Ne avete abbastanza della vostra vita sui social network? Siete stufi dei vostri amici virtuali che vi tempestano con inviti a messaggi da voi non graditi? Per mettere fine a tutto questo ci pensa «The Web 2.0 Suicide Machine», ovvero come cancellarsi dai social network. Facebook non ci sta.
In sostanza «The Web 2.0 Suicide Machine», sul sito suicidemachine.org, permette a chiunque si sia stufato della propria vita creata sul we 2.0, attraverso la registrazione su facebook, twitter, linkedin o myspace, di cancellarsi definitivamente, o meglio ancora per usare il termine sutao porprio dal sito, di “suicidarsi” dalla vita targata web 2.0.
Basta uno username e una password (anche qui? non è che poi viene voglia di suicidarsi anche da questo sito? mah) per potersi cancellare in meno di un’ora in maniera automatica da tutti i social network in cui si compare. Altrimenti manualmente ci si mette anche un giorno (!). Il sito fino a qualche giorno fa permetteva di cancellarsi da tutti i social network, solo che da qualche giorno non è più consentito cancellarsi da facebook. Infatti il più grande di tutti i siti social non l’ha presa proprio bene anche perchè in pochi giorni molti avevano provveduto a cancellarsi da facebook. E ha deciso di bloccare l’accesso a sito dei “suicidi”. Un portavoce di Mark Zuckerberg ha dichiarato che la raccolta di dati d’accesso e la cancellazione dei contenuti contravviene alle disposizioni d’utilizzo di Facebook (Statement of Rights and Responsibilities, Srr). Oltre a ciò, il colosso di Palo Alto si è riservato di intraprendere procedimenti legali contro «Suicide Machine».
Oltrepassando il termine suicidio che qui mi sembra usato a sproposito, ci si imbatte sempre nel solito argomento. Social network si o social network no?, o meglio facebook si o facebook no? La risposta secondo me è si ai social network e si quindi a facebook, però usati bene, senza per forza estremizzare. Non trovate?
(credits: lastampa.it, corriere.it)
dal momento che c’è bisogno di un suicidio di massa significa che già i pubblicitari ci hanno rotto le balle sui social network, o che sono stati usati così male da indurre questo malessere…?
Credo che forse ci sia stato un cattivo utilizzo da parte nostra. Meglio, diciamo che abbiamo voluto estremizzare tutto facendoci prendere la mano da fecbook, per esempio che per alcuni risulta essere invasivo per altri invece no. Dipende anche dal nostro approccio al fenomeno. Dal mio punto di vista i social network sono ottimi strumenti per allargare le conoscenze, entrare in contatto con nuova gente, condividere esperienze e conoscerne di nuove. Se ci si limita solo a poco allora viene voglia di mandare tutto per aria perchè poi diventa una routine poco sopportabile e l’istinto di farla finita ti viene eccome… :)
3derogatory