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Facebook cambia: sul News Feed le interazioni ora sono più rilevanti dei contenuti

A distanza di qualche giorno dalla pubblicazione del post con il proposito per il 2018 di “risolvere i problemi di Facebook”, Mark Zuckerberg in un post ha spiegato che da oggi il news feed comincerà a mettere in evidenza le notizie su parametri diversi. Da oggi le interazioni saranno più rilevanti dei contenuti.

Sono passati solo pochi giorni da quando Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Facebook, in un post sulla sua piattaforma scrisse che il 2018 sarà per lui l’anno in cui risolvere i problemi che riguardano Facebook. In effetti il 2017 è stato un anno difficile per Facebook con la vicenda delle fake news, delle infiltrazioni dall’esterno, del Russia Gate. Insomma, i problemi non sono mancati davvero.

facebook news feed interazioni contenuti

In questa ottica si può anche spiegare il nuovo cambio di paradigma che riguarderà il news feed, ossia il cuore di Facebook. Come sappiamo, e come più volte lo stesso Zuckerberg ha ripetuto, obiettivo di Facebook è quello di connettere le persone sulla piattaforma al fine di trovare contenuti per loro rilevanti. Questo era la modalità con cui il news feed gestiva la rilevanza dei contenuti fino a ieri. Da ieri, così come spiegato dallo stesso Zuckerberg, la modalità cambia. Dalla rilevanza dei contenuti per gli utenti, si passa alla rilevanza delle interazioni. “Significative interazioni sociali”, così ha scritto Zuckerberg nel suo post.

One of our big focus areas for 2018 is making sure the time we all spend on Facebook is time well spent.We built…

Gepostet von Mark Zuckerberg am Donnerstag, 11. Januar 2018

Questo comporterà che i contenuti che vedremo più spesso in cime al nostro news feed saranno quelli che otterranno più commenti e più condivisioni, non basterà più quindi avere un numero elevato di like se poi non ci sono commenti a quel contenuto. E questo avrà delle ricadute, negative, anche sui contenuti editoriali e sui contenuti delle aziende. E’ forse questo un altro passo avanti verso quello di cui si parlava un paio di mesi fa a proposito di un doppio news feed? Sì, potrebbe essere, nel senso che Facebook alla fine potrebbe fare in modo che il feed “Esplora” diventi quello in cui si troveranno i contenuti delle pagine, quelle dei brand e quelli editoriali, separato da quello che riguarderà i contenuti condivisi dagli “amici”.

In ogni caso, siamo di fronte ad uno dei cambiamenti più significativi che riguardano il news feed degli ultimi anni. Facebook comincerà quindi a rendere meno rilevanti contenuti virali ed editoriali, che di solito ottengono molti “like”, per enfatizzare di più i contenuti condivisi da persone a noi amiche, come ad esempio può essere un video di un nostro amico da New York, un tipico contenuto che mette “positività” alle persone e che realizza una notevole interazione. Vedremo quindi più aggiornamenti da parte di persone che fanno parte del nostro network.

Facebook si pone quindi l’obiettivo di contrastare il “contenuto passivo”, quello caratterizzato da una forte valenza virale ma con scarse interazioni, ed enfatizzare il “contenuto attivo”, quello che, indipendentemente dalla sua carica virale, crea una forte interazione. Si tratta quindi di contenuti “positivi” quelli che Facebook vuole farci vedere di più.

https://www.facebook.com/facebook/videos/10156988765141729/

Dovremo quindi abituarci a vedere di più video e più contenuti che riguardano la vita personale.

Ma siamo sicuri che questo possa davvero funzionare?

Sono già stati sollevati dei dubbi riguardo a questo aspetto, soprattutto in relazione al fatto che, come già tutt’ora capita spesso, uno dei rischi è quello di enfatizzare contenuti sì personali ma che possano essere anche rivelarsi inopportuni. Provate ad immaginare, da questo ottica, quale sarà il nostro news feed da oggi al 4 marzo, quando ci saranno le elezioni politiche. Il rischio è quindi quello di mettere in evidenza anche contenuti di stampo ideologico o contenuti che non hanno ricevuto una adeguata valutazione (si, si parla ancora una volta di fake news), contenuti caratterizzati di solito da una scarsa valenza virale ma da una forte interazione. E in questi casi della positività proverbiale positività non vi è alcuna traccia.

Insomma, ancora una volta Facebook prova a cambiare le regole cercando di “gestire” e regolare il modo in cui utilizziamo la piattaforma. Legittimo che sia così, ma il rischio è che questo vada ad uniformare una sola modalità di contenuto a scapito di contenuti editoriali e delle aziende (brand/professionisti/associazioni) che dovranno quindi confidare nella sola “promozione” dei propri contenuti.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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6 Commenti

  1. […] del loro effetto negativo nel percorso cognitivo. D’altra parte, per quanto sia strano dirlo, per certi versi, è lo stesso Zuckerberg che proprio in questi giorni – per ciò che personalm… – un alibi lo sta togliendo: non lo starà sicuramente facendo per il Bene Comune, o almeno […]

  2. […] e del loro effetto negativo nel percorso cognitivo. D’altra parte, per quanto sia strano dirlo, per certi versi, è lo stesso Zuckerberg che proprio in questi giorni – per ciò che personalmente… – un alibi lo sta togliendo: non lo starà sicuramente facendo per il Bene Comune, o almeno non […]

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