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Twitter, al via in Canada il test sul ‘nascondi tweet’

Prende il via dal Canada, a partire dalla prossima settimana, la sperimentazione sul “nascondi tweet”. E’ quanto dichiara Twitter con un post sul blog ufficiale. Si tratta di una funzionalità, annunciata qualche mese fa, che potrebbe offrire un maggior controllo sulle conversazioni.

Se vi ricordate, qualche mese fa, avevamo annunciato questa novità insieme a tutte le altre annunciate nei primi mesi dell’anno da Twitter, al punto da definire la piattaforma da 280 caratteri come un “cantiere”. E infatti, tra le tante, per lo più indirizzate proprio a migliorare la conversazione tramite tweet, uno delle più interessanti era quella che abbiamo definito “nascondi tweet”. Si tratta della possibilità di poter controllare meglio le conversazioni che spesso, a causa di risposte poco pertinenti con il tema del contenuto, o a causa di risposte impertinenti, violente (in alcuni casi), generano in situazioni che poco hanno a che fare con il tweet stesso. Con il risultato di “allontanare” le persone dalla conversazione e, quindi, portare ad usare meno Twitter, proprio per evitare di incorrere in situazioni come queste. Questa funzionalità permetterà quindi di nascondere, e non di cancellare, quelle risposte che non aggiungono valore alla conversazione.

Come molti di voi già sapranno, ne abbiamo scritto spesso anche qui sul nostro blog, uno dei grandi problemi di Twitter è proprio questo, ossia conversazioni che nascono con buoni intenti che poi, per colpa di risposte al di fuori del contesto, di trasformano in altro.

twitter nascondi tweet

Ebbene, la sperimentazione per il “nascondi tweet” sta per partire. Già dalla prossima settimana sarà possibile testarla in Canada, il primo paese in cui si inizierà ad usare questa funzionalità, è quindi probabile che, dopo questa prima fase, si passi ad altri paesi. Ma dal post ufficiale non si legge di altri test dopo il Canada. Anche per il fatto che si tratta di una funzionalità necessaria, ripetiamo in alcuni casi lo è, che ha comunque generato qualche polemica, arrivando, esagerando forse, a paragonarla ad una sorte di censura.

nascondi tweet

nascondi tweet

Come funziona il “nascondi tweet”

Il “nascondi tweet” in pratica permetterà all’utente che ha generato il tweet, che ha dato via alla conversazione, di, appunto, nascondere il contenuto. Attenzione, come già ricordato quando ne abbiamo dato notizia la prima volta, il contenuto non viene cancellato del tutto, viene solo “nascosto” all’interno della conversazione. Sarà sempre visibile da tutti cliccando sull’etichetta grigia. Da qui il senso di avere un maggiore controllo sulle conversazioni.

Quando ne parlammo la prima volta, la critica principale mossa da parte di alcuni nostri lettori era quella secondo cui questa funzionalità potrebbe in ogni caso permettere di nascondere eventuali critiche che, in questo caso, impoverirebbe la conversazione. Certo, il rischio c’è, bisogna, in questo caso, fare riferimento all’intenzione di ognuno di generare conversazioni che possano offrire spunti utili. Dare vita ad mainstream conversazionale (perdonale la parola) a senso unico non ha molto senso e non arricchisce nessuno.

E’ una funzionalità che può tornare utile in quelle situazioni in cui ci si trova di fronte a risposte fuori luogo, giusto per rendere la conversazione più sana.

Anche se va detto che l’annuncio non è stato il massimo, con la piattaforma che è andata in down contemporaneamente, proprio ne momento in cui si teneva alla Casa Bianca un importante summit con tutte le grandi aziende tech.

E voi che ne pensate?

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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