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Uscire da facebook, si o no?

Uno studio recente ha messo in evidenza come le recenti vicende di facebook legate alla privacy, stiano inducendo molti a uscire da facebook. Se venisse confermato sarebbe un bel problema.

Uscire da faebook?Sappiamo ormai bene che facebook, ossia Mark Zucherberg, non ha mai fatto mistero di voler realizzare dei profitti ricavandoli dalla vendita dei dati personali degli iscritti al più grande social network fino a questo momento. Lo ha sempre sostenuto, anche al World Economic Forum di Davos nel 2009 disse che ormai tutto era pronto per vendere i dati personali alle aziende per effettuare ricerche di mercato, sollevando roventi polemiche alle quali seguirono chiarimenti da parte di facebook che per un pò accontentarono tutti. Nel frattempo faceboo è cresciuto a ritmi vertiginosi, documentati anche da questo blog, ed ecco che il problema privacy si ripropone.Le modifiche che facebook ha adottato di recente permettono a siti esterni di registrare i dati degli utenti, con evidente malcontento da parte degli utenti stessi. Infatti è abbastanza intricato il procedimento per disattivare questa funzione, evidentemente non voluta. Poniamo anche che i dati che vendono estrapolati non siano così sensibili, quello che più infastidisce è il metodo, cioè che facebook sia sempre alla ricerca di come mercanteggiare i dati di milioni di persone. Infatti questo ennesimo polverone sulla privacy ha portato diverse migliaia di utenti a meditare di uscire da facebook. Questo malumore è stato riportatto da un sondaggio, effettuato da Sophos, ha evidenziato che il 30% del campione intervistato, 1588 interviste effettuate, ritiene “probabile” l’abbandono di facebook. Un altro 30% rietiene invece “molto probabile” che questo accada e il 16% degli intervistati lo ha già fatto. Quindi il 60% degli intervistati medita di uscire da facebook. Se fosse confermato sarebbe veramente un duro colpo per Zuckerberg. Ma è veramente così?

A quanto pare no. Nel senso che, mentre Sophos portava avanti il suo sondaggio, Fortune rivelava che nello stesso periodo Facebook ha continuato a crescere ai suoi soliti ritmi, facendo registrare un aumento di iscritti di ben 10 milioni. Un dato che va contro quanto invece riportato dal sondaggio. Allora come interpretare questi dati? Intanto ci sarebbe da chiedersi che tipo di utenti erano quelli intervistati. Molti sono iscritti su facebook ma lo usano poco, per esempio. E questa interpretazione la conferma proprio chi ha condotto il sondaggio, Graham Cluley, il quale conferma che gli intervistati non sono fruitori tipici di facebook e che sono molto più sensibili al tema della privacy.

Quindi, dati questi risultati, il pensiero che mi viene è che nessuno abbandonerà facebook, neanche dopo queso polverone sollevato intorno alla questione privacy. La gran parte degli utenti la pensa così e sono molto curioso di vedere cosa succederà il 31 maggio prossimo quando ci sarà una protesta degli utenti proprio su facebook invitando tutti a non usarlo per un giorno. Forse avrà successo, ma sono convinto che molti abbandoneranno il sito di Zuckerberg solo quando ce ne sarà un altro che offrirà servizi migliori. E per adesso non se ne vedono.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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