back to top

Come gestire i dati in fase di start up

Michael Stonebraker, un guru specializzato nella ricerca sui sistemi di database relazionali presenti sul mercato in un articolo su GigaOM riflette su quale sia il miglior sistema di database. Ecco la proposta di Soteha.

Nell’articolo apparso su GigaOM, Michael Stonebraker,  un guru specializzato nella ricerca sui sistemi di database relazionali presenti sul mercato, prende spunto da Facebook per  riflettere sul sistema migliore di database. Spesso quello che manca nei business plan delle web start up è la sicurezza che il proprio progetto avrà successo. Ci si affida, quindi, a sistemi che possono andare bene all’inizio ma che se si sviluppa un network troppo grosso possono rivelarsi insufficienti.  Prodotti come MySQL, open-source e gratuiti, le cui competenze SQL non sono difficili da trovare, possono rivelarsi ottimali se si vuole costruire un prodotto in fretta. Però, quando il tasso di crescita diviene enorme  non si ha  il tempo di reingegnerizzare la struttura dal database e si finisce per mettere delle “pezze”  che risolvono il problema solo  nell’immediato. La soluzione migliore dovrebbe essere quella di rivolgersi ad un team di sviluppo in grado di reingegnerizzare il sistema nel minor tempo possibile, garantendo il miglior risultato.

Inoltre, con un sistema di virtualizzazione è possibile risolvere il problema di Banda/Risorse.  Ad esempio, Soteha (http://www.soteha.it) propone, grazie ad un servizio evoluto di Virtual Data Center, una soluzione che rende il cliente completamente indipendente in termini di ampliamento di struttura, gestione della sicurezza, alta affidabilità e ridondanza dei sistemi in 5 server farm distribuite nel mondo.

Su Facebook Soteha (http://www.facebook.com/Soteha) offre agli iscritti la possibilità di confrontarsi sul servizio migliore.

(comunicato stampa a cura di Cibbuzz)

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

TikTok US, ora c’è la firma: il 22 gennaio 2026 sarà operativa

TikTok US prenderà il via il prossimo 22 gennaio 2026. ByteDance e TikTok hanno firmato gli accordi vincolanti per la joint venture americana. Oracle avrà un ruolo cruciale, con accesso all'algoritmo.

Gli Architetti dell’IA sono la Persona dell’Anno 2025 di TIME

TIME nomina gli Architetti dell'IA Persona dell'Anno 2025. La copertina ricrea la foto iconica del 1932 con gli otto leader che stanno costruendo l'infrastruttura dell'intelligenza artificiale.

Operation Bluebird e il possibile ritorno di Twitter

Una startup USA chiede la cancellazione dei marchi Twitter e tweet da X Corp. A guidarla, l'ex responsabile marchi di Twitter. Ecco cosa potrebbe succedere.

L’UE multa X anche per le spunte blu ingannevoli

La Commissione UE multa X, la piattaforma di Elon Musk, per €120 milioni. Si tratta della prima sanzione della storia ai sensi del DSA. Tre le violazioni: spunta blu ingannevole, opacità pubblicitaria, mancato accesso ai ricercatori.