web analytics
back to top

Foursquare 41 milioni di dollari di finanziamenti per ripartire

Dennis Crowley fondatore di Foursquare annuncia oggi sul blog ufficiale della società di aver ricevuto un nuovo importante round di finanziamenti di 41 milioni di dollari. A pochi giorni dal Foursquare Day questo è un bel modo per festeggiarlo e dire che da qui Foursquare riparte

Importante annuncio quello che si legge oggi sul blog ufficiale di Foursquare a firma del fondatore del più importante servizio di geolocalizazione, Dennis Crowley. Un annuncio che fa molto rima con la parola ricrescita, rinascita. Infatti, la notizia è che Foursquare ha ricevuto qualche giorno fa un nuovo importante finanziamento di 41 milioni di dollari e Crowley ha sottolineato questo evento appunto con il senso di continuare a “crescere”. Negli ultimi mesi si è molto parlato di Foursquare soprattutto in relazione alla sua capacità di poter andare avanti,  di poter reggere l’evoluzione di mercato molto diversa a quella del 2009, anno in cui Foursquare venne fondata proprio da Crowley e dal suo ex-socio Naveen Selvadurai. Quattro anni fa lo scenario era molto diverso e la geolocalizzazione stava cominciando a diffondersi e quindi Foursquare nacque nel momento opportuno riuscendo a cavlacare l’onda. Ma oggi le cose stanno diversamente.

Entrando più nel particolare del finanziamento, dicevamo 41 milioni di dollari, si tratta di un prestito a lungo termine elargito il larga parte da Silver Lake Partners e da Andreessen Horowitz, Union Square Ventures, O’Reilly Ventures AlphaTech, sotto forma di obbligazioni convertibili, e da Spark Capital.

Dicevamo una nuova iniezione di fondi che si traduce ovviamente in una nuova iniezione di fiducia che sicuramente, come tra le righe si legge nel post di Crowley, fa pensare a un ridimensionamento del modello di business. Ed è proprio questo il nocciolo della questione, quello su cui poi si sono andate creando, forse anche con una forte componente di speculazione, le grandi perplessità circa il futuro di Foursquare. In realtà basta guarda lì per rendersi conto di come stanno le cose. Foursquarenon ha investito molto su un suo modello in maniera chiara, non ha operato in questo senso e questo ha sicuramente pagato. Mentre altre società, forse anche più giovani, hanno saputo affrontare meglio il mercato e hanno saputo imporsi con un proprio modello, Foursquare in questo ha un pò latitato.

“Questo finanziamento adesso ci permette di essere in grado di dimostrare che c’è un vero e proprio business qui”, afferma Crowley

Anche se più di un milione di commercianti si sono registrati per essere elencati e presenti sull’applicazione, in realtà l’azienda consente solo una cinquantina di essi, per lo più catene come Starwood Hotels e Walgreens, di acquistare gli annunci. Inoltre, Crowley impiega solo 10 persone per vendere spazi pubblicitari sulla funzione di ricerca dell’applicazione. Se volessimo provare a fare dei confronti con altre società sarebbe fin troppo facile.

Ma le novità in arrivo ci sono, anzi Crowley queste idee ce l’ha da un pezzo, solo che erano poco praticabili per mancanza di fondi. E quindi, dalla prossima estate dovrebbe essere possibile permetterà a tutti i commercianti di comprare annunci e amplierà il proprio team di vendita di circa 40 persone. Foursquare, che conta ad oggi 33 milioni di utenti, ha in programma anche l’aggiornamento l’applicazione per potenziare la funzione di ricerca. Entro la fine dell’anno, gli utenti che effettuano il check in in negozi o ristoranti potranno ricevere annunci relativi alla loro posizione. Quindi questo significa che se vi trovate in un grande negozio di prodotti digitali e tecnologici, Samsung potrà inviarvi un annuncio sull’ultimo modello di televisore.

C’è poi da considerare il fatto che Foursquare ha in possesso tanti e tali dati da poter “prevedere” dove le persone vanno sulla base del comportamento dei loro amici, allo stesso modo ha informazioni per dire se una persona si è recata in quel dato negozio dopo aver ricevuto un certo annuncio. E questi dono dati che interessano molto agli investitori sul mobile. Quindi i margini per crescere ci sono e  quindi da qui a poco tempo vedremo delle novità interessanti.

author avatar
Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

2 Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

lunedì, 29 Aprile, 2024

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

TikTok verso il divieto o la vendita negli Usa, ma non subito

Il presidente Biden firma la legge che avvia il contro alla rovescia, di nove mesi più altri 3, per il divieto o la vendita di TikTok negli Usa. Un lento addio.

TikTok prepara la sfida a Instagram con TikTok Notes

TikTok sta testando TikTok Notes in Australia e Canada. Una app che copia Instagram, concentrando l'attenzione sull'immagine piuttosto che sul video.

L’emergere del ruolo del responsabile IA nelle aziende

Si chiama Chief Artificial Intelligence Officer (CAIO), responsabile della Intelligenza Artificiale. Guida all'utilizzo della IA nelle aziende.

Su X i nuovi utenti dovranno pagare per scrivere

Elon Musk ha proposto una piccola tariffa annuale per i nuovi utenti di X per contrastare i bot. Iniziativa che ha suscitato polemiche.