Secondo quando riferito dal Wall Street Journal, Facebook ha raggiunto un accordo con la FTC a proposito dell'inchiesta sullo scandalo Cambridge Analytica. L'accordo è stato raggiunto sulla base di 5 miliardi di dollari di multa e il titolo FB a Wall Street vola.
Lo scandalo Cambridge Analytica continua a tenere banco, per gli effetti e per la sua gravità. Il Garante per la Privacy italiano ha fatto sapere di aver comminato a Facebook una multa da 1 milione di euro "per gli illeciti compiuti nell’ambito del caso 'Cambridge Analytica'".
I dati dell'ultima trimestrale di Facebook ci dicono che l'azienda di Mark Zuckerberg è in salute. I ricavi fanno registrare un altro record a 16,9 miliardi di dollari, negli ultimi tre mesi dell'anno, e 55,8 miliardi nel 2018, con una crescita del 37%. Cresce anche la base utenti, ora 2,32 miliardi, in crescita del 9% in un anno. Tutto questo nonostante gli scandali legati alla privacy e alle fake news.
Cosa ci insegna la vicenda di Cambridge Analytica in relazione alla nostra Privacy? E' questa la domanda che riecheggia ormai da qualche giorno e la risposta sembra essere la solita, "se il servizio è gratuito, allora il prodotto sei tu". Vero, ma fino ad certo punto, nel senso che questa vicenda ci dice che ormai i nostri Dati sono moneta di scambio.
Mentre Mark Zuckerberg, di fronte alla Commissione Giustizia e Commercio del Senato Usa, ha dichiarato che il caso Cambridge Analytica "è stato un errore, mi dispiace", Facebook permette a tutti di verificare se i dati degli utenti sono stati effettivamente condivisi con la società di consulenza britannica. Ecco come fare.
Facebook risponde al caso Cambridge Analytica rendendo più semplice e visibile per gli utenti la gestione della propria privacy. Adesso gli strumenti per gestire la privacy sono in un unico posto, è possibile cancellare vecchi post e scaricare l'archivio selezionando la categoria precisa che si vuole salvare. Una risposta positiva, ma, allo stesso tempo tardiva.
Il momento negativo per Facebook sembra non finire, da quando è esploso il caso Cambridge Analytica. A coronare una settimana difficile, oggi Elon Musk,...
Da giorni Mark Zuckerberg è sparito dalla circolazione, precisamente da quando è esploso il caso Cambridge Analytica. Negli ultimi giorni era nato l'hashtag #WhereIsMark su Twitter. Ma un portavoce di Menlo Park ha fatto sapere che il CEO e fondatore di Facebook parlerà nelle prossime 24 ore e il titolo FB a Wall Street inverte la rotta e comincia a guadagnare di nuovo: +3%.
Uno studio di Accenture su 1.928 organizzazioni rileva che il 62% delle aziende europee cerca soluzioni di IA sovrana. L'Italia si piazza seconda in Europa con il 71% pronta ad aumentare investimenti. I settori chiave: banking, energia, PA.
I numeri del Q3 di Meta mostrano come la società di Zuckerberg sia ormai orientata verso l’intelligenza artificiale. Anzi, verso la superintelligenza: investimenti e infrastrutture puntano a un’intelligenza superiore firmata Meta.
Il 20 ottobre 2025 un grave disservizio AWS ha paralizzato centinaia di servizi globali. Un blackout DNS che rivela la dipendenza digitale da pochi player e l’impatto dell’IA sul cloud.
Elon Musk ha fatto sapere che l'algoritmo di X si poggerà interamente sulla IA Grok. I contenuti verranno quindi gestiti dall'intelligenza artificiale, così come accade su altre piattaforme. Vediamo in che modo tutto questo avverrà e cosa comporterà.
Per la prima volta LinkedIn diventa la piattaforma preferita dai Social Media Manager, superando Instagram. L’indagine francese 2025 riporta anche Facebook a chiudere il podio. In crescita TikTok. Ecco tutti i dati.