Un recente studio di Oracle e CRM Essentials rileva come gli utenti più giovani, quelli della Generazione Z, decidono di fare acquisti seguendo influencer.

Forse il titolo sembra scontato, ma non lo è del tutto. Un recente studio di Oracle e CRM Essentials ha rilevato come il ruolo degli influencer sia sempre più rilevante per i giovani in relazione agli acquisti. Lo studio traccia in maniera evidente un cambiamento che si è reso ancora più evidente negli ultimi anni. Gli utenti quindi stanno modificando il modo in cui si informano prima di effettuare un acquisto e i social media sono luoghi all’interno dei quali si sviluppa la conversazione, all’interno delle community, utili per formarsi un’opinione.

Ma quello che è più chiaro da questo studio è che i giovani, quelli della Generazione Z (i nati tra il 1997 e il 2012) hanno come punto di riferimento gli influencer e i social media.

I dati ci dicono che l’80% degli utenti intervistati ha dichiarato di acquistare prodotti dopo essere entrato in contatto con contenuti sui social media; il 37% fa affidamento in maniera esclusiva agli influencer; solo il 13% degli intervistati dichiara di effettuare acquisti dopo essersi informato dalla tv.

Dicevamo prima dei più giovani, quelli che si individuano all’interno della Generazione Z. Di questi l’84% effettua acquisti facendo riferimento agli influencer, un dato che assume una rilevanza importante per il fatto che questa fascia di età sarà quella che, nel corso dei prossimi anni non troppo lontani, sposterà sempre di più le proprie decisioni di acquisto guardando agli influencer. E nel corso degli anni vedrà crescere anche la propria possibilità di spesa. Questo è l’elemento interessante da cogliere.

Se guardiamo alle altre fasce di età, “solo” il 46% dei Baby Boomers prende decisione di acquisto seguendo influencer. Restano comunque ancorati ai mezzi tradizionali.

Inoltre, gli utenti della Generazione Z sono i più propensi a scoprire prodotti e marchi tramite gli influencer (il 32%), rispetto al 28% degli intervistati in generale e solo al 13% dei boomers intervistati.

E attraverso quali canali gli utenti della Generazione Z seguono gli influencer?

E dallo studio di Oracle e CRM Essentials scopriamo che il 49% degli utenti della Generazione Z lo fa attraverso YouTube. Una percentuale che scende al 37% se facciamo riferimento ai Millennials. C’è poi da rilevare il ruolo di TikTok, usato dal 23% degli utenti della Generazione Z, un dato che è più del doppio rispetto alle altre classi di età.

E parlando di decisioni di acquisto una parte dello studio è dedicata anche alla customer care. Ebbene, il 98% degli utenti definisce frustranti le interazioni con il team di assistenza.

In ogni casom anche in questo contesto, i social media giocano un ruolo rilevante. Infatti, il 31% degli intervistati preferisce commentare sulla pagina del marchio sui social media e il 24% preferisce inviare un messaggio diretto al marchio sui social media. Dati che raddoppiano se guardiamo la Generazione Z.

Dato interessante è poi il 93% degli utenti che si rivolge a YouTube e a TikTok per ricevere risposte ad alcune domande riguardanti dei prodotti. Percentuale che sale poi al 95% degli intervistati che appartengono alla Generazione Z e che scende al 7% tra i boomers.

Per il 20% degli i video condivisi su YouTube e su TikTok sono rilevanti perché realizzati da altri utenti/consumatori, per il 19% sono facilmente rintracciabili, per il 16% sono sono chiari e illustrativi.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.

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