Le aziende per essere competitive devono investire in Innovazione e Ricerca sostenibile, è questa la grande sfida che si pone di fronte ad esse. E Unipol è, in Italia, una di quelle aziende che prima di altre ha cominciato a farlo, per creare valore condiviso.
Le aziende oggi devono investire in Innovazione e Ricerca sostenibile per essere competitive e per essere più credibili. I modelli che vedevano al centro lo sviluppo economico senza curarsi dell’aspetto sociale, ambientale è un modello che non funziona più. Oggi serve costruire modelli aziendali che rispettino valori sociali, economici e ambientali, che siano capaci di costruire una maggiore consapevolezza, condivisa.
Unipol, azienda bolognese con oltre mezzo secolo di storia, è una delle aziende italiane che sta investendo in questa direzione, creando non solo consapevolezza, ma un vero valore condiviso. Il faro da seguire per raggiungere un livello di sviluppo economico efficace è l’”Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile” istituita dalle Nazioni Unite nel 2015. Obiettivo è quello di raggiungere, entro il 2030, un modello di sviluppo sostenibile che soddisfi i 17 obiettivi, quelli che sei definiscono SDGs (Sustainable Development Goals).
L’azienda bolognese ha presentato il bilancio di sostenibilità 2017 all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile, manifestazione che si è sviluppata con tanti appuntamenti in tutta Italia organizzata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). All’interno della meravigliosa cornice del Museo della Musica della città felsinea, il 29 maggio Unipol ha presentato il suo Bilancio Integrato 2017 in seno all’evento “Prospettive. Investire nel futuro per una crescita sostenibile”.
L’incontro è stata l’occasione per un confronto che istituzioni, rappresentati dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, e dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini; con pensatori come Jay Mitra, con le imprese.
Il concetto che ha tenuto sottolineare Marisa Parmigiani, Responsabile Sostenibilità del Gruppo Unipol, è quello che di fronte all’esigenza di innovare aziende, modelli, bisogna aver chiaro di non creare altri bisogni indotti, ma è necessario soddisfare i bisogni reali.
Si deve investire in #innovazione sociale di Marisa Parmigiani, responsabile sostenibilità @UnipolGroup_PR, é necessario soddisfare bisogni reali e non creare bisogni indotti#FestivalSviluppoSostenibile #svilupposostenibile @ASviSItalia pic.twitter.com/isyoPExw0V
— Franz Russo (@franzrusso) May 29, 2018
La Parmigiani parla anche dei 12 rischi emergenti, quelli che stanno affacciandosi sempre di più in seguito ai cambiamenti climatici recenti. Anche questa è una sfida che si supera, ha tenuto a precisare la Parmigiani, solo attraverso un processo di innovazione che sia collaborativo, che coinvolga tutti gli attori chiamati a prendere decisioni. Innovare e Collaborazione sono parole chiavi che appartengono ormai al DNA di Unipol.
Il Valore oggi, sottolinea Jay Mitra, passa dal valore umano e dal significato che siamo in grado di dare oggi, da qui passa il #cambiamento #FestivalSviluppoSostenibile #svilupposostenibile @UnipolGroup_PR @ASviSItalia pic.twitter.com/JaSxLuZRAN
— Franz Russo (@franzrusso) May 29, 2018
E c’era molta attesa per la lectio di Jay Mitra su “Innovare per i nuovi bisogni”. Mitra è “Professor of Business Enterprise and Innovation” presso l’Università di Essex (Regno Unito) e ha esordito con “Make Innovation great again”, chiaro riferimento allo slogan di Donald Trump. Il pensiero di Mitra gira intorno al fatto che, in un contesto sociale in continuo cambiamento, il valore umano assume un significato sempre più importante: La società in cui viviamo oggi, ha continuato Jay Mitra nel suo intervento, è sempre più connessa attraverso miliardi di dispositivi. Ecco, da qui l’importanza dei Big Data, dei dati che condividiamo perchè “anche noi ne siamo proprietari”. Il pensiero di Mitra è che l’Innovazione ha un forte impatto sulla società e sul welfare, è da qui che passa a crescita di una società. Il nostro paese, da questo punto di vista, ha ancora molto da fare, come ci ha mostrato proprio il professor Mitra.
Pierluigi Stefanini, presidente @UnipolGroup_PR, sottolinea la connessione che in questi ultimi anni si é consolidata con chi ha ruoli manageriali come i CEO per sensibilizzare allo #svilupposostenibile#FestivalSviluppoSostenibile @ASviSItalia #Agenda2030 pic.twitter.com/a0AGhRQmyx
— Franz Russo (@franzrusso) May 29, 2018
Ma se oggi Innovazione significa collaborazione, molto importante è risultato il messaggio di Pierluigi Stefanini, presidente di Unipol, che ha voluto porre l’accendo sulla condivisione e sulla sensibilizzazione dei valori dello sviluppo sostenibile con chi in azienda ricopre ruoli manageriali, come i CEO. Un aspetto importante questo perchè solo dalla condivisione dei valori, a tutti i livelli, si possono raggiungere risultati.
Unipol si conferma quindi azienda italiana che fa dello sviluppo sostenibile un vero e proprio valore condiviso, aperto a tutti.
[Articolo sponsorizzato]
[…] E non manca nel nuovo piano industriale il tema della sostenibilità, tema caro al gruppo, consapevole che “always one step ahead” significa anche soddisfare obiettivi che rendono il gruppo sempre più sensibile e consapevole da questo punto di vista. E infatti, il nuovo piano industriale prevede di centrare entro il 2021 tre obiettivi previsti dall’Agenda 2030, il programma racchiuso all’interno dell'”Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile” istituita dalle Nazioni Unite nel 2015. L’obiettivo dell’Agenda è quello di raggiungere, entro il 2030, un modello di sviluppo sostenibile che soddisfi i 17 obiettivi, quelli che si definiscono SDGs (Sustainable Development Goals). E’ un tema che spesso viene racchiuso e circoscritto al tema dell’ambiente, ma lo sviluppo sostenibile riguarda non solo questo ma anche aspetti economici e sociali. E Unipol ha già dimostrato di essere una delle poche realtà italiane che investe da questo punto di vista. […]
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