back to top

Facebook rende la piattaforma accessibile davvero a tutti

Facebook punta a rendere sempre più accessibile la piattaforma anche alle persone non vedenti o con seri problemi alla vista. E lo fa introducendo il “testo alternativo automatico”, automatic alt text, che genera in automatico la descrizione di un’immagine adatta agli strumenti di riconoscimento degli oggetti. Per ora il lancio è solo su dispositivi iOS.

Ma tutta questa tecnologia che utilizziamo ogni giorno è davvero accessibile a tutti? Certamente no, esiste una larga fetta di utenti che per problematiche differenti non riesce ad avere un accesso adeguato alla loro condizione, di conseguenza sono tagliati fuori da tutta questa Innovazione. Sarebbe il caso che le stesse aziende protagoniste di questa innovazione tecnologica comincino a considerare anche quest’aspetto. E un esempio ce lo fornisce proprio Facebook. E di oggi l’annuncio che verrà introdotto una funzionalità che renderà facile l’utilizzo della piattaforma a 39 milioni di persone non vedenti e a 246 milioni di persone con gradi problemi alla vista. Un annuncio importante che va nella giusta direzione di rendere fruibile la piattaforma davvero a tutte le persone.  E pensate che ogni giorno gli utenti tra Facebook, Instagram e WhatsApp condividono più di 2 miliardi di foto.

testo alternativo automatico facebook accesibile

Ogni giorno milioni di persone interagiscono con i contenuti condivisi su Facebook, contenuti fruibili non per tutti. Facebook introduce oggi il testo alternativo automaticoautomatic alternative text oppure automatic alt text, una funzionalità attiva per ora solo su dispositivi iOS che rilascerà in automatico una descrizione di fianco all’immagine condivisa, descrizione che sarà adattata agli strumenti per il riconoscimento degli oggetti. Quindi gli utenti che utilizzano gli screen reader potranno ascoltare la descrizione strisciando lo strumento sull’immagine postata su Facebook. Fino ad oggi attraverso l’uso dello screen reader l’utente aveva solo la possibilità di sentire il nome della persona che aveva condiviso l’immagine, seguito dalla parola “foto”. Mancava quindi l’aspetto più importante che è quello della descrizione, oggi possibile con il testo alternativo automatico. Dietro questa operazione c’è Matt King, il primo ingegnere cieco di Facebook.

E la descrizione è possibile grazie ad una rete neurale di composta da miliardi di parametri, senza dimenticare che questa funzionalità è stata già testata su milioni di esempi.

Per ora il testo alternativo automatico, come già ricordato, è solo per dispositivi iOS e in lingua inglese, ma Facebook fa sapere che è già in programma l’estensione ad altre lingue e ad altre piattaforme.

Ecco questo è un esempio che rappresenta al meglio l’idea di cosa significa chiamare in causa le aziende all’avanguardia in fatto di innovazione tecnologica, ossia realizzare strumenti che favoriscano la fruizione di questa tecnologia davvero per tutti, nessuno escluso. E Facebook realizzando questa funzionalità dimostra che questa è la strada da seguire.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Social media e adolescenti, è arrivato il momento di decidere

La tragedia in Francia e l'iniziativa di Macron riaccendono sull’età minima per accedere ai social media. Tra divieti, educazione all'uso delle piattaforme e salute mentale, l’UE è chiamata a decidere. E a farlo in fretta.

Cos’è AI Mode di Google e come cambia la ricerca online

Google ha lancia AI Mode. L’intelligenza artificiale cambia la ricerca online e trasforma l’accesso alle informazioni. Da Search Engine a Answer Engine. Ecco cosa cambia per utenti e creator di contenuti.

Anche su Threads si possono aggiungere fino a 5 link nella bio

Threads introduce la possibilità di inserire fino a 5 link nella bio del profilo, ampliando le opportunità per creator e brand. Una funzione già introdotta su Instagram due anni fa.

La IA e il lavoro umano, i casi Duolingo e Klarna

Duolingo taglia il lavoro umano, Klarna lo reintegra. Due scelte opposte e una verità, e cioè che l’IA da sola non basta. Due casi della stessa medaglia del rapporto tra uomo e macchina.