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Internet, per l’80% degli italiani è un Diritto dell’Uomo

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Un’indagine condotta da Ipsos in 24 paesi, tra cui l’Italia, per CIGI (Centre for International Governance Innovation) presentata ieri, rileva che Internet è per l’80% degli utenti italiani da ritenersi come un Diritto dell’Uomo

E’ evidente che Internet è lo strumento che ha cambiato la nostra società ad una velocità mai vista prima. Internet, ed è sotto gli occhi di tutti, ha rivoluzionato il nostro modo di comunicare, ha influenzato la nostra economia, la politica e anche il diritto. Proprio ieri all’Internet Governance Forum Italia si discuteva di regole da dare alla rete, di Net Neutrality, valore, questa è la mia personale opinione, assolutamente da preservare per fare si che davvero tutti abbiano uguale accesso alla rete e quindi uguale accesso alle opportunità che Internet offre. E gli italiani questo lo sanno bene, meglio degli stessi politici.

Infatti, sono otto su dieci gli italiani che ritengono l’accesso a Internet come un Diritto dell’Uomo, quindi alla stregua di un Diritto Fondamentale. E’ questo il dato che emerge da un’indagine condotta da Ipsos in 24 paesi per CIGI (Centre for International Governance Innovation) e presentata ieri ad Ottawa, in Canada. Un dato importante che ci conferma quanto ormai Internet sia sempre più uno strumento importante per la crescita anche del nostro paese. A patto però che si superino gli annosi problemi strutturali che ancora affliggono il nostro paese. Ma su questo si intravede qualche segnale positivo.

Tornando ai dati della ricerca, l’80% degli utenti italiani ritiene che il Web sia importante per lo svago e il 63% ritiene sia importante per il futuro economico. Ma il 55% mostra qualche preoccupazione per la sua privacy online rispetto a un anno fa; il 69% poi teme un furto dei dati bancari e il 71% dei dati personali.

L’indagine, oltre che in Italia, è stato condotto in altri 23 paesi. A livello globale, l’accesso abbordabile al web dovrebbe essere un diritto dell’uomo per l’83% del campione. Si sale fino all’89% in Africa e Medio Oriente, per poi scendere al 77% nelle nazioni del G8. In Medio Oriente e in Africa si registrano le percentuali più alte di chi considera il web importante per avere accesso alle informazioni, 96%, e libertà d’espressione, 87%, così come per il futuro economico, 88%; mentre sono poche le differenze tra i paesi sulla rete come fonte di svago, che in media si attesta all’87%.

In generale, il 64% del campione dimostra preoccupazione per la privacy, con una punta massima dell’81% in America Latina. La percentuale minima, del 51%, si registra invece in Europa. La paura che gli hacker accedano ai dati bancari online è condivisa dal 78% degli intervistati; il 77% teme il furto dei dati personali;  il 74% è preoccupato che le sue attività online vengano monitorate e rivendute a scopo commerciale; in Italia il dato è del 67%.

La censura sul web preoccupa il 64% del campione, in testa ci sono i messicani (87%) e in coda gli Svedesi (37%). In Italia si registra il 59%, più della Cina, ferma al 50%.

Anche voi ritenete Internet come un Diritto dell’Uomo? Raccontateci cosa ne pensate tra i commenti.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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2 Commenti

  1. Forse se gli italiani usassero internet meno per gioco e più per cambiare questo paese avremo fatto molti più passi in avanti.

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