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Twitter, il nuovo approccio contro abusi e troll sta funzionando

Nel mese di gennaio Ed Ho, responsabile ingegneri di Twitter, aveva annunciato un “nuovo approccio” contro abusi e troll per rendere più sicura la piattaforma. A distanza di sei mesi, Twitter dice che quell’approccio sta funzionando: gli account sospesi generano il 25% di tweet offensivi in meno; il 65% degli account sospesi subisce questa restrizione solo una volta.

Come più volte ricordato, uno, dei tanti, problemi che affliggono Twitter è proprio quello legato alla sicurezza, ossia ai continui abusi e contenuti offensivi da parte di certi account. Una situazione che ha di fatto creato un problema di accesso sulla piattaforma, e, in alcuni casi, anche un problema di permanenza. Molti account, soprattutto quelli legati ai personaggi pubblici e alle celebrities, hanno abbandonato la piattaforma per questo motivo. Uno degli ultimi abbandoni che ha fatto molto discutere è stato quello di Ed Sheeran, ad esempio, ma elencarli tutti sarebbe operazione molto ardua. Di fronte a questo problema, Twitter ad inizio anno aveva annunciato un “nuovo approccio” per contrastare il problema legati agli abusi e ai troll. Uno dei punti che prevedeva questo nuovo approccio era quello di intervenire sugli account che usano la piattaforma solo con questo scopo e prendere dei provvedimenti. Un atteggiamento tardivo, per la verità, ma a quanto pare i frutti, a distanza di qualche mese, stanno arrivando.

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Twitter fa sapere che il “nuovo approccio”, annunciato ad inizio anno da Ed Ho, il capo degli ingegneri di Twitter, sostenuto da lì a poco dal CEO, Jack Dorsey, ha portato ogni giorno ad intervenire contro un numero 10 volte maggiore di account offensivi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Twitter sta anche limitando la funzionalità degli account ritenuti offensivi e, addirittura, sospendendo migliaia di account al giorno. Sono molti gli utenti che ne creano di nuovi anche dopo essere stati sospesi o bloccati. Grazie al “nuovo approccio”, soltanto negli ultimi 4 mesi, ha permesso a Twitter di rimuovere il doppio di questo tipo di account. Oltre ad utilizzare la tecnologia, il team di Twitter monitora costantemente e ogni giorno i contenuti della piattaforma e lavora per migliorare le nostre policy di sicurezza.

Twitter in questi mesi ha lavorato molto anche sulla comunicazione in relazione a contenuti violenti e offensivi. Gli account che mostrano comportamenti abusivi vengono limitati per un periodo di tempo, restando comunque aggiornati sul motivo di tale limitazione. Gli account che vengono inseriti in questa momentanea limitazione delle funzionalità generano il 25% in meno di Tweet abusivi e il 65 % di questi account rimangono in questa funzione solo una volta.

Twitter ha introdotto nuove modalità di personalizzazione dell’esperienza, come per esempio la possibilità di applicare filtri alle notifiche e di inserire in modalità “mute” determinate keyword. Il Quality Filter ha aiutato ad avere meno interazioni indesiderate: i blocchi posti dopo le @mention da parte di persone non seguite dall’utente sono scese del 40%.

Inoltre, Twitter ha stabilito specifiche definizioni e policy per la protezione dalle molestie, che vengono applicate a tutti gli utenti. Le persone definiscono gli abusi in maniera differente, quindi, grazie all’utilizzo di questi nuovi strumenti, ogni utente ha adesso il controllo su quello che vede e vive su Twitter.

Per il futuro, Twitter promette di lavorare insieme al Trust & Safety Council, gli esperti del settore e ai ricercatori per mantenere alto e costante il livello di feedback. Obiettivo è quello di rendere Twitter un luogo ancora più sicuro dove chiunque possa sentirsi libero di esprimersi senza problemi.

Staremo a vedere quale saranno gli sviluppi e, soprattutto, visto che tra qualche giorno, il prossimo 27 luglio, saranno resi noti i dati relativi al Q2 2017, sarà interessante vedere la reale conseguenza del “nuovo approccio” sulla crescita della base utenti.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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