Twitter alla fine ha ceduto e ha lanciato, ancora in fase di test, la sua chat audio in stile Clubhouse e si chiama Spaces, solo per un ristretto gruppo di persone e solo su iOS. Ma la sfida vera è sulla moderazione.
Se vi ricordate, ne avevamo scritto a novembre e ora Twitter sembra più decisa a proseguire sulla strada delle chat audio. La notizia è che da un paio di giorni Twitter ha avviato “Spaces”, la chat in audio, i fase di beta testing. Da quanto affermato dalla società di Jack Dorsey, attraverso una conversazione avviata dal neo account @TwitterSpaces, questa fase sarà avviata solo su iOS attraverso qualche centinaio di utenti selezionati. Come già anticipato il mese scorso, Twitter intende avviare la fase di test nel tentativo di superare lo scoglio sicurezza.
Sempre il mese scorso, avevamo scritto che questa modalità di chat audio somiglia molto a Clubhouse, l’app in versione beta, che è strutturata proprio in “stanze” all’interno delle quali invitare persone e conversare. Il problema è che, nonostante Clubhouse sia ancora attiva solo su invito, l’app è già stata al centro di gravi problemi legati all’hate speech, a contenuti violenti e alla disinformazione. Tutto questo questo mette al centro il vero problema che è quello della moderazione, difficile in questi casi.
Come usare Spaces di Twitter
Per avviare una chat audio su Twitter, e quindi creare uno “spazio”, bisognerà tenere premuto il tasto “Compose”, in basso a destra, oppure si potrà crearlo attraverso Fleet. Si possono invitare utenti attraverso DM oppure condividendo il link della conversazione, anche su altre applicazioni.
aye we’re live! what up y’all, we're the team behind Spaces––a small experiment focused on the intimacy of the human voice🧵
— Spaces (@XSpaces) December 17, 2020
Si potranno esprimere reazioni attraverso emoji, anche se comunque la versione in prova resta ancora lontana da quella definitiva che dovrebbe prevedere maggiori strumenti di moderazioni per coloro che attivano la chat audio. Al momento sono attive l funzioni di blocco e di segnalazione.
Allo studio la possibilità della trascrizione automatica dei tweet e anche la condivisione in Spaces dei tweet.
Ora, Twitter negli ultimi due anni ha incontrato un enorme problema proprio legato ai contenuti violenti, hate speech, disinformazione riuscendo a gestire il tutto con evidenti difficoltà. Non si capisce adesso come tutto questo possa essere moderato all’interno di Spaces. E, quindi, si comprende perché Twitter voglia iniziare la fase di test della funzionalità con poche persone in contesti difficili. Vuole testare la sua capacità nel moderare situazioni complicate? Allora, visto che l’obiettivo è questo, possiamo dire che le difficoltà saranno tante. Si tratta, in ogni caso, di una sfida difficile.
E voi che ne pensate?
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[…] un faro sulle chat audio e adesso sono tanti i player che vogliono sperimentare questa modalità. Lo sta già facendo Twitter con il test attivo su Spaces (per questo ha acquisto Breaker), ma di iniziative ne stanno nascendo un po’ ovunque. E non […]
[…] attesa di Spaces, la risposta a Clubhouse, e in attesa di vedere estendersi l’uso dei tweet vocali (per ora solo per iOS), ecco che […]