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I nostri tweet da mobile sono più egocentrici e negativi

Una recente ricerca della Goldsmith University di Londra, in collaborazione con il Bowdoin College e l’Università del Maine, pubblicata su Journal of Communication, ha rilevato che i nostri tweet sono più egocentrici e negativi da mobile, il 25% in più rispetto a quelli che mandiamo da desktop.

E’ un dato che ognuno di noi ha una personalità ben definita e che questo si evidenzia anche attraverso i tweet. Ma quello che ha rilevato questa ricerca è qualcosa di più, sempre riferito al nostro modo di twittare. Una recente ricerca della Goldsmith University di Londra, in collaborazione con il Bowdoin College e l’Università del Maine, pubblicata su Journal of Communication, analizzando 235 milioni di tweet, raccolti in 6 settimane durante l’estate del 2013, ha evidenziato che i tweet inviati da mobile sono per il 25% più egocentrici e negativi di quelli che mandiamo da desktop. In pratica, non solo il contenuto che inviamo via tweet rispecchia quella che è la nostra personalità, ma la ricerca rileva, ed è il primo studio che evidenzia questa relazione, anche che ad influire sono anche i dispositivi che di solito utilizziamo proprio per twittare.

tweet-egocentrici-negativi

La ricerca poneva diverse domande, dal punto di vista del contenuto, sull’egocentrismo, sul linguaggio femminile/maschile, sui sentimenti negativi o positivi e, infine, da quali piattaforme usiamo twittare di solito.

Le piattaforme non mobile che usiamo di solito sono web (21,6%), TweetDeck (1,5%; per quanto riguarda le piattaforme mobile di solito twittiamo da iPhone (25,2%), Android (19,2%), Blackberry (8,7%), iPad (2,1%), browser mobile (2,2%).

Nell’analisi dei tweet, i ricercatori hanno rilevato che i tweet inviati da mobile non solo sono più egocentrici ma il rapporto tra egocentrismo e non egocentrismo è molto più alto per i tweet inviati da mobile rispetto a quelli inviati da altre piattaforme. I tweet inviati da mobile sono in media 2,5% più egocentrici di quelli inviati da piattaforme non mobile. E questa caratteristica la si evidenzia in particolari momenti della giornata. Ad esempio, i tweet sono meno egocentrici nelle ore del mattino, tra le 9 e le 10, mentre diventa più evidente delle ore pomeridiane e serali. In pratica, quando siamo pià concentrai sulle attività di lavoro o di studio tendiamo a restare concentrati su quello che facciamo, mentre nelle ore in cui siamo meno impegnati in attività, ecco che diventiamo più egocentrici e lo evidenziamo twittando da mobile. E se siamo fuori, tendiamo in generale a twittare di meno.

La ricerca evidenzia anche che il contenuto dei tweet che inviamo da mobile è anche più negativo, siamo quindi più propensi ad usare parole negative nei nostri tweet. E questo, spiegano i ricercatori, potrebbe essere per il fatto che l’acceso immediato da mobile consente aggiornamenti in tempo reale, di conseguenza siamo portati ad un racconto delle nostre esperienze davvero in tempo reale, quindi dei nostri sentimenti. I tweet negativi sono in percentuale più alti da mobile rispetto a quelli inviati da altre piattaforme. La ricerca evidenzia anche come i tweet siano negativi, da mobile e da desktop, anche al sabato sera. Anche se poi i picchi di negatività si registrano nelle prime ore del mattino, nella tarda serata e, specialmente da mobile, nelle ore diurne del lunedì e del martedì.

Insomma, la ricerca studia un aspetto che finora non era stato esplorato e cioè che i dispositivi che utilizziamo per comunicare online, da mobile o da desktop, possono influire sul modo in cui comunichiamo. L’accesso in tempo reale garantito dal mobile ci spinge ad un racconto dei nostri sentimenti ormai in tempo reale, di conseguenza raccontiamo ciò che davvero stiamo vivendo. Il fatto che il contenuto sia per la gran parte egocentrico è un aspetto che rispecchia l’utilizzo di strumenti di comunicazione diretta, come appunto è Twitter, usiamo di puù parlare con il “me” e con l'”Io”.

Allora, sorpresi da questi dati, che ne pensate?

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Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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