Whirlpool, una delle più grandi aziende di elettrodomestici al mondo, è da sempre impegnata nella protezione ambientale e nella sostenibilità. E in virtù di questo grande impegno, l’azienda americana ha presentato ieri a Fano il Seabin, il cestino del mare capace di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno.
Whirlpool, una delle più grandi aziende di elettrodomestici al mondo, con una storica presenza in Italia, è da sempre impegnata nella protezione ambientale e sostenibilità. Un impegno che il colosso americano ha voluto intensificare con la presentazione ieri del Seabin, un vero e proprio cestino del mare capace di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno. Una grande innovazione che fa bene al nostro mare, una delle più importanti risorse del nostro pianeta.
Nel rafforzare il suo impegno per la salvaguardia dell’ambiente e del mare, Whirlpool ha aderito al progetto #Plasticless con l’installazione di due Seabin nei porti di Fano e San Benedetto del Tronto. I due cestini saranno i primi dispositivi di questo tipo attivi sul territorio marchigiano.
L’impegno di Whirlpool per la salvaguardia del mare
Prima di scoprire come funziona il Seabin, ricordiamo che ogni giorno 731 tonnellate di rifiuti di plastica vengono gettati nel Mar Mediterraneo, un numero che potrebbe raddoppiare entro il 2025. Di queste, 90 tonnellate sono prodotte dall’Italia, il terzo paese più inquinante nell’area mediterranea. Inoltre, secondo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), la concentrazione di microplastiche nel mar Mediterraneo è tra le più alte al mondo: 1,2 milioni per km2.
Ecco perchè Whirlpool, per affrontare questa grande emergenza, ha deciso di partecipare al progetto PlasticLess, promosso da LifeGate, realtà leader nei progetti di sostenibilità, per contribuire alla diminuzione dell’inquinamento dei mari italiani e alla promozione di un modello di economia e di consumo circolare.
Cos’è e come funziona il Seabin
Il Seabin, che sta per “mangia rifiuti del mare”, è un cestino di raccolta dei rifiuti che galleggiano in acqua di superficie in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno (a seconda del meteo e dei volumi dei detriti), comprese le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm. Seabin inoltre potrà catturare molti rifiuti comuni che finiscono nei mari come i mozziconi di sigaretta, purtroppo anch’essi molto presenti nelle nostre acque. Funzionante 24 ore al giorno e senza sosta, il Seabin è quindi in grado di rimuovere molta più spazzatura delle cosiddette “trash boats” o della raccolta manuale.
Il Seabin viene immerso nell’acqua e fissato ad un pontile con la parte superiore del dispositivo al livello della superficie dell’acqua. Grazie all’azione spontanea del vento, delle correnti e alla posizione strategica del Seabin, i detriti vengono convogliati direttamente all’interno del dispositivo. La pompa ad acqua, collegata alla base dell’unità, è capace di trattare 25.000 litri di acqua marina all’ora. I rifiuti vengono catturatati nella borsa, che può contenere fino a un massimo di 20kg, mentre l’acqua scorre attraverso la pompa e torna in mare.
Quando la borsa è piena, viene svuotata e pulita.
Il progetto, nel complesso, ha l’obiettivo di recuperare i rifiuti plastici dai mari italiani, promuovendo un modello di economia e di consumo circolare attraverso la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti marini. Come ha detto il sindaco di Fano, Massimo Seri, durante la presentazione dei Seabin, “questo è un’innovazione utile ad infondere ancora di più la cultura della raccolta differenziata“.
[box type=”shadow” align=”aligncenter” class=”” width=””]Con #PlasticLess vogliamo rispondere alla sfida di liberare i nostri mari dagli sprechi in modo proattivo e concreto, portando reali benefici alla società e alle comunità dove il mare è un asset cruciale per il loro sviluppo e benessere” – ha spiegato Alessandro Magnoni, Senior Communication Director e Government Relations, Whirlpool EMEA – “Come azienda leader mondiale, è nostro dovere impegnarci quotidianamente per garantire il miglior futuro possibile per il nostro pianeta e per le generazioni future. Speriamo che altre aziende decidano di seguirci in questo progetto: insieme possiamo fare molto”. L’idea è quella di portare i Seabin anche in altri porti in Italia.[/box]
Ma questa è anche una grande occasione di sensibilizzazione verso la protezione dell’ambiente e del mare, partendo proprio dai più piccoli, coinvolti in diversi progetti proprio per renderli più responsabili, perchè loro sono il nostro futuro.
Allora, ben vengano i Seabin e ben vengano tecnologie che sensibilizzano e ci educano ad un atteggiamento sempre più responsabile. Perchè siamo tutti coinvolti.
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[In collaborazione con Whirlpool EMEA]