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Facebook ammette che troppo Facebook fa male

Un autogol? Oppure uno slancio di sincerità, eccessivo? O forse è proprio la verità? Facebook dalla sua pagina ufficiale che gestisce in casa propria con una foto che ritrae una torta di compleanno scrive che così come troppe torte fanno male anche Facebook, quindi, fa male

Troppo-Facebook-fa-male!

Se ne parla e se ne è parlato tanto se Facebook faccia male o no e anche noi ce ne siamo spesso occupati, anche in un’ottica più estesa parlando dell’uso dei social media in generale. Ora sorprende un pò che un’ammissione così arrivi proprio da Facebook. Sulla sua pagina ufficiale, con oltre 79 milioni di likes, viene pubblicato un post con una bella foto di una torta di compleanno sulla quale c’è scritto “Le torte sono come Facebook“, quindi se è vero che mangiarne troppe fa male allo stesso modo usare troppo Facebook fa male. E qui si arriva al punto in cui tanti si sono esercitati a dire la loro, illustri autorità del settore e anche persone che hanno cercato di dare una spiegazione anche di tipo psicologico. Noi ce ne occupammo anche tempo fa, quando Susan Greenfield, neurologa e docente alla Oxford University, diceva che l’uso massiccio di social network, in particolare Facebook, provoca seri danni al nostro cervello.

Immaginatevi le polemiche che scaturirono dalle affermazioni della ricercatrice, anche baronessa, a seguito di queste affermazioni. In realtà, come abbiamo già diverse volte raccontato anche sul nostro blog, un problema c’è quando l’uso di questi nuovi strumenti di comunicazione

Facebook danneggia il cervello, riportandolo a uno stato infantile

E ancora,

Nessuno ha ancora valutato quali siano gli effetti della quasi totale immersione della nostra cultura nella tecnologia, nessuno ha creduto opportuno studiare se esiste una qualche correlazione con l’aumento negli ultimi dieci anni di farmaci contro disordini d’iperattività. Con l’uso di questi siti – ricordava Lady Greenfield – il cervello giovane viene esposto sin dall’inizio a un mondo fatto di azioni e reazioni veloci, di immagini che cambiano immediatamente toccando un bottone, di interscambi estremamente veloci che abituano il soggetto a tempi particolari che non rispecchiano quanto succede nel mondo reale”

Ora che la conferma che Facebook faccia male, sebbene in un modo simpatico, vedi l’immagine della torta, arrivi proprio dal diretto interessato può essere considerato come un autogol. Ma è comunque un’affermazione considerevole che ricorda che nonostante le tante opportunità che Facebook offra, alla lunga e soprattutto se considerato come unico e solo strumento di comunicazione, allora si che può far male. E’ evidente che se usato come unico spazio di comunicazione e di interazione con gli altri Facebook faccia male, perchè provoca isolamento, alienazione, fino ad arrivare a provocare rilevanti problemi di natura psicologica. Ma questo vale anche per altre situazioni.

Il problema è serio, esiste, forse qualche anno fa si estremizzava troppo, ma adesso è una considerazione da fare vista la vastità del fenomeno Facebook nel corso degli anni. E visto che adesso gli utenti sono 1 miliardo anche Facebook comincia a prendere coscienza del problema. Infatti se solo qualche anno fa la Greenfield venne attaccata da più parti, oggi quelle stesse affermazioni vengono considerate e accolte in maniera diversa.

Qualche mese fa anche Twitter ammise che “twittare troppo fa male” per bocca di uno dei fondatori, Biz Stone, sostenendo che una volta cercato quello che si vuole all’interno del sito “dopo bisogna dedicarsi a fare altro”. Anche questo un messaggio molto simile a quello di Facebook anche se non ufficiale, ma estrapolato da un intervento in una conferenza, ma il tono è lo stesso. Salvo precisare che Facebook non è Twitter, vengono utilizzati in maniera differente perchè sono profondamente differenti. L’affermazione di Stone venne comunque considerata esagerata.

Ma voi che ne pensate di questa mossa di Facebook? Ha fatto bene a mettere in guardia? Pensate anche voi che Facebook fa male? Raccontateci la vostra esperienza.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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4 Commenti

  1. Ciao Franz! dopo questa penso che Facebook faccia male sì, a sè stesso soprattutto, se non cambia i responsabili della comunicazione. Dalle sedie alle torte, una serie di paragoni che al massimo ti fanno dire che Fb è come le bucce di banana!

  2. Ciao Federica! 🙂
    In effetti il passaggio dalle sedie alle torte non è dei migliori e sicuramente non aiuta. Certo uno da Facebook si aspetta sempre di più e poi una campagna di questo tipo non aiuta certo gli scettici a cambiare idea 😉
    Però, colpisce questa ammissione, sembra quasi quei messaggi delle campagna pubblicitarie di prodotti alcolici, “Bevi responsabilmente”, e non sono poi tanto di convinto lanciare messaggi di questo tipo, no?

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mercoledì, 24 Aprile, 2024

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