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Facebook e la nuova Casa su Android. Ma sarà utile?

Mancano pochi giorni all’incontro che Facebook ha preparato per il prossimo giovedì 4 Aprile durante il quale verrà finalmente svelata la “Nuova Casa” che Facebook ha intenzione di lanciare su dispositivi mobili Android. Un progetto lungo un anno e mezzo sviluppato con HTC. Ma sarà davvero utile?

Da quando qualche giorno fa Facebook ha reso noto l’incontro per il prossimo giovedì 4 Aprile, invitando i giornalisti del settore, si è fatto un gran parlare su quale fosse il progetto che Facebook si appresta a svelare e, in particolare, su cosa si intende esattamente per “Facebook’s New Home“, la nuova casa di Facebook. In realtà, di un possibile progetto realizzato direttamente da Facebook per approdare con un proprio prodotto nel settore Mobile se ne parla da almeno un anno e mezzo. Il progetto per realizzare quello che molti si affrettarono a definire “facebook-phone”, facebook-fonino, è stato sviluppato in collaborazione con HTC, nome in codice “Buffy”. Ed evidentemente sulla base di quella progettazione Facebook si appresta a lanciare la sua grande novità.

Facebook mobile 4 aprile 2013

E in effetti, stando alle ultime indiscrezioni, anticipate inizialmente dal WSJ, più che di un telefonino si tratterrebbe di un sistema operativo marcato Facebook, anche se Android Police, ha rivelato caratteristiche dello smartphone e del sistema operativo, denominato “Myst”, nato e sviluppato sempre in collaborazione con HTC, ma che poi dovrebbe essere disponibile per tutti i dispositivi mobili Android. Si tratterrebbe  quindi, di qualcosa di più di una semplice app, una sorta di sistema operativo all’interno di un sistema operativo, appunto Android. Quello che resta da capire è proprio il fatto che una volta adottato questa sorta di sistema si è comunque liberi di ritornare al semplice Android. Ovviamente per avere queste risposte non ci resta che attendere giovedì prossimo.

La nuova Home di Facebook sarà quindi fortemente legata al social network più grande del web, ad esempio la schermata iniziale sarà caratterizzata dal news feed dell’utente e non poteva essere altrimenti.

Come dicevamo prima, Android Police ha pubblicato, facendo un grande scoop, quella che potrebbe essere la configurazione del telefonino HTC e le caratteristiche del software. Anche in questo caso, per avere conferme o meno, attendiamo giovedì.

Ora, al di là di tutto, sorge spontanea non “una” domanda, ma “la” domanda e cioè ma a cosa servirà mai uno smartphone, e quindi sistema operativo, Facebook? E soprattutto a chi? A nostro modesto parere, ma corroborato da altri illustri esperti che si sono già espressi sull’argomento, questa sembra una mossa strategica restrittiva e non aggiungerebbe, forse, nulla di più a quello che Facebook ha raccolto finora. Vero che cresce il numero delle persone che usano Facebook via mobile, a dicembre 2012 erano 680 milioni, ma uno smartphone/sistema operativo centrato esclusivamente su questo non andrebbe ad aggiungere nulla di nuovo. La stessa Google, pur sviluppando il proprio sistema operativo e mettendo in azione tutte le directories orientate sul proprio social network, Google Plus, non ha esagerato lanciando un prodotto che fosse esclusivo e la scelta ha premiato, comunque.

Sfugge a questo punto l’utilità vera e propria di una mossa simile. I tempi si evolvono in maniera piuttosto veloce e rapida e quello che poteva sembrare più utile almeno un paio di anni fa, con le recenti evoluzioni del settore oggi appare obsoleto. Certo Facebook punta sempre di più sul Mobile, come già ampiamente dimostrato, ma forse questo rischia di rivelarsi non proprio necessario a recuperare terreno verso i propri competitor.

Voi che ne pensate? Vi convince l’idea di uno smartphone o comunque di un sistema operativo targato Facebook?

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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