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Presto su Twitter esisteranno solo le spunte blu a pagamento

Dal prossimo 1° aprile, notare la coincidenza con la data, su Twitter cesseranno di esistere le spunte blu assegnate coi metodi precedenti ed esisteranno solo quelle ottenute attraverso l’abbonamento a Twitter Blue. Si tratta, comunque, di un passaggio storico per la piattaforma.

Elon Musk lo aveva promesso, era una delle tante promesse che il proprietario di Twitter ha fatto dallo scorso ottobre. Ebbene, adesso pare che la cosa diventi sempre più concreta aprendo un profondo segno di demarcazione tra quello che è stato il passato di Twitter e quello che è, invece, il presente.

Stiamo parlando del fatto che dal prossimo 1° aprile su Twitter le spunte blu saranno quelle ottenute attraverso l’abbonamento a Twitter Blue. Si tratta delle spunte blu assegnate con il pagamento di una quota mensile di 8 euro al mese (via browser web) o 11 euro al mese (via app mobile) non verificata (ancora) attraverso un documento.

Su questo punto si sono sollevate, giustamente molte polemiche, per il fatto che chiunque può ottenere un segno di spunta senza che questo certifichi la persona che ne farà uso. Ma, pare, che su questo punto possa manifestarsi una revisione della modalità, introducendo la verifica con documento di riconoscimento, anche se al momento non si sa quando questo avverrà.

twitter primo aprile 2023 spunte blu pagamento

Senza mezzi termini, si tratta di un fatto storico per la piattaforma nata nel 2006 (ha da poco compiuto 17 anni) rendendo disponibili inizialmente solo 140 caratteri per scrivere. Le spunte blu, tanto agognate, sono divenute col tempo un “segno distintivo”, per chi la otteneva, ovviamente, e anche per la piattaforma stessa.

Adesso Elon Musk vuole mettere fine ad una modalità che è andata avanti per anni, non senza difficoltà (va detto anche questo) per fare strada alla sua filosofia di piattaforma aperta e, per chi volesse, a pagamento. Certo, non esistono modelli infallibili e non lo sono stati quelli precedenti, ricorderete infatti che nel 2020 venne sospeso il metodo che era entrato in vigore nel 2016, permettendo a chiunque di fare richiesta della spunta blu. Per poi riattivarlo nel 2021 con altre modalità suddivise per categorie.

Dal 1° aprile si vedranno solo per spunte blue ottenute via Twitter Blue e le spunte oro ottenute attraverso il programma di verifica per le aziende, quello che consentirà di ottenere la spunta color oro e altri benefits alla modica cifra di 950 euro mensili, più altri 50 euro al mese per ogni account affiliato.

Ricorderete che Jack Dorsey, co-fondatore di Twitter e allora CEO, nel 2018 aveva dichiarato che, all’epoca, fosse arrivato il momento di assegnare un segno di spunta a tutti gli utenti, in modo da far emergere tutti gli account fake, troll e bot. La verifica sarebbe avvenuta come sempre con documento e numero di telefono.

Le spunte blu fanno la loro comparsa su Twitter nel 2009 in seguito ad una denuncia di Tony La Russa, manager della squadra di baseball St. Louis Cardinals, dopo che alcuni avevano creato un account fake con il suo nome e scritto alcuni tweet “a sua insaputa”. A quel punto, visto anche il nome coinvolto, e non solo La Russa, Biz Stone, uno dei co-fondatori di Twitter, in una dichiarazione affermava che quello sarebbe stato “un esborso di risorse” e che quindi era necessario, per riacquistare la fiducia delle celebrità, introdurre una modalità di controllo di autenticità: nacque così la “spunta blu”.

Il metodo si prefiggeva di informare tutti su Twitter che quel personaggio famoso, con quell’account era davvero lui, e non che tutti gli altri non verificati valessero meno. L’obiettivo era proteggere l’autenticità di quella tipologia di account. Risolto quel problema si poteva ridare fiducia a tutta la base utenti e anche a farla crescere. Ma adesso sono altri tempi.

C’è anche da dire che la data del 1° aprile sta facendo discutere e pensare che forse si tratti solo di uno scherzo. Ma in realtà, coincidenze a parte, la cosa si farà per davvero. Anche se lo stesso Elon Musk in questi ultimi mesi ci ha abituato al suo modo di non mantenere letteralmente fede alle promesse.

Vedremo cosa accadrà, ma ciò che resta di vero è che Twitter sta cambiando per davvero, un cambiamento, va detto, che vivono anche tutte le altre piattaforme social media. E questo è sicuramente un dato di fatto.

Twitter, ecco come funziona la nuova verifica per le aziende

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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