back to top

Facebook migliora l’autenticazione a 2 fattori senza il numero di telefono

L’autenticazione a due fattori è un sistema di autenticazione, per l’accesso a siti e servizi online, più sicuro e Facebook ha deciso di migliorarlo senza per forza dover registrare il proprio numero di telefono. Attivarlo adesso è molto più semplice con Google Autenthicator o Duo Mobile.

Come sapete, ne abbiamo parlato anche qui sul nostro blog, Facebook di recente ha migliorato molto la gestione della privacy per gli utenti, dando un maggiore controllo. Certo, complice l’ormai imminente GDPR, che entrerà in vigore da domani 25 maggio, che sancisce il principio di un maggiore controllo dei dati personali in mano ai legittimi proprietari, ossia gli utenti. E per questo, Facebook, all’interno di questo miglioramento continuo, sopratutto dal punto di vista dell’esperienza di consultazione (vi ricordate come era difficile prima solo cercare la sezione privacy?), ha deciso di migliorare l’autenticazione a 2 fattori adesso attivabile senza, per forza, registrare il proprio numero di telefono.

autenticazione a 2 fattori facebook screen

L’autenticazione a 2 fattori, recentemente attivata anche su Twitter, è un ulteriore sistema per rendere più sicura l’app ed è stato migliorato molto il processo di attivazione. E la grande novità, a differenza di quanto accadeva prima, è che non è più necessario registrare il proprio numero di telefono su cui ricevere il codice di attivazione, ma lo si può fare con due app di terze parti a scelta, Google Authenticator e Duo Mobile.

Come attivare l’autenticazione a 2 fattori su Facebook senza numero di telefono

L’attivazione è molto semplice, basta andare su “Impostazioni e privacy” (da mobile) => “Collegamenti rapidi alla privacy” => “Usa l’autenticazione a 2 fattori”. Una volta che inserite la password vi compare una schermata con la richiesta di “aggiungere un ulteriore livello di sicurezza”, cliccate su “Inizia“. A questo punto scegliete il metodo “App di autenticazione“, quindi Google Authenticator o Duo Mobile. Meglio scaricare prima una delle due app in modo che Facebook rilevi subito la presenza dell’app. Un consiglio potrebbe essere quello di usare l’app di Google. Quindi, una volta aggiunta Facebook, il sistema vi rilascia subito un codice che dovrete inserire su Facebook nella sezione specifica (vedi galleria in alto). A questo punto il gioco è fatto e l’autenticazione a 2 fattori su Facebook, senza numero di telefono, è attiva.

In passato attivando il sistema di autenticazione attraverso l’SMS molti utenti sono stati bersagliati da avvisi di accesso non richiesti e poi, aspetto non secondario, l’SMS è spesso preso di mira da hacker che provano a forzare l’accesso attraverso il numero di telefono. Una app come Google Authenticator offre un livello di sicurezza maggiore, generando dei codici che hanno una durata breve, trascorsa la quale ne viene generato un altro e così via.

Attivatela subito e fateci sapere cosa ne pensate.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Social media e adolescenti, è arrivato il momento di decidere

La tragedia in Francia e l'iniziativa di Macron riaccendono sull’età minima per accedere ai social media. Tra divieti, educazione all'uso delle piattaforme e salute mentale, l’UE è chiamata a decidere. E a farlo in fretta.

Cos’è AI Mode di Google e come cambia la ricerca online

Google ha lancia AI Mode. L’intelligenza artificiale cambia la ricerca online e trasforma l’accesso alle informazioni. Da Search Engine a Answer Engine. Ecco cosa cambia per utenti e creator di contenuti.

Anche su Threads si possono aggiungere fino a 5 link nella bio

Threads introduce la possibilità di inserire fino a 5 link nella bio del profilo, ampliando le opportunità per creator e brand. Una funzione già introdotta su Instagram due anni fa.

La IA e il lavoro umano, i casi Duolingo e Klarna

Duolingo taglia il lavoro umano, Klarna lo reintegra. Due scelte opposte e una verità, e cioè che l’IA da sola non basta. Due casi della stessa medaglia del rapporto tra uomo e macchina.