back to top

Il doodle di Google è per il fumetto gotico di Edward Gorey

Data:

In occasione degli 88 anni dalla nascita, oggi gli appassionati di fumetti gotici possono ammirare il doodle sulla homepage di Google dedicato allo scrittore e illustratore americano Edward Gorey

E’ all’insegna del fumetto gotico il doodle che troviamo oggi sulla homepage di Google. 88 anni fa nasceva a Chicago Edward Gorey, scrittore e illustratore, famoso proprio per i fumetti, un particolari, ossia quelli che mettono un po’ paura. E infatti il doodle si ispira ad alcune delle tavole più famose dell’autore.

Edward Gorey noto per la sua inclinazione macabro, con opere che avevano un’aria inquietante e in stile vittoriano e ha finito per influenzare artisti come Tim Burton e Nine Inch Nails, nonostante nessuna delle sue opere abbia mai raggiunto il grande schermo. Vinse anche un premio, il prestigioso Tony, come disegnatore dei costumi per l’opera teatrale “Edward Gorey’s Dracula” che andò in scena a Broadway. Pubblicata originariamente nel 1957, l’opera ruota intorno alla vita di una famiglia stravagante che viene sconvolta dall’arrivo di una creatura che porterà non pochi problemi.

Nel 1943, Gorey studiò arte per un semestre presso la School of Art Institute di Chicago. Dal 1953 al 1960, Gorey visse a New York e lavorò per il Dipartimento Arte di Anchor Doubleday. The Harp Unstrung, il suo primo lavoro indipendente, venne poi pubblicato nel 1953. Inoltre, ha pubblicato con pseudonimi che erano rappresentati da anagrammi del suo nome e cognome.

Gorey era noto per la sua passione per il balletto, per le pellicce, le scarpe da tennis, e gatti. Gorey non aveva molta simpatia per i bambini e non si sposò mai, confessando in un’occasione di avere poco interesse per il romanticismo. Era molto riluttante a parlare in ton iromantici anche durante le sue interviste.

Gorey scrisse più di 100 libri e morì nel 2000 a 75 anni.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

3 Commenti

  1. In un blog di questa caratura si possono accettare molte cose. Ma po’ scritto con l’accento, quello no. Vi prego, correggete.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Social media e adolescenti, è arrivato il momento di decidere

La tragedia in Francia e l'iniziativa di Macron riaccendono sull’età minima per accedere ai social media. Tra divieti, educazione all'uso delle piattaforme e salute mentale, l’UE è chiamata a decidere. E a farlo in fretta.

Cos’è AI Mode di Google e come cambia la ricerca online

Google ha lancia AI Mode. L’intelligenza artificiale cambia la ricerca online e trasforma l’accesso alle informazioni. Da Search Engine a Answer Engine. Ecco cosa cambia per utenti e creator di contenuti.

Anche su Threads si possono aggiungere fino a 5 link nella bio

Threads introduce la possibilità di inserire fino a 5 link nella bio del profilo, ampliando le opportunità per creator e brand. Una funzione già introdotta su Instagram due anni fa.

La IA e il lavoro umano, i casi Duolingo e Klarna

Duolingo taglia il lavoro umano, Klarna lo reintegra. Due scelte opposte e una verità, e cioè che l’IA da sola non basta. Due casi della stessa medaglia del rapporto tra uomo e macchina.