back to top

Agli italiani piace sempre di più la messaggistica istantanea

Secondo la nuova ricerca di TNS, Connected Life, gli italiani apprezzano sempre di più la messaggistica istantanea. Il 52% degli utenti italiani usa servizi di messaggistica ogni giorno. Tra questi WhatsApp è il più preferito e leader incontrastato con il 30%.

Abbiamo già trattato questo argomento citando proprio delle recenti ricerche che evidenziavano di fatto come la messaggistica istantanea, l’Instant Meggasing (IM), sia ormai un fenomeno in forte crescita anche nel nostro paese. E oggi torniamo a parlarvene grazie a questa nuova ricerca di TNS, Connecetd Life, un vasto studio per comprendere come la connettività oggi ha cambiato il comportamento dei consumatori. Ebbene, all’interno di questa ricerca, ci concentriamo sull’aspetto che riguarda la messaggistica istantanea che offre opportunità anche ai brand.

La ricerca evidenzia che i servizi di messaggistica istantanea cono cresciuti, rispetto allo scorso anno, del 6% dal punto di vista dell’utilizzo quotidiano e gli utenti optano sempre di più per piattaforme chiuse come WhatsApp, Facebook Messenger o Viber. E gli italiani che usano questi servizi, sempre ogni giorno, sono il 52%; il 71% invece li usa su base settimanale.

messaggistica-istantanea

WhatsApp è la piattaforma più usata con una percentuale di utilizzo del 30%. Se ricordate, avevamo già visto una ricerca di comScore che rilevava che gli italiani sono grandi utilizzatori di dispositivi mobili e che l’utilizzo della piattaforme di messaggistica istantanea era proprio del 52% con WhatsApp ai vertici. E prima ancora, anche l’ultimo Rapporto Assinform 2015 aveva rilevato il grande interesse degli italiani verso le piattaforme IM con WhatsApp la piattaforma più usata (24%),

Sempre per quanto riguarda le piattaforme IM, la ricerca di TNS rileva che queste sono molto forti nei paesi ad economie emergenti, dove il mobile ha ormai una penetrazione molto alta. E parliamo di paesi come la Cina Cina (69%), il Brasile (73%), la Malesia (77%) e il Sud Africa (64%). Percentuali molto diverse di paesi più sviluppati, basti guardare al Regno Unito (39%) e agli Stati Uniti (35%).

Insomma, la crescita di questo tipo di piattaforma potrebbe essere un dato interessante anche per i brand che potrebbero approfittarne per la creazione di contenuti sempre più coinvolgenti, sfruttando poi la modalità di condivisione che da questo punto di vista risulta essere molto più dinamica.

E mentre crescono le piattaforme di messaggistica istantanea, la ricerca rileva che anche i social network continuano a crescere, di fatto riuscendo a mantenere l’avanzata dell’IM. La crescita su base annua è del 2%, con una percentuale di utilizzo quotidiano del 66%.

Facebook mantiene la sua posizione come piattaforma preferita nel mondo. Un terzo degli utenti internet a livello globale dice di usare questa piattaforma giornalmente. In Italia, la utilizzano ogni giorno il 68% degli utenti. WeChat invece domina il mercato in Cina, con il 69% degli intervistati che dichiarano di usarlo ogni giorno.

Ma c’è poi da considerare le altre piattaforme emergenti che ancora registrano una portata di utenti (la reach) ancora militata, facendo comunque registrare livelli di attività molto alti. Ed utile sapere anche che il 54% degli utenti italiani di Instagram ed il 61% di quelli di Snapchat dicono che guardano contenuti brandizzati su queste piattaforme ogni settimana, dati interessanti per i brand specie nell’ottica di scegliere piattaforme su cui intavolare delle attività.

E allora, che ne pensate di questi nuovi dati?

[divider]

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Social media e adolescenti, è arrivato il momento di decidere

La tragedia in Francia e l'iniziativa di Macron riaccendono sull’età minima per accedere ai social media. Tra divieti, educazione all'uso delle piattaforme e salute mentale, l’UE è chiamata a decidere. E a farlo in fretta.

Cos’è AI Mode di Google e come cambia la ricerca online

Google ha lancia AI Mode. L’intelligenza artificiale cambia la ricerca online e trasforma l’accesso alle informazioni. Da Search Engine a Answer Engine. Ecco cosa cambia per utenti e creator di contenuti.

Anche su Threads si possono aggiungere fino a 5 link nella bio

Threads introduce la possibilità di inserire fino a 5 link nella bio del profilo, ampliando le opportunità per creator e brand. Una funzione già introdotta su Instagram due anni fa.

La IA e il lavoro umano, i casi Duolingo e Klarna

Duolingo taglia il lavoro umano, Klarna lo reintegra. Due scelte opposte e una verità, e cioè che l’IA da sola non basta. Due casi della stessa medaglia del rapporto tra uomo e macchina.