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Twitter comincia ad applicare le regole contro contenuti di odio e abusi

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Annunciate il mese scorso, con tanto di spiegazione, Twitter comincia da oggi ad applicare le regole previste per contrastare contenuti di odio e abusi che spesso attanagliano la piattaforma. Verranno considerate anche le immagini che istigano alla violenza e all’odio e anche eventuali azioni che da Twitter possano avere conseguenze al di fuori della piattaforma.

Twitter passa all’azione, era quello che avevamo chiesto il mese scorso, a proposito delle nuove regole che l’azienda di San Francisco aveva messo a punto, spiegandole, per contrastare contenuti di odio, violenza e abusi. Le regole vengono applicate da oggi e costituiscono un momento importante per Twitter, consapevole che questo è uno dei talloni d’Achille della piattaforma. Molte delle regole sono la conseguenza di quanto successo sempre il mese scorso con la sospensione dell’account, verificato di Richard Spencer, appartenente a Alt Right (estrema destra americana), che aveva scritto di voler “cacciare dagli Stati Uniti neri, ispanici, asiatici e ebrei”. Un caso che ha creato non poche polemiche portando Twitter a sospendere anche le attività per richiedere la verifica dell’account, adesso sospesa.

twitter odio abusi

Come dicevamo, le nuove regole entrano in vigore da subito e riguarderanno anche immagini che saranno condivise per incitare all’odio e alla violenza, anche al di fuori della piattaforma. Era quello che faceva proprio Spencer dal suo profilo, incitando all’odio usando Twitter come “megafono”. Twitter in questi casi potrà chiedere la rimozione dei singoli tweet e, successivamente, procedere alla cancellazione dell’account nel caso in cui lo stesso continuasse l’attività. Da questo, e costituisce una eccezione non da poco, saranno esclusi gli account governativi e militari. Una eccezione molto criticata negli Usa per il fatto che proprio il presidente Trump, che non ha mai fatto mistero di simpatizzare per le posizione di Alt Right, potrebbe condividere contenuti incitanti all’odio senza subire alcuna limitazione.

Nel mirino di Twitter rientrano anche gli account che minacciano altri attraverso le informazioni del proprio profilo, incluso nome utente (ossia l’handle, @), il nome (detto anche “display name”) o la propria bio. Se le informazioni sul profilo contengono minacce violente o più insulti, epiteti razzisti o sessisti, incitazioni alla paura o umiliazioni pesanti, Twitter procederà alla sospensione in modo permanente.

L’azienda guidata da Jack Dorsey fa sapere anche di aver iniziato a sviluppare strumenti interni per identificare gli account che violano le regole e per integrare i report degli utenti.

Twitter oggi fa un passo avanti contro il contenuto violento e di odio che, come già ripetuto anche in questa occasione, attanaglia la piattaforma. Serviva una presa di posizione come questa con regole più chiare, da questo punto di vista. La condivisione di contenuti di odio e violenza da parte di tanti utenti è una delle tante motivazioni che hanno spinto centinaia di migliaia di utenti ad abbandonare la piattaforma o a non utilizzarla affatto. Se davvero Twitter saprà applicare queste poche e semplici regole, forse comincerà ad essere un luogo più attraente, sopratutto per tutte quelle persone che non hanno mai avuto modo, giustamente, di apprezzarla. Vedremo se davvero Twitter sarà in grado e all’altezza del proprio compito.

 

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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