web analytics
back to top

Twitter vale 11 miliardi di dollari e ci si prepara alla IPO

E adesso si comincia seriamente a parlare di una concreta IPO di Twitter per il 2014 dopo che un’agenzia ha valutato il valore del popolare social network compreso tra gli 8 e 11 miliardi di dollari

L’anno appena trascorso, il 2012, dal punto dei vista dei Social Media per tanti versi è stato un anno di successi, ma sotto altri punti di vista, soprattutto quelli finanziari, ci ha mostrato un aspetto inedito e non troppo florido. Basta semplicemente guardare al sofferto sbarco di Facebook a Wall Street dal quale ci si attendeva sicuramente un esito diverso, oppure alla crisi che ha coinvolto Zynga, altro colosso colpito da guai finanziari. Senza dimenticare Groupon. Insomma il 2012 dei Social Media dal lato finanziario non è stato entusiasmante. Eppure le voci insistenti di una possibile IPO di Twitter, colosso tra i social network e secondo solo a Facebook per numero di utenti, sembrano ormai portare a un progetto concreto, specie dopo la valutazione che viene fatta della società, con un valore compreso tra gli 8 e gli 11 miliardi di dollari, da parte di Greencrest Capital.

Si parla del 2014 anche se non vi è nulla di certo. Quello che si comincia a sapere che Greencrest Capital stessa comincia a consigliare a Twitter di prendere in considerazione una IPO e di seguire certe modalità. La valutazione è frutto di un’attenta analisi di quello che è stato anche il 2012 per Twitter, anno in cui ha modificato decisamente alcuni assetti importanti, basti pensare alla massiccia modifica delle API, con un profitto in crescita che proviene dalla pubblicità e dagli investimenti fatti per migliorare l’uso via mobile, settore cruciale per Twitter.

La data del 2014, secondo quanto riporta Greencrest Capital, è concreta per il fatto che si comincia a vedere un avvicendamento tra personaggi che hanno giocato ruoli importanti in situazioni analoghe. I personaggi coinvolti sono Ali Rowghani, assunto di recente come Responsabile Finanziario alla Pixar, già CFO, Chief Financial Officer, di Twitter, e Mike Gupta, ex tesoriere di Zynga, che subentrando a Rwoghani in Twitter, porta la sua esperienza a proposito di IPO fatta proprio con Zynga. Ora, vista la fine di Zynga non ci sembra che questa mossa possa essere azzeccata, però certamente queste azioni fanno presagire che qualcosa di concreto per un reale sbarco di Twitter a Wall Street comincia a farsi strada.

Bisogna ricordare che l’ultima valutazione di Twitter riportava un valore di 1 miliardo di dollari e quella attuale effettivamente tiene conto dei recenti sforzi fatti da Twitter, come dicevamo prima, che ha come conseguenza l’aumento del numero degli utenti.

Intanto attendiamo di vedere come sarà questo 2013 per Twitter anche dopo il lancio dei filtri fotografici con il chiaro intento di sfidare Intasgram (e Facebook) e anche dopo il recente pasticcio sulle regole della privacy di Instagram che ha avuto come conseguenza una riduzione del 25% degli utenti. Ma sarà interessante vedere quanti altri brand utilizzeranno i Promoted Tweets, arma che si è rivelata vincente che ha garantito ai marchi un aumento del 40% di engagement via mobile, un dato davvero interessante.

Certo che l’imperativo di Twitter per una IPO nel 2014 deve essere quello di evitare quanto è successo a Facebook. Ci riuscirà?

author avatar
Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

5 Commenti

  1. Scusi la domanda, ma Twitter quindi guadagna con i “Promoted Tweets”? Si sa qualcosa sui profitti che riesce a trarre?
    Anche della pubblicità su Facebook se ne parlava come del futuro del web, poi le aziende hanno cominciato a disinvestire da quel settore.

  2. Domanda assolutamente sensata. Il dato certo è che Twitter batte Facebook sul Mobile nel 2012 e in questo post http://www.franzrusso.it/condividere-comunicare/facebook-inc-integra-instagram-ma-perde-terreno-su-twitter-nei-mobile-ads/ troverai qualche numero per avere un pò la dimensione del fenomeno.
    Fare pubblicità su Facebook è certamente un’opportunità e bisogna sempre avere un chiaro obiettivo nell’utilizzarla. Viste le opzioni che offre è necessario integrarla in una strategia più complessa piuttosto che fare un uso isolato cercando di ottenere chissà cosa 😉

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

venerdì, 29 Marzo, 2024

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Sam Bankman-Fried condannato a 25 anni per frode

Sam Bankman-Fried, co-fondatore di FTX è stato condannato a 300 mesi di reclusione. Vale a dire 25 anni, per la frode delle criptovalute da 8 miliari di dollari.

UE 2024, ecco le linee guida per aziende tech e social media

L'UE ha rivelato le direttive per la sicurezza delle elezioni europee del 2024. Enfasi su moderazione dei contenuti e la lotta ai deepfake sulle piattaforme.

Ecco la situazione di X: numero di utenti e engagement

Dopo un anno e mezzo dall'acquisizione di X da...

Indagine UE su Apple, Meta e Google ai sensi del nuovo DMA

La Commissione UE avvia indagini su possibili violazioni del Digital Markets Act da parte di colossi tech come Apple, Google e Meta.