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Ecco Signal, il nuovo strumento di Facebook per i giornalisti

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Facebook punta sempre di più verso il mondo delle news e presenta Signal, un nuovo strumento rivolto proprio ai giornalisti. Negli ultimi due anni Facebook ha rivolto molta attenzione verso le notizie e ora offre uno strumento con cui i giornalisti possono scoprire e curare nuovi contenuti.

Come sappiamo bene, Twitter in tema di notizie è la piattaforma a cui i giornalisti, o comunque gli utenti che sono alla ricerca di notizie, guardano prima di tutto. Certamente per la sua caratteristica di “real time”, e come abbiamo visto anche in eventi recenti, spesso le notizie che vengono twittate anticipano gli stessi organi di informazioni, costretti poi a guardare alla piattaforma da 140 caratteri come fonte principale. E’ il segno che il giornalismo, dal web 2.0 in poi, sta cambiando, sta diventando più social. Questo non vuole essere un elemento riduttivo, anzi. E’ forse la caratteristica più significativa degli ultimi anni che i giornalisti devono cogliere, in termini di maggiori fonti a cui guardare (e da scoprire) e in termini di velocità.

Facebook-Signal

E Facebook vuole entrare anche in questo settore, vuole prendersi un po’ di terreno al momento (e fino a quando?) appannaggio di Twitter. E per questo ha presentato un nuovo strumento chiamato Signal che servirà ai giornalisti per scoprire e curare nuovi contenuti a cui guardare. Il nuovo tool, annunciato da Facebook, permetterà agli operatori dell’informazione di attingere a news, immagini, video e tendenze che arriveranno sia da Facebook che da Instagram.

Facebook-Signal-news

Siamo entusiasti di introdurre Signal, per Facebook e Instagram, uno strumento gratuito rivolto ai giornalisti, per scoprire e curare nuovi contenuti, che vogliono raccogliere, gestire le fonti e incorporare contenuti interessanti da Facebook e da Twitter.

Insomma uno strumento che i giornalisti non potranno che apprezzare e che spinge ancora una volta Facebook nel mondo delle news. Ancora una volta perchè questa non la sola mossa fatta in questa direzione. E’ da almeno due anni che Facebook prova a entrare in questo settore. Per un semplice motivo, perchè le notizie sono i contenuti più ricercati dagli utenti in assoluto, anche su Facebook. Un dato che è ormai inconfutabile. E dare spazio alle news significa visualizzazioni sulla piattaforma, quindi advertising e quindi revenues. E il cerchio si chiude.

Facebook-Signal-giornalisti

Facebook due anni fa avviò un altro strumento che è la sezione Trending, molto simile a quella che si vede già su Twitter, ma più organizzata. Con Signal Facebook si spinge oltre, offrendo la possibilità di accedere ai contenuti con uno strumento più adeguato, infatti i contenuti possono essere rintracciati per località, possono essere salvati in specifiche collezioni. Le redazioni possono poi integrare anche le API di Signal in modo da avere il feed delle notizie e le visualizzazioni delle news all’interno del loro stesso sito. Qui tutte le informazioni.

Facebook dunque sfida Twitter che a sua volta è pronta a lanciare Project Lightning, un progetto che dovrebbe aiutare e incrementare l’uso della piattaforma sia per gli utenti ma anche per i giornalisti. E in questa direzione, nel mese di agosto Twitter ha annunciato l’avvio di test per la sezione News da mobile, una sezione dedicata alle Trending News.

La sfida sulle news dunque si accende e stavolta è Twitter ad apparire in affanno.

Al momento Facebook Signal è solo per giornalisti in lingua inglese e, anche se non si conoscono dettagli precisi, è presumibile che presto lo sarà anche per i giornalisti di tutto il mondo.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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