web analytics
back to top

Digital Workspace, come cambia il nostro modo di lavorare

Nell’era digitale che stiamo vivendo, anzi in piena trasformazione digitale, è normale che cambi anche il modo e il luogo in cui si lavora. E oggi smart working fa sempre più rima con Digital Workspace, fondamentale per le aziende. Conosciamolo meglio insieme.

Nell’era digitale che stiamo vivendo, anzi in piena trasformazione digitale, è normale che cambi anche il modo e il luogo in cui si lavora. Il fenomeno smart working è un fenomeno che va via via consolidandosi anche nel nostro paese, secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano in Italia gli smart workers sono 480 mila, pari al 12,7% della forza lavoro. Sono dati comunque in grande fermento visto che il tasso di crescita nell’ultimo anno è stato del 20% e coinvolge tanto le grandi aziende, in misura maggiore, quanto le PMI, in misura minore ma in crescita.

Abbiamo fatto questa piccola introduzione, parlando proprio di era digitale e di trasformazione digitale che coinvolge anche il modo e il luogo di lavorare perché smart working fa sempre più rima anche con Digital Workspace. Cosa si intende per Digital Workspace e come influisce sul modo di lavorare?

Cosa si intende per Digital Workspace

E’ inevitabile pensare che oggi la tecnologia e il digitale ci indicono a rivedere il luogo di lavoro che non è più un luogo fisico e fisso, ma che si evolve grazie proprie alle nuove tecnologie e diventa mobile. E’ un cambiamento culturale, certo, ma è anche un riflesso di quello che avviene ormai giornalmente nella vita di tutti i giorni. Un cambiamento epocale lo ha apportato sicuramente lo smartphone, il dispositivo mobile per antonomasia molto amato dagli italiani, che ci permette di avere tutto, e subito, a portata di mano, è ormai diventato, a pensarci bene, il prolungamento della nostra esistenza. Ebbene, tutto questo si riflette necessariamente anche sul modo in cui lavoriamo dove la componente mobile gioca un ruolo essenziale.

digital workspace vmware franzrusso.it 2019

Il Digital Workspace, provando a dare una definizione, è quell’insieme di tecnologie, in continua evoluzione, che nascono e si evolvono, appunto, proprio intorno alle nuove esigenze legate al modo di lavorare che non è più solo fisico. E’ quell’insieme di tecnologie che darà alle persone libertà di spostarsi e nuovi spazi di lavoro, avendo tutto ciò che serve a portata del proprio dispositivo. Quindi, non ci si preoccupa più, in relazione al lavoro, del “da dove lo fai” ma su “come e cosa fai” da l luogo in cui ti trovi in un dato momento. Si tratta quindi di un passaggio culturale, dicevamo prima, pensiamo solo alla generazione dei Millennials che costituirà il 50% della forza lavoro già dal prossimo anno che vede il luogo di lavoro sempre più open, mobile e collaborativo, elementi che si ritrovano all’interno della definizione di Digital Workspace.

L’affermarsi delle tecnologie, soprattutto mobile, viene confermata di recente anche da IDC, l’ente prevede infatti che i “mobile worker” cresceranno con un tasso medio annuo, in Europa, del +3,6%, passando da 103 milioni di individui nel 2017 a 123 milioni nel 2022. Sull’intera popolazione europea dei lavoratori, i mobile worker incideranno per il 65% nel 2022, nove punti percentuali in più rispetto al 2017 (56%). In Italia, i mobile worker sono circa 7 milioni (su 22 milioni di occupati), indietro quindi rispetto alla media europea, IDC si aspetta che diventino 10 milioni entro il 2022.

Il Digital Workspace si compone quindi di strutture e soluzioni tecnologiche che partono da mobile per passare dal Cloud, essenziale per abilitare le nuove tecnologie, e dalle applicazioni specifiche che permettono la possibilità di lavorare, elaborare, condividere i vari progetti.

Digital Workspace by VMware

Al netto di tutto questo, vogliamo segnalarvi il grande impegno che una grande azienda come VMware sta mettendo in campo proprio sul Digital Workspace, in collaborazione con Computer Gross, proprio per abilitare il fenomeno proponendo soluzioni che sono assolutamente all’avanguardia che si sviluppano in una modalità di processo orientata al “Cloud first“. Questo perché alla base del Digital Workspace c’è l’esigenza di garantire sempre e ovunque l’accesso alle app per sviluppare processi e progetti. Una modalità che ha certamente dei risvolti anche verso l’utente finale, in quanto la relazione viene a saldarsi meglio per il fatto che le soluzioni sono sempre a portata di mano, come dimostra benissimo il video in basso.

L’invito è quindi quello di visitare la pagina che VMware dedica all’adozione del Digital Workspace, dove potete trovare soluzioni ad hoc, dati e anche scoprire se la vostra organizzazione è pronta per il Digital Workspace.

Questo è il primo appuntamento qui su InTime dedicato a #VMDigitalWorkspace, una rubrica portata avanti in collaborazione con Channel City, rivista punto di riferimento in Italia a tema innovazione, e con Marco Lorusso, giornalista da sempre dedicato alle tecnologie e all’innovazione. Insieme proveremo a raccontare questo fenomeno con spunti, dati, ricerche e soluzioni che VMware mette in campo in collaborazione con Computer Gross.

[In collaborazione con VMware Italia]

author avatar
Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

mercoledì, 24 Aprile, 2024

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Il British Museum digitalizza le opere per difendersi dai furti

Il British Museum, in risposta a recenti furti, ha lanciato un ambizioso progetto di digitalizzazione. Il progetto mira a migliorare la sicurezza e l'accesso pubblico.

Cyber Index PMI: ecco la Cybersecurity nelle PMI Italiane

Cyber Index PMI evidenzia la consapevolezza delle PMI italiane sui rischi cyber. Mentre molte sono consapevoli dei pericoli, poche adottano un approccio strategico. La formazione e la sensibilizzazione sono cruciali nell'era digitale.

Sam Altman (ri)promette che OpenAI non lascerà l’Europa

Sam Altman, CEO di OpenAI, nel giro di poche ore a ritrattare le sue dichiarazioni, fatte a Londra, e a (ri)promettere che ChatGPT non lascerà l'UE.

Imprese aperte 2023: innovazione, formazione e futuro

Imprese Aperte Parma 2023 valorizza eccellenze imprenditoriali locali, svelando il cuore di aziende come Davines. Eventi, incontri che continuano a giugno.