Meta introduce la versione a pagamento per Facebook e Instagram in UE, permettendo una navigazione senza annunci. Questa mossa risponde alle normative UE e potrebbe segnare un cambiamento nel panorama dei social media.

Alla fine, dopo settimane in cui se ne è discusso, Meta lancia in UE una versione di Facebook e Instagram a pagamento. Questa formula è un modo per osservare le regole UE e permettere agli utenti di poter usare le piattaforme di Meta senza visualizzare annunci pubblicitari.

Come abbiamo imparato in questi anni, nell’era digitale, la pubblicità è diventata una costante nella vita degli utenti. Quando scorriamo il feed di Facebook o Instagram, veniamo bombardati da annunci mirati, basati sulle nostre preferenze e comportamenti online. Spesso si è superato il limite, al punto da richiedere un intervento dell’UE. Con l’intento di salvaguardare gli utenti.

Ma come si è giunti a questa decisione? Vediamo insieme le motivazioni, i costi, le implicazioni che questa mossa di Meta può comportare. Per gli inserzionisti e per i social media in generale.

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Dalle prime voci alla conferma ufficiale. I costi

Le prime voci di un possibile cambiamento nelle politiche di monetizzazione di Meta sono di qualche settimana fa. Gli esperti avevano già previsto che con GDPR e Digital Markets Act, sarebbe stato solo questione di tempo prima che Meta prendesse una decisione in merito. E oggi, con l’annuncio ufficiale di Meta, quelle previsioni sono diventate realtà.

L’abbonamento senza pubblicità sarà disponibile solo per gli utenti di età pari o superiore a 18 anni in UE, EEA e Svizzera. Il costo previsto è di costerà 9,99 €/mese sul web o 12,99 €/mese su iOS e Android.

Nella prima fase, a partire da novembre, si applicherà su tutti gli account Facebook e Instagram collegati. Anche se Meta alla fine addebiterà un extra per gli account collegati.

A partire da marzo 2024, ci sarà una commissione aggiuntiva di € 6 da web o € 8 da mobile, iOS e Android, per ogni account collegato.

L’azienda afferma che finché qualcuno rimane iscritto, i suoi dati non verranno utilizzati per il targeting degli annunci.

La mossa di Meta: risposta alla UE o strategia di mercato?

Mentre l’introduzione dell’abbonamento a pagamento può sembrare una risposta diretta alle normative europee, alcuni ritengono che ci sia di più. Con l’aumento della concorrenza nel mondo dei social media e la crescente richiesta di privacy da parte degli utenti, offrire un’opzione senza pubblicità potrebbe essere una mossa strategica per mantenere e aumentare la base di utenti.

Resta chiaro l’intento di Meta di non abbandonare il modello di business che si poggia sull’advertising. Anzi, questa situazione permette alla società di Zuckerberg di affiancare un nuovo modello, tutto da sperimentare però.

Le implicazioni per gli inserzionisti Meta

Con l’introduzione di un’opzione a pagamento, gli inserzionisti potrebbero dover rivedere le loro strategie. Se un numero significativo di utenti dovesse optare per la formula abbonamento a pagamento, senza annunci, questo potrebbe ridurre la portata degli annunci stessi.

Tuttavia, questa nuova strada potrebbe anche portare a una maggiore qualità degli annunci. Infatti, gli inserzionisti cercheranno di rendere i loro contenuti più pertinenti e coinvolgenti per il pubblico. Potrebbe avere dei risvolti anche per la versione gratuita.

Il futuro della pubblicità su Facebook e Instagram

L’abbonamento senza pubblicità, dunque, rappresenta un cambiamento significativo per Meta. Anche se è improbabile che segni la fine della pubblicità su queste piattaforme, come dicevamo prima.

La pubblicità rimarrà cruciale per Meta e con l’avvento di nuove tecnologie potremmo vedere forse nuove e innovative forme di pubblicità.

Un passo verso un futuro più personalizzato?

L’introduzione dell’abbonamento senza pubblicità rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui gli utenti hanno maggiore controllo sulla loro esperienza online.

Resta da vedere come questa mossa influenzerà l’ecosistema dei social media nel suo complesso. Appare chiaro che stiamo entrando in un’era di maggiore personalizzazione e controllo da parte degli utenti.

Vedremo quante persone saranno davvero disposte a pagare pur di non vedere annunci pubblicitari.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.

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