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Capire di SOPA fumandosi una PIPA

La giornata di ieri è stata caratterizzata sul web dalla protesta contro il SOPA e il PIPA, due nomi quasi improbabili per essere due proposte di legge contro la pirateria online che stanno facendo tremare il web intero. Google, Wikipedia, Reddit, WordPress e altri hanno partecipato alla protesta. E un primo risultato si è ottenuto, la discussione è stata per il momento rimandata.

stop-sopa-pipaNon poco più di una settimana fa, forse avrei scambiato SOPA e PIPA per due protagonisti di un fumetto, ed invece grazie ad internet e alla libera informazione, scopro che questi due termini fanno capo a due provvedimenti di legge pronti ad essere varati in America, ma che avrebbero avuto conseguenze su tutto il mondo, soprattutto quello che viaggia in rete. Attraverso un post ritwittato da uno dei miei contatti, leggo in inglese : “Student warning! Do your homework early. Wikipedia protesting bad law on Wednesday! #sopa (Jimmy Wales)” da qui scattò in me una curiosità ed iniziai ad informarmi, saltando da un sito all’altro. Sono passati solo un paio d’ore ed ecco che conosco e capisco cosa siano SOPA e PIPA: il risultato della volontà di qualcuno che cerca in qualche maniera di arrestare la libera informazione camuffandola dietro il copyright.

Partirono delle petizioni anche attraverso google, a cui aderii, ed oggi il risultato è che più di 1,6 milioni di persone le hanno firmate.

Per un attimo ho immaginato il web dopo l’approvazione di SOPA e PIPA: un disastro, anche per la mia professione di art director. Per me internet, il web, le community e twitter sono un enorme fonte d’ispirazione. Per descriverlo attraverso un linguaggio tecnico pubblicitario, è come essere continuamente in brainstorming.

join-stop-SOPA-@giustommasiniDa creativo e sostenitore di twitter ho cercato di usare la mia creatività per semplificare il concetto, farne una sintesi e tramutarla in immagine, affinché tutti capissero quale orribili cose sarebbero successe con il varo di quei due provvedimenti di legge. Così ho lanciato in rete la mia adesione allo sciopero, provando in qualche modo a sensibilizzare qualcun altro sull’argomento e farlo aderire alla protesta, o quanto meno a spingerlo ad informarsi, perché qualcosa stava succedendo.

E’ stato incredibile vedere come la partecipazione della gente aumentasse minuto per minuto e di quanta ha partecipato.

Oggi 19 Gennaio 2012, dopo la serata di “sciopero2.0” attraverso il black-out e l’auto oscuramento di siti come wikipedia, google, e altri, ma anche di moltissimi bloggers, i potenti americani sembrano aver fatto marcia indietro. L’allarme è sempre dietro l’angolo chiaramente, ma fin quando il web sarà libero noi potremmo sempre bloccarli in tempo, e sperare di leggere in tutta libertà il prossimo tweet pregando che sia quello che riguarderà l’OpenGov in italia.

In conclusione direi che senza libera informazione forse oggi per me SOPA e PIPA sarebbero ancora due protagonisti di fumetti di chissà quale sconosciuto designer.

Mi si chiede se ne è valsa la pena. Certamente si, perché forse oggi a scrivere in rete avremmo avuto qualche problemino. Cantare vittoria forse è troppo presto, ma staremo con le orecchie dritte, anzi twitter aperto.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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