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Facebook vale più di 500 miliardi di dollari

Facebook ha superato il valore di 500 miliardi di dollari, un traguardo finora toccato solo da altre tre aziende, del settore tech quotate a Wall Street, prima, come Google (oggi Alphabet), Apple, Amazon (anche se per poco tempo) e Microsoft. Solo a novembre 2015 Facebook valeva 300 miliardi di dollari.

Che prima o poi accadesse era chiaro, era solo una questione di tempo. E così è stato, Facebook entra a far parte del ristrettissimo gruppo di aziende, del settore tech, quotate in borsa che hanno raggiunto e superato il traguardo dei 500 miliardi di valore. Per Facebook è la prima volta che succede e pensare che solo a novembre 2015 l’azienda fondata da Mark Zuckerberg valeva 300 miliardi di dollari. Il traguardo raggiunto dall’azienda di Menlo Park è stato ottenuto quasi contemporaneamente da Amazon che mercoledì aveva superato il 500 miliardi di dollari. Solo che poi i dati dell’ultima trimestrale, con il calo dei profitti del 77%, hanno poi riportato il valore dell’azienda di Jeff Bezos sotto i 500 miliardi di dollari (475,45 miliardi di dollari dopo la chiusura di ieri). Lo stesso Bezos per un giorno era stato l’uomo più ricco del mondo, superando Bill Gates, fondatore di Microsoft, salvo poi ritornare dietro il creatore di Windows per lo stesso motivo.

Il risultato di Facebook (che in un anno a Wall Street ha guadagnato più del 40%), così come quello di Amazon, sono la dimostrazione che proprio Wall Street sia stata la sede dove queste aziende hanno dimostrato tutta la loro carica euforica, è proprio così. Teniamo presente che Facebook è stata fondata nel 2004, ed è quindi una delle aziende più giovani del gruppo delle aziende da 500 miliardi di valore. Amazon è stata fondata nel 1994, Google è stata fondata nel 1998, Microsoft è stata fondata nel 1975 e la Apple è stata fondata nel 1976. Il vero fenomeno è quindi l’azienda di Zuckerberg che in soli 13 anni raggiunge un traguardo prima inimmaginabile. Anzi, a voler essere più precisi, Facebook raggiunge questo traguardo in 5 anni, dall’anno in cui si è quotata in borsa, ossia il 2012.

facebook 500 miliardi di valore

Facebook è ancora un’azienda che può sorprendere, nonostante tutti comincino a pensare (ma è da un po’ che lo si fa) che stia ormai esaurendo la sua vena in termini di business. Come dimostrato dall’ultima trimestrale, la scelta di puntare, proprio 5 anni fa sul mobile, ha pagato, e non è un caso che e due più importanti acquisizioni fatte da Zuckerberg riguardino proprio due realtà legate al mobile, come Instagram (acquisita nel 2012) e WhatsApp (acquisita nel 2014). Il social network di Zuckerberg ha contribuito alla creazione del fenomeno web 2.0 (è nato poi lo stesso anno, nel 2004) e ha di fatto contributi a rivoluzionare il modo di comunicare e il modo di relazionarsi coi brand. E poi c’è ancora tutto il fenomeno della realtà virtuale su cui Zuckerberg sta puntando molto, basti pensare a Spaces.

Lo stesso Amazon ha rivoluzionato il modo di acquistare con il suo e-commerce. Per citare un episodio su tutti, l’ultimo Amazon Prima Day ha fatto segnare il 60% in più rispetto al 2016, ottenendo un grande successo anche nel nostro paese.

Se a novembre 2015 Facebook valeva per 15 volte il valore di Twitter, a distanza di poco più di un anno e mezzo questo divario si è esteso ancora. Oggi l’azienda di Zuckerberg vale bel 41 volte il valore di Twitter, fermo a 12,2 miliardi di dollari.

Il prossimo ad entrare nel club dei 500 miliardi di dollari di valore? A parte la questione di Amazon, che in breve tempo recupererà valore, la prossima azienda sarà certamente Alibaba, l’e-commerce cinese di Jack Ma, che oggi ha un valore di oltre 400 miliardi di dollari, presente a Wall Street dal 2014.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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