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Email Marketing 2013, ecco statistiche e tendenze in Italia

Data:

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Qualche giorno fa MailUp, azienda leader in Italia per l’Email Marketing, ha diffuso i dati relativi all'”Email Marketing Statistics 2013″, la ricerca annuale che fa il punto sullo stato dell’Email Marketing in Italia. Ebbene, sono 12 miliardi le email inviate in un anno a sottolinearne il buono stato di salute. Ma questi dati sono anche utili per delineare una strategia più proficua

Se ci fosse ancora qualcuno che nutrisse dubbi sull’efficacia dell’email nel 2013, nell’era dei social media, allora è il caso di dare un’occhiata a questi dati che ogni anno MailUp, azienda leader in Italia per l’Email Marketing, pubblica per offrire uno spaccato sullo stato dell’Email Marketing in Italia. Sebbene, appunto, ci sia ancora qualcuno che ritiene l’email come quasi defunta, i dati raccolti nella ricerca, “Email Marketing Statistics 2013“, parlano di quasi 12 miliardi di email inviate in un anno, tra newsletter, DEM e transazionali, con queste pecentuali: 69% newsletter, 30,08% DEM e 0,2% transazionali. Insomma, una bella massa di email che ne delineano certamente un buono stato di salute.

La ricerca offre molto spunti su cui riflettere e anche qualche utile consiglio per chi in questo momento vorrebbe ottimizzare  al meglio la propria strategia di Email Marketing, quindi se desiderate aumentare traffico sul vostro sito, far crescere il numero di iscritti nel proprio database, rafforzare la vostra brand awarness, favorire l’acquisto dei vostri prodotti/servizi e costruire una relazione con in vostri utenti/clienti, questi dati vi possono tornare davvero molto utili.

Un dato da sottolineare subito è che in un anno aumenta la percentuale delle email recapitate, passando dall’88 al 94%, segno di una maggiore attenzione nella costruzione delle proprie liste. Altro dato che va messo in risalto, su cui abbiamo già scritto qui, è che ormai il 30% delle email viene consultato attraverso dispositivi mobili come smartphone o tablets ed è quindi necessario fare in modo che il template scelto per l’invio delle vostre email sia assolutamente responsive, se non volete perdere utenti.

E’ interessante notare come sono rappresentati i tassi di apertura (OR) delle email e anche le percentuali di clic (CTR), il grafico in basso ci offre una panoramica per settori B2B e B2C e vediamo che il B2C è quello che più risponde positivamente sia in termini di aperture (39%) che in termini di click (5%) e in entrambi i casi, come potete notare, sono le transazionali a ricevere più attenzione, proprio perchè contengono all’interno di esse tutta una serie di informazioni personalizzate, dedicate al singolo utente.

Email-Marketing-tassi-aperture-e-click

Anche le newsletter fanno registrare numeri positivi, mentre le DEM (Direct Email Marketing) sono efficaci quando sono inviate a a segmenti di utenti ben profilati.

Interessante è anche l’analisi fatta per settore merceologico, dove si nota che tra i 28 esaminati, quelli che fanno registrare coefficienti di OR più alti, nell’invio di newsletter, sono i settori delle Assicurazioni/Finanze/Banche, per il contenuto molto personalizzato e con un tasso OR del 63%; poi Commercio all’Ingrosso e Ristorazione.

Email-Marketing-Statistics-tassi-aperture-newsletter

Come saprete, ogni utente si comporta diversamente in termini di reattività nel momento in cui riceve una mail nella propria casella di posta e questo è un dato che per chi si occupa di Email Marketing, o per chi sta cercando di costruire la propria strategia, fondamentale. Da questo punto di vista, la ricerca di MailUp, “Email Marketing Statistics 2013“, ci offre qualche spunto interessante. A livello internazionale, le nazioni che risultano più reattive sono la Polonia, il Portogallo, il Niger, il Giappone e la Svezia, con percentuali del 50%. L’Italia è al 32%, l’Inghilterra al 29%, la Germania al 27% e la Francia al 26%. Gli Usa sono al 19%.

Ma come si integra lo strumento dell’Email Marketing con i Social Media? La ricerca anche da questo punto di vista ci offre spunti interessanti. Da sottolineare che Email Marketing e Social Media non entrano in contrasto, anzi. Se integrati bene, possono essere davvero molto utili. E’ opportuno che il momento di sharing della vostra newsletter, ad esempio, possa avvenire anche attraverso Facebook, Twitter o LinkedIn, attraverso l’introduzione del link che riporti al form di iscrizione della newsletter stessa. Così facendo, avrete modo di intercettare e coinvolgere nuovi utenti. E la ricerca questo metodo ce lo descrive mettendo in evidenza che tra i vari canali, Facebook è quello che in termini di condivisioni è il più performante con condivisioni all’82%, po segue Twitter (9%) e LinkedIn (4%).

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Rispetto alla ricerca precedente, da questo punto di vista aumenta la reattività sulle newsletter.

Guardiamo anche la condivisione sui Social Media per settore. E qui notiamo che il settore B2C è quello che fa registrare percentuali più alte, 64%. Il 4% del B2B non deve ingannare in quanto è un dato in crescita e significa che qualcosa si muove.

Email-Marketing-Statistics-condivisioni-social-media-settori

Sempre in ottica di integrazione tra strategia di Email Marketing e quella sui Social Media è utile annotare ancora un altro dato. E cioè che se guardiamo alla newsletter, le aziende che riescono a integrare bene le due strategie ottengono in termini di coefficienti di apertura, risultati molto positivi: +96% di OR.

Insomma, per tornare a quello che dicevamo in apertura, l’email gode davvero di ottima salute ed è capace, vista la sua flessibilità, di poter essere sempre utile e di sapersi integrare al meglio anche in presenza di strategie più complesse. La ricerca di MailUp ci evidenzia bene questi aspetti che abbiamo qui sintetizzato. Ma vi invitiamo comunque a scaricare la ricerca da questo link per consultarla al meglio.

Allora che ne pensate di questi dati e se vi va raccontateci come vi rapportate oggi nei confronti dell’Email Marketing.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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5 Commenti

  1. Ciao Francesco,

    personalmente consiglio sempre ai miei clienti le campagne eMail Marketing e non è un caso che i dati sopra lo confermino.

    C’è ancora molta diffidenza verso questo strumento perché si presume sempre sia “invasivo” e di conseguenza, il ricevente, non appena vede la mail la cancella.

    Non sono d’accordo. Può essere invasiva una eMail dello Stracchino del Nonno Nanni o delle Poste Itagliane (già, “itagliane”) ad un pubblico generico, ma non una presentazione del tuo prodotto mirato ad un potenziale cliente.

    Come sempre, noi italiani, arriveremo dopo anche in questo.

  2. Alessandro, le tue considerazioni sono valide e le approvo in pieno.
    Il report di MailUp ci conferma che se costruisci la tua strategia di Email Marketing cercando di andare incontro alle esigenze di chi ti legge, costruendo ed elaborando un contenuto più vicino a quello che l’utente sta cercando, allora vuol dire che stai lavorando nella direzione giusta. Inviare email a caso, come molti fanno, è uno spreco di risorse e non serve a nulla.
    E piano piano ci arriveremo anche noi 😉

  3. Avevo già in programma un post sul mio blog sullo stesso argomento, verso la fine di questa settimana. Sarai sicuramente citato e sarà sicuramente citato il tuo articolo 😉

    Ciao Francesco

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giovedì, 25 Aprile, 2024

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