Meta AI è arrivata da poco in Italia. Ma ci sono due aspetti che vanno approfonditi: l’uso dei dati pubblici degli utenti e l’impossibilità di disattivare l’IA. In questo articolo provo a verificare le implicazioni, tra privacy, consenso. E anche un confronto con Grok di X.
Dare i numeri a volte è importante, sapete? E i numeri che ci fornisce, con una certa puntualità, Domo, con la consueta infografica "Data Never Sleeps", giunta alla settima edizione, ci dicono che l'economia della condivisione oggi spazia ovunque, dalle piattaforme alle app, con numeri impressionanti che fotografano quello che facciamo ogni minuto.
La conoscenza del dato può essere utile alle aziende e ai manager per prendere decisioni sempre più mirate, come spesso abbiamo ricordato qui sul nostro blog. Allo stesso tempo, anche le amministrazioni pubbliche possono utilizzare i dati per offrire e sviluppare nuovi servizi ai cittadini. Su questo tema abbiamo intervistato in occasione dell'ultimo Analytics Experience 2018 organizzato da SAS, Filippo De Vita, Head of Vodafone Analytics – Vodafone Italy.
Il caso Cambridge Analytica continua a generare conseguenze per Facebook. E dopo aver migliorato la sezione per la gestione della privacy, Facebook decide di non rendere più disponibili agli inserzionisti i dati di terze parti per gli annunci pubblicitari.
Uber ha subito nell'ottobre del 2016 un pesante furto di dati, si parla di informazioni relative a 57 milioni di persone: 50 milioni di clienti e 7 milioni di autisti. L'azienda, allora guidata da Travis Kalanick, preferì tacere e pagare un riscatto di 100 mila dollari per ottenere la cancellazione dei dati rubati. Sull'accaduto il procuratore generale di New York ha aperto un'inchiesta.
L'evento annuale di SAS Italy che si è tenuto a Roma nei giorni scorsi ha messo in evidenza come ci stiamo sempre più avvicinando, e relazionando, sul tema degli analytics in ottica di esperienza. Il tema dell'evento targato 2016 era appunto "Analytics Experience - The analytics culture driving transformation", l'attività di analytics è quella che abilita il processo di trasformazione, si parla di digital transformation, delle aziende oggi, un processo non più rinviabile.
Cosa succede in un minuto sul Web e sui Social Media nel 2015? A vedere questi dati è proprio il caso di dire che i dati non dormono mai. Negli ultimi due anni la popolazione mondiale online è cresciuta del 20% e sempre negli ultimi due anni si sono emerse nuove realtà come Vine e Uber. Ma guardiamo tutti i dati in questa infografica.
Due giorni fa Twitter ha esteso la possibilità agli utenti di poter aggiungere al proprio account la propria data di nascita. Una chiara mossa per sapere dai propri utenti qualche dato in più per una migliore profilazione. E' la dimostrazione che anche Twitter, così come altri social network, ha bisogno di sapere i nostri dati.
La tragedia in Francia e l'iniziativa di Macron riaccendono sull’età minima per accedere ai social media. Tra divieti, educazione all'uso delle piattaforme e salute mentale, l’UE è chiamata a decidere. E a farlo in fretta.
Dopo 130 giorni si chiude l’incarico di Elon Musk nel governo USA. Un esperimento tra riforme mancate e crisi aziendali, che ridefinisce i confini della sua leadership pubblica.
Google ha lancia AI Mode. L’intelligenza artificiale cambia la ricerca online e trasforma l’accesso alle informazioni. Da Search Engine a Answer Engine. Ecco cosa cambia per utenti e creator di contenuti.
Threads introduce la possibilità di inserire fino a 5 link nella bio del profilo, ampliando le opportunità per creator e brand. Una funzione già introdotta su Instagram due anni fa.