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Amazon presenta Amp, le stanze audio con la musica

Amazon presenta Amp, la sua app di stanze audio ma con la musica. Per ora è in versione beta solo negli Usa e su iOS. I creator potranno utilizzare musica con licenza gratuita e creare il proprio show radiofonico.

Mentre in tanti si stanno chiedendo in questo periodo, “ma che fine ha fatto Clubhouse?“, ecco che arriva Amazon a dare vita al suo progetto audio.

Sì, anche Amazon avrà la sua piattaforma di stanze audio, sotto forma di app solo su iOS, proprio in stile Clubhouse, e si chiama Amp. Ma c’è una differenza sostanziale. Amp permette a tutti, in realtà, di creare stanze audio non solo per conversare, ma per ascoltare musica.

In pratica, con Amp ognuno può fare il suo live show radiofonico, attingendo a “decine di milioni di canzoni su licenza” delle tre grandi etichette discografiche coinvolte, Universal Music Group, Sony Music Entertainment, Warner Music Group, e “una lunga lista” di etichette indipendenti, le cosiddette indies”, come Beggars Group, Believe, CD Baby, e PIAS.

Amp, ognuno può fare la sua radio

Ognuno potrà quindi fare la propria radio, quell’elemento che mancava su Clubhouse, così come su Twitter Spaces, la piattaforma di spazi audio di Twitter che in pratica adesso ha preso il posto di Clubhouse.

Amazon Amp, le stanze audio con la musica

Già perché con Amp si potranno fare spazi, o stanze, audio parlando al proprio pubblico, conversando in chat, facendo poi ascoltare musica attraverso una playlist predisposta in precedenza.

Al momento Amazon ha lanciato Amp in versione beta solo negli Usa, per ora, accedendo con le credenziali Amazon. I creator che daranno vita a spazi audio su questa piattaforma avranno la possibilità di programmarli, gestire gli interventi da parte del pubblico.

Come detto, la musica la si potrà usare gratuitamente e aiuterà i creator a rendere lo spazio ancora più coinvolgente parlando del tema oggetto dello spazio stesso. Come sport, cultura, attualità. Allo stesso modo di come accade all’interno di qualsiasi altro programma radio.

Amp, coinvolti grandi artisti per il lancio

Per lanciare questa nuova modalità, Amazon ha pensato di coinvolgere artisti come Nicki Minaj, Pusha T, Tinashe, Travis Barker, Lil Yachty e Big Boi.

Cos’ha dunque Amp che Twitter Spaces o Clubhouse o anche le Live Audio Rooms di Facebook non hanno? Semplice, la musica.

Quasi tutti i tentativi di creare stanze, o spazi, audio, a partire da Clubhouse a cui va dato merito di aver animato lo scenario dei social media in piena pandemia, si sono concentrati sulla conversazione. E se avete avuto modo di partecipare a qualche spazio su Twitter Spaces o a qualche stanza su Clubhouse, vi sarete resi conto che in tante occasioni la musica sembrava essere l’elemento mancante. O ancora, almeno nella fase iniziale di Clubhouse, ma anche su Twitter Spaces, non mancavano incontri dove si sentiva solo musica, con l’elevato rischio, sicuro, di vedersi chiudere quello spazio per l’uso di musica senza la dovuta licenza.

Una situazione simile si vede anche su Instagram, con dirette interrotte per il fatto di trasmettere musica senza licenza.

Amp e la musica con licenza libera

Amazon, dunque, offre un qualcosa in più, fornendo agli utenti musica con licenza d’uso liberamente e con la possibilità di poter costruire il proprio palinsesto, attorno allo sviluppo di un tema da trattare con gli utenti. E non è questo uno show radiofonico?

Come dicevamo, al momento Amazon sta sperimentando Amp solo negli Usa, per un ristretto gruppo di persone, e solo su iOS.

Al momento non si sa se vi saranno sviluppi anche su Android e non si sa se Amp potrà mai varcare i confini americani. Anche perché garantire la musica da usare con licenza gratuita non è cosa semplice da attuare in tutto il mondo.

Se l’esperimento dovesse dare risultati positivi, allora potremmo sperare di poter vedere Amp anche in Europa e in Italia. E non sarebbe una cattiva idea.

Intanto, si può seguire @onamp_, su Twitter, Instagram e TikTok per avere informazioni aggiornate.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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