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L’Enciclopedia Britannica, il futuro è online

L’Enciclopedia Britannica dopo 244 anni non sarà più stampata. La decisione arriva dopo che la società ha deciso di puntare a partire dal 2012 sulla versione online. In molti vedono L’Enciclopedia Britannica come vittima illustre dell’avanzata del Web e di Wikipedia

Enciclopedia BritannicaL’Enciclopedia Britannica composta da ben 32 volumi, con la rilegatura classica che l’ha contraddistinta nei secoli, non sarà più su carta stampata ma continuerà a vivere nella sola versione online. La decisione viene annunciata da Jorge Cauz, presidente della società che gestisce l’Enciclopedia, dal blog su cui scrive sul sito britannica.com con parole che lasciano poco scampo alla nostalgia sostenendo che “il futuro che verrà sarà più luminoso“. Una volta per essere aggiornati o per arricchire le nostre conoscenze ci si doveva dotare necessariamente di una enciclopedia, come la Britannica o come la Treccani, nel nostro caso. Ma la rete ha cambiato molte cose e soprattutto il modo di reperire la conoscenza, sempre alla portata di tutti ogni giorno. E’ quindi questo un passaggio obbligato ma anche epocale, da affrontare.

In verità la scelta di non stampare più la Britannica non arriva a sorpresa, da tempo ormai i lettori affezionati della versione cartacea erano in calo, attualmente circa 8 mila, contro i 100 milioni di lettori che comprano la versione multimediale attraverso il sito online, con 450 milioni di utenti che visitano il sito. Per quanto riguarda i ricavi anche lì le indicazioni dicono solo web. I ricavi della versione cartacea sono il 15% del totale, il restante 85% arriva dalla versione online. Non c’è molto da fare di fronte a questi numeri.

Nell’era che viviamo consultare una enciclopedia è a portata di click, vedi Wikipedia la più grande Enciclopedia digitale a contributo volontario che viene ormai indicato anche come il più grande esempio di conoscenza collettiva. Mentre una volta se non c’erano i soldi per comprare una Enciclopedia dovevi prenderti un pomeriggio interno e andare in biblioteca.

L’Enciclopedia Britannica non cesserà di esistere, ma continuerà a diffondere il sapere adottando nuovi strumenti più vicini ai tempi e alle esigenze di oggi. E’ solo un passaggio obbligato dei tempi che viviamo, un ammodernamento. Certo per i non nativi digitali questo è un duro colpo, ma in questo momento non serve pensare come eravamo e come oggi tutto sembra diverso. Si va verso il futuro e il futuro è anche il Web!

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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