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Internet e inquinamento, un tema che riguarda aziende e PMI

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Internet e inquinamento. Un tema che ancora viene considerato poco, ma anche i siti web possono avere una elevata impronta di carbonio. Ogni pagina vista da un utente produce in media 1,76 grammi di CO2.

La pandemia è al centro della scena di questo ultimo anno e mezzo. Ma il problema della sostenibilità non è di certo da sottovalutare. I dati ci hanno detto che il 2020 è stato l’anno più caldo mai registrato. La notizia che le emissioni globali sono diminuite dell’8,8% nella prima metà del 2020 ha sottolineato il legame uomo-pianeta. Il 70% dei consumatori ha affermato di essere più consapevole rispetto a prima del COVID-19 che l’attività umana minaccia il clima e che, a sua volta, il degrado dell’ambiente minaccia l’uomo (BCG, luglio 2020).

Ma quando si parla di sostenibilità va tenuto conto anche dell’impatto che il digitale ha sull’ambiente. Dietro gli effetti WOW del digitale c’è un costo ambientale importante. Una ricerca dell’Università di Cambridge suggerisce che il Bitcoin consuma più elettricità all’anno di tutta l’Argentina. Artist Memo Akten ha calcolato che un singolo NFT ha un’impronta di carbonio pari al consumo totale di energia elettrica di un residente dell’UE per più di un mese.

E anche i siti web possono avere un’elevata impronta di carbonio. Ogni pagina di un sito vista da un utente produce mediamente circa 1,76 grammi di CO2. Sono 1,8 miliardi i siti web disponibili oggi su internet. Il trasferimento dei dati richiede elettricità, che crea emissioni di carbonio e questo incide sul cambiamento climatico. Emissioni causate dai notevoli consumi di energia elettrica dei data center che ospitano siti web e servizi cloud utilizzati quotidianamente.

Internet e inquinamento, un tema che riguarda aziende e PMI

In questo articolo vogliamo raccontarvi il caso di una Società settore delle tecnologie e servizi per il Retail e le Farmacie. E da pochi giorni ha lanciato il suo nuovo sito sostenibile. Stiamo parlando di New Line Digital Signage, che grazie a una serie di accortezze in fase di progettazione, nel design e nella tecnologia usata, da pochi giorni ha un sito che riduce il trasferimento di dati fino all’80% rispetto a un normale sito web. Hanno anche aperto un’area della società che si occupa di trasformare i siti dei clienti in siti sostenibili attraverso calcolatori e metriche attendibili.

Ma quali accorgimenti sono stati adottati nel nuovo sito web di New Line Digital Signage?

  1. I visitatori non caricano nessuna immagine in automatico prima che non siano loro a richiederla attivamente;
  2. Riduce al minimo il consumo di energia sul dispositivo degli utenti;
  3. Informa l’utente dell’impatto del suo comportamento di navigazione;
  4. Non fa uso di video ma solo di link esterni;
  5. Memorizza i dati localmente sul dispositivo dell’utente per ridurre al minimo il trasferimento dei dati;
  6. Comprime il più possibile i dati;
  7. Carica solo gli script di programmazione, i framework e i cookie più importanti;
  8. Limita la quantità di luminosità emessa dallo schermo;
  9. Ottimizza e limita l’uso di fonts personalizzati.

I giganti della tecnologia hanno obiettivi di emissioni ambiziosi e accordi PPA (Power Purchase Agreement) per le energie rinnovabili. Apple, Salesforce e HP chiedono informazioni sul clima obbligatorie; la nuova tecnologia dei chip di IBM promette un consumo energetico inferiore del 75% rispetto ai chip esistenti.

È vero che la portata degli investimenti e il potenziale di innovazione delle grandi aziende tecnologiche significheranno che potrebbero assumere un ruolo guida nella risoluzione delle emissioni di carbonio del settore. Ma è anche vero che il vero cambiamento dovrebbe partire dal basso. E l’esempio di questa piccola società da una parte ci rincuora e dall’altra conferma che il “sottobosco” dell’impresa italiana, le PMI, è fiorente di creatività e responsabilità.

In New Line Digital Signage sono ottimisti sulla natura umana. Credono che nessuno voglia lasciare un impatto negativo sul pianeta. Oggi, grazie alla trasparenza e alla consapevolezza, i consumatori scelgono sempre di più. E devono, considerare l’impatto dei propri consumi sulla società, sull’umanità e sul pianeta.

Quando si tratta di progettare siti più rispettosi dell’ambiente, New Line Digital Signage oltre a lanciare il suo nuovo sito web ad impatto ambientale ridotto, ha dato il via ad un nuovo servizio per convertire i siti dei suoi clienti in siti sostenibili.

In questo modo chi intraprende lo sviluppo di un sito green offrirà agli utenti informazioni e controllo sulla loro esperienza digitale.

Per tutti coloro che volessero misurare l’impatto del loro sito consigliamo l’utilizzo dello strumento websitecarbon.com le informazioni sono facilmente accessibili.

Ma soprattutto consigliamo di visitare il nuovo sito di New Line DS newlineds.com per godervi un’esperienza di navigazione totalmente green.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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1 commento

  1. Lo usiamo anche noi per una prima analisi e calcolo dell’impatto ambientale di un sito web. E’ uno strumento molto facile da utilizzare che ora hanno appena aggiornato.

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