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Italiani e E-commerce. Gli Heavy Buyers italiani sono gli umbri

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Sappiamo bene quanto il binomio Italiani e E-commerce stia dando vita ad un rapporto sempre più in crescita. E oggi, grazie sempre alla ricerca che Ipsos ha condotto per Webloyalty, possiamo tracciare la mappa dell’acquirente italiano online e scoprire che gli heavy buyers italiani sono gli umbri

Dopo aver visto alcuni utili dettagli sulla ricerca “E-commerce in Italia: motivazioni e trend degli acquirenti online”, con un focus specifico sul fenomeno in crescita del cashback, ossia il meccanismo che prevede il rimborso per il consumatore di una parte della cifra spesa per ogni acquisto effettuato online, passiamo oggi a conoscere meglio chi sono gli acquirenti online in Italia, o meglio, conosciamo chi in Italia sono gli heavy buyers. E lo facciamo sempre grazie alla ricerca condotta da Ipsos per Webloyalty, azienda specializzata in programmi di sconti e nella generazione di reddito supplementare per aziende che fanno commercio online.

Come sappiamo il nostro paese vive una condizione sicuramente non facile per quanto riguarda le connessioni alla rete e pensate che solo il 14% delle abitazioni è connessa tramite fibra ottica e a questo va anche associato il dato per cui ancora il 37% degli adulti in Italia non ha mai usato Internet. Ma nonostante tutto questo, i risultati di una ricerca condotta su quasi 5000 consumatori europei emerge la forte propensione all’acquisto dimostrata dagli utenti e-commerce italiani: quasi tre italiani su quattro tra quelli che si affidano al commercio digitale, infatti, hanno effettuato almeno cinque acquisti negli ultimi sei mesi.

Dall’E-commerce  emerge, quindi, una tendenza che può permettere di colmare, almeno parzialmente, il gap nei confronti degli altri paesi europei in fatto di uso delle tecnologie digitali. In particolare, secondo la ricerca Ipsos – Webloyalty condotta su più di 1500 acquirenti nostrani,  ben il 75,9% degli italiani che utilizzano l’e-commerce è classificabile nella categoria degli “heavy buyer (in contrapposizione ai cosiddetti “occasional buyer”), cioè tra coloro che hanno effettuato più di 4 acquisti su canali online negli ultimi 6 mesi. Addirittura il 69% ha superato i 5 acquisti. C’è una stretta connessione, inoltre, tra chi si affida in maniera massiccia all’e-commerce e la persona che all’interno della famiglia è responsabile della maggior parte degli acquisti nel loro insieme (il 76,6% si classifica tra gli heavy buyer).

Interessante appare lo spaccato che riguarda le singole regioni italiane e la suddivisione tra “grandi compratori” e “acquirenti occasionali”, con dati che per alcuni versi appaiono inaspettati: tra gli Heavy Buyers, a cui spetta la leadership dei grandi clienti dell’e-commerce in Italia, troviamo gli utenti dell’Umbria (89,5% di “grandi compratori” contro il 10,5 di “acquirenti occasionali” ), seguita nella top ten dagli utenti della Liguria (87,2% vs. 12,8%), da quelli della Toscana (83,6% contro 16,4%), da quelli della Basilicata (rispettivamente 80% e 20%), da quelli della Lombardia (79,4% vs. 20,6%), da quelli della Sardegna (78,9% contro 21,1% ), da quelli del Piemonte (rispettivamente 77,8% e 22,2%), da quelli dell’Emilia Romagna (77,2% vs. 22,8%), da quelli del Lazio (76,5% contro 23,5%) e e infine da quelli Veneto (75,9% a fronte del 24,1%).

Al contrario, le regioni dove si concentrano maggiormente gli “acquirenti occasionali” sono il Trentino Alto Adige (50% di acquirenti occasionali e di grandi compratori), il Friuli Venezia Giulia (36,4% di occasionali contro 63,6% di clienti abituali dell’e-commerce) la Calabria (33,3% di occasionali vs 66,7% di abituali), la Campania  (29,1% occasionali e 70,9% abituali) e l’Abruzzo (rispettivamente 27% e 73%). Percentuali che solo in alcuni casi rispecchiano quelle relative all’utilizzo di Internet e all’accesso alla banda larga nelle varie zone del nostro Paese.

I dati della ricerca dimostrano come l’e-commerce, una volta conosciuto, sia molto apprezzato dagli utenti e rappresenti una via privilegiata per stimolare i consumi, oltre a incrementare  la capacità di spesa degli acquirenti”, ha dichiarato Alexandre Cotigny, Direttore Generale Sud Europa di Webloyalty. “L’obiettivo dei player del settore deve essere quello di accrescere la conoscenza del commercio digitale, sia mediante forme di education per vincere residue resistenze culturali, sia tramite la proposta di programmi di promozione e scontistica specifici – come “Acquisti e Risparmi” di Webloyalty – e l’utilizzo del cashback, il meccanismo di rimborso parziale della spesa effettuata online, capace di garantire un incremento della domanda per le imprese e un risparmio concreto per gli utenti.”

Allora, che ne pensate di questi dati? Siete anche voi tra gli heavy buyers di cui si parla nella ricerca? Raccontateci la vostra esperienza con l’E-commerce.

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Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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