelli, è anche il fondatore del forum italiano Web Marketing Forum (http://www.webmarketingforum.it),  il miglior concentrato di conoscenze, competenze e professionalità dedicate agli addetti ai lavori.

Il web 2.0 secondo Jaron Lanier

Jaron Lanier

Secondo Jaron Lanier, colui che ha coniato il termine realtà virtuale, il web 2.0 è ormai sul punto di scoppiare, essendo ormai piatto e ridotto quasi ad una poltiglia di informazioni. Mi chiedo, perchè?

Jaron Lanier

Jaron Lanier, da molti considerato un guru del web e dei new media, colui che ha inventato la frase “realtà virtuale“, famosa firma di Wired, il Wall Street Journal lo definisce “online pioneer”, ha da poco pubblicato un nuovo libro “You Are Not A Gadget” nel quale lamenta il fatto che ad oggi il web 2.0 non è altro che “un coro di voci appiattite su su stesse”, un “collettivismo”, come lo definisce, che non produce altro che la sensazione di partecipare a dei contenuti vuoti. Il fatto che tutti possano contribuire secondo Lanier non è da considerarsi un arricchimento. Al contrario. Sostiene che:

Quando si da modo a tutti di collaborare su tutto, si genera un sordo, risultato medio in tutte le cose. Non si ottiene l’innovazione. Se si vuole stimolare la creatività e l’eccellenza, è necessario introdurre alcuni paletti.

E pensare che il web 2.0 si muove su principi quali la condivisione e la collaborazione. Ora, è chiaro che nel caso in cui ci si apre a spazi sempre più estesi prima o poi bisogna porsi il problema di creare un limite, ma credo che questo, trattandosi poi della rete, sia un concetto già assodato. Pensare che quanto creato e realizzato fino ad ora, anche in termini di diffusione dei concetti che stanno alla base di internet e del web 2.0,  non sia altro che un collettivismo senza senso, mi sembra veramente riduttivo.

Se è vero, come è vero, che la rete è libera, bisogna prendere coscienza del fatto che all’interno di esse si puà trovare tutto. Ma veramente tutto. E non c’è da scandalizzarsi. E questo non significa che non si possa fare “cultura web 2.0” solo perchè in giro vi sono “blog anonimi che con inutili commenti e scherzi frivoli” hanno appiattito i contenuti del web. Mi sembra un giudizio che non tiene conto di quanto sia vasta e varia la rete. Forse in tutto questo Lanier vuole intendere che tutto quello che gira sul web è appannaggio di un soggeto unico che decide un pò le sorti di tutto il web. E questo si che è un argomento interessante da trattare.

«Ai tempi della rivoluzione internet io e i miei collaboratori venivamo sempre irrisi, perché prevedevamo che il web avrebbe potuto dare libera espressione a milioni di individui. Macché, ci dicevano, alla gente piace guardare la tv, non stare davanti a un computer. Quando la rivoluzione c’è stata, però, la creatività è stata uccisa, e il web ha perso la dignità intellettuale. Se volete sapere qualcosa la chiedete a Google, che vi manda a Wikipedia, punto e basta. Altrimenti la gente finisce nella bolla dei siti arrabbiati, degli ultras, dove ascolta solo chi rafforza le sue idee».

Il problema è quindi come poter far prevalere la qualità e la veridicità dei contenuti senza che questi ossano essere inquinati da teppisti internauti. Pensare oggi che l’internauta sia molto più evoluto di ieri è un dato di fatto. E’ vero che esiste gente che guarda al web con una certa diffidenza e superficialità, ma ne esiste un’altra, ed è la maggioranza, che in questi anni è cresciuta, è maturata, è riuscita a costruirsi una coscienza capace di distinguere da ciò che va bene sul web e ciò che non lo è. E’ capace già da sè di fare una riflessione simile. E la fa tutti i giorni andando a scegliersi, da google, da wikipedia, dai social network, dai blog, ciò che vuole sapere, ciò che vuole leggere, ciò di cui ha bisogno per informarsi. Non credo al declino della rete. Credo il contrario. e credo anche che l’opinione di un pioniere com Larnier faccia solo bene, per quanto essa possa essere criticabile. Perchè da questa si può misurare il livello di maturità che ha raggiunto la rete. Lasciarsi sopraffare da opinioni di questo livello testimonierebbe, al contrario, una evidente fragilità, dando ragione a questa corrente di pensiero.

Non siamo gadget e non miriamo ad esserlo.

Facebook batte tutti!

Il popolare social network ormai sta battendo tutti i record. Da un recente studio facebook risulta essere il più letto per numero di pagine in assoluto e la notte scorsa ha vinto per la terza volta i “Crunchies” come miglior prodotto per il 2009.

Facebook batte tutti!

Facebook ormai sta diventando un fenomeno inarrestabile sotto ogni punto di vista. Dopo aver raggiunto e superato i 300 milioni di iscritti nel mondo, non vi è giorno che non si registri qualche altro nuovo risultato ottenuto dal sito azzurro di Mark Zuckerberg. Infatti da uno studio condotto da una società svedese che ha preso in esame, tra gli altri, facebook, twitter, linkedin, hi5, last.fm, friendster, myspace, digg, stumbleupon, xanga, delicious, tanto per citarne alcuni, risulta che facebook è il più letto con 260 miliardi di pagine viste ogni mese; 8,6 miliardi al giorno; 6 milioni ogni minuto.  

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