E’ inutile negarlo, comunque la si pensi Facebook fa discutere!
E questo secondo il mio modesto parere, accresce sempre di più il fenomeno. Qualche giorno fa ha fatto notizia che Poste Italiane, una delle più grandi aziende italiane, abbia preso la decisione di oscurare il sito di Facebook ai dipendenti perchè “distrae dal lavoro”. Pare che anche la Regione Lombardi e Veneto stiano pensando di adottare provvedimenti simili. Ma perchè si è arrivati a tanto? Come mai tutto ad un tratto in Italia, notoriamente apatico verso il web e suoi strumenti, Facebook diventa l’esempio di socialnetwork per eccellenza? Diamo qualche numero intanto: un anno fa gli iscritti su Facebook erano appena 160 mila, a settembre 2008 erano 4 milioni e 200 mila! Un vero e proprio boom! Allora perchè prendere provvedimenti di oscuramento quando gli italiani per una volta forse apprezzano il web? Forse una risposta la si può trovare nel fatto che come al solito di fronte ad una cosa nuova ci manca il senso della misura. Nel momento in cui ne veniamo a contatto vogliamo sapere tutto e subito, e poi, quando questa passerà di moda, gettarla via come fosse carta straccia. Questa può essere una spiegazione, ma non basta. Ad attirare gli italiani su Facebook è forse il desiderio di provare la sensazione di esplorare nuovi modi di fare amicizia, ritrovare vecchi amici (la vera motivazione che ha portato Mark Zuckerberg all’idea ingegnosa) e anche si sperimentare il web…forse.
Luca De Biase, giornalista e caporedattore dell’inserto Nòva 24, inserto de il Sole 24 ore dedicato alla ricerca e all’innovazione, ha avviato un ‘indagine proprio per cercare di spiegare il fenomeno di Facebook, invitando tutti coloro che sono iscritti al sito di raccontare brevemente la loro esperienza. Attendiamo di vedere cosa uscirà da questa analisi, ma di sicuro su Facebook resta ancora molto da scoprire, e su questo blog lo faremo.