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Facebook avvia i test dei tasti Reactions in Spagna e Irlanda

Esattamente un mese fa era bastato aver sentito pronunciare la parola “dislike” perchè la rete si scatenasse, ma il vero intento di Facebook era di introdurre i tasti empatia. E da quanto riporta Engadget ES, Facebook comincerà presto a testare i tasti “Reactions” in Spagna e in Irlanda. Saranno l’estensione del tasto “like”.

Ricorderete certamente cosa successe circa un mese fa quando durante un Q&A with Mark uno dei presenti fece una domanda a Mark Zuckerberg se Facebook avesse mai considerato l’idea di introdurre un tasto alternativo al classico “like”, parlando di “dislike” per rendere meglio l’idea. La risposta del CEO del social network più usato fu quella di dire che era allo studio una sorta di “tasto empatia” in modo da dare possibilità all’utente di esprimersi andando oltre il like.

facebook_reactions

Ebbene, a distanza di qualche settimana quello studio a cui faceva riferimento Zuckerberg nel tradizionale incontro con i dipendenti a Menlo Park (tutti i venerdì presso la sede di Facebook) arriva la conferma che quello studio in effetti è qualcosa di più. Infatti Facebook sta per avviare dei test, in Spagna e in Irlanda già da domani, dei tasti “Reactions”, una serie di opzioni rappresentate da emojis che raffigurano diversi stati d’animo. E sono: Like, Love, Risata, Yay (approvazione), Wow (sorpresa), Triste e Arrabbiato. I tasti si attivano tenendo premuto il Like e dopo compaiono i vari bottoni.

reactions-FB

Il primo ad accorgersi di questo test è stato Engadget ES, la versione spagnola del popolare blog tecnologico, seguito quasi immediatamente da TechCrunch. Le voci si sono rincorse in maniera vorticosa e poi dopo qualche ora Facebook ha ufficializzato i test con un comunicato e lo stesso Zuckerberg ha dato conferma con un post su Facebook dove si vede un video che illustra il funzionamento dei nuovi tasti.

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C’è già chi dice che sia la copia esatta di quelli usati da Path nel 2012, in effetti, come evidenzia proprio TechCrunch la somiglianza è evidente.

La scelta di testare i “Reactions” prima in Spagna e in Irlanda è dettata dal fatto che gli utenti di questi due paesi non hanno amici in altri paesi, sono “isolati” da questo punto di vista. Ed è quindi più facile per Facebook fare dei test di questo tipo in contesti come questi.

Come sappiamo, gli utenti in realtà non avrebbero mai voluto un tasto “dislike”, non avrebbe certo risolto il problema, ne avrebbe creato un altro. Ma certamente bisognerà attendere la fine di questi test per verificare se poi verranno estesi a livello globale.

Ma voi che ne pensate? Credete che questi Reactions risolveranno il problema?

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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