back to top

Su Instagram ora è possibile salvare i contenuti in singole raccolte

A dicembre Instagram aveva introdotto la possibilità di salvare dei post, e oggi introduce una nuova possibilità. Nei prossimi giorni sarà infatti possibile salvare i post, sempre in forma privata, in singole collezioni. Una funzionalità simile a quella che si vede già su Pinterest. In pratica, Instagram conoscerà ancora più informazioni su ciò che piace agli utenti.

Instragram continua a migliorare l’app e, solo stavolta, l’ultimo aggiornamento non riguarda le Stories. No, infatti riguarda il miglioramento di una funzionalità già introdotta nel dicembre scorso, ossia quella che permette di salvare i post, in forma privata. L’aggiornamento annunciato oggi, che fa parte della versione 10.16 per iOS e Android, migliora la funzionalità dando agli utenti la possibilità di salvare i post in singole collezioni. L’effetto che si vede è quello che è già utilizzabile su Pinterest, organizzando i propri post all’interno di board a tema. Nel dare l’annuncio di questa nuova funzionalità, Instagram fa sapere che da dicembre 2016 il 46% degli utenti ha già salvato almeno un post.

instagram mobile collezioni

Come salvare i post in collezioni su Instagram?

L’operazione per salvare un post è già molto semplice. Mentre state scorrendo il vostro news feed su Instagram potete già salvare dei contenuti toccando sull’icona “Salva”, in questo modo potrete visualizzare il contenuto, dalla vostra bacheca, cliccando sulla stessa icona che vedete posizionate a destra, di fianco all’icona che vi segnala i post in cui siete taggati.

instagram collezioni

Ebbene, la novità adesso è che potete creare delle collezioni, e quindi organizzarle meglio, cliccando sul tasto “+” per aggiungerne di nuove.

Vi starete chiedendo a che serve, vero?

raccolte instagram

In realtà, alcune volte si sente il bisogno di salvare qualche contenuto interessante per poi rivederlo più avanti, semplicemente per cogliere qualche dettaglio che si era perso, o anche solo per ricordarlo meglio. Ma c’è un altro piccolo dettaglio che emerge e cioè che, in questo modo, organizzando i contenuti catalogandoli, anche solo se visibili in privato, Instagram conoscerà meglio ciò che ci piace e come lo cataloghiamo. Informazioni preziose sugli utenti. Non credete anche voi?

 

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Ecco il Codice di condotta Influencer, multe fino a 600 mila euro

Agcom ha approvato il primo Codice di condotta Influencer. Si pongono regole chiare, obblighi di trasparenza, tutela dei minori. Sono previste sanzioni fino a 600 mila euro per chi viola le regole.

Meta, X e LinkedIn si oppongono alla richiesta IVA dell’Italia

L’Italia richiede il pagamento l’IVA alle piattaforme digitali sulle registrazioni degli utenti, che si oppongono impugnando la richiesta.

Meta non firma il Codice UE sull’IA generativa

Meta non firmerà il Codice UE sull’IA. Una scelta che rischia di inasprire i rapporti con Bruxelles, mentre OpenAI e Mistral si dichiarano pronte a firmare.

Ecco ChatGPT Agent, come usarlo e a cosa serve

Con il lancio di ChatGPT Agent, OpenAI apre una nuova fase della sua intelligenza artificiale: quella dell’azione autonoma. Si tratta di un agente che legge, decide, agisce. E cambia il nostro rapporto con il web.