Si è tenuta ieri la tappa californiana dell’International Innovation Day all’interno della quale è stata proclamata la miglior startup della Mind the Bridge Competition. E a vincere è stata Timbuktu, la rivista su iPad per bambini creata da Elena Favilli e Francesca Cavallo
E’ rosa il colore della finale della Mind the Bridge Competition,organizzata all’interno dell’Italian Innovation Day in collaborazione con Intesa Sanpaolo-Startup Initiative, Berkeley University of California, Italian Business&Investment Initiative, BAIA-Business Association Italy America. Dopo un intenso periodo di incubazione al Gym, la palestra imprenditoriale con sede a One Market Plaza in San Francisco, il gradino più alto del podio è toccato a Timbuktu, startup tutta al femminile fondata da Elena Favilli (CEO) e Francesca Cavallo (Creative Directorand Cofounder) e che offre prodotti editoriali digitali per bambini.
Erano 11 le startup, le migliori uscite dalla Mind the Bridge Competition e dalla Intesa Sanpaolo Startup Initiative che si sono affrontate alla prestigiosa Università di Berkeley davanti a una platea di oltre 150 persone, tra cui numerosi investitori e biz angels della Silicon Valley, coordinati da Fabrizio Capobianco, Chairman e Presidente di Funambol.
Mind the Bridge, con il progetto Italian Innovation Day, ha dimostrato che l’innovazione italiana può trovare spazio e attenzione anche in Silicon Valley – commenta Marco Marinucci, founder ed Executive Director di Mind the Bridge – Dopo essere stati a Stanford lo scorso anno, quest’anno abbiamo replicato a Berkeley portando 11 startup italiane di buona qualità. Ma non ci fermiamo qui. La prossima settimana metteremo in contatto le nostre startup con quelle provenienti dai più interessanti progetti di incubazione israeliani e tedeschi con cui stiamo lavorando per unire le forze. La Silicon Valley ha insegnato che la contaminazione culturale premia. In questa direzione vogliamo andare inserendo le nostre startup all’interno di un hub internazionale”
Quella contaminazione che la fondazione californiana ha fatto propria fin dall’inizio attraverso la costituzione di un incubatore che accoglie le migliori startup innovative italiane creando opportunità di scambio, condivisione e crescita collettiva. Come conferma Elena Favilli, in un commento a caldo subito dopo la proclamazione:
Siamo arrivate a San Francisco il 29 gennaio e in questo periodo abbiamo lavorato incessantemente al pitch di 5 minuti che abbiamo fatto oggi, quasi in maniera maniacale, affiancate da Christian Di Carlo, il mentor che ci ha assegnato la fondazione e che lavora al Corporate Development di Adobe – ricorda Elena– L’aspetto più bello della Mind the Bridge Competition è stato senza dubbio la possibilità di condividere questa avventura con altre startup, provenienti tutte da ambiti molto diversi tra loro, cariche di determinazione ed esperienza. Lo scambio di queste competenze rappresenta proprio il suo valore aggiunto. Per ora tutto procede molto bene anche se molto rapidamente. Stiamo imparando tantissime cose a una velocità impressionante. Le opportunità per entrare in contatto con persone davvero rilevanti per il nostro progetto qui di certo non mancano. Abbiamo già fatto 3 incontri con degli investor e stiamo facendo fundraising: cerchiamo angelfund tra i 500 mila e 1 Milione di euro”
Timbuktu Labs crea esperienze di lettura multi-piattaforma che portano i metodi più avanzati dell’educazione nel mondo dell’editoria e il primo prodotto presentato è Timbuktu Magazine, news magazine per bambini progettato per iPad. Un progetto che ha colpito molto sia dal punto di vista del business model che del pitch:
“Penso che alla vittoria abbia contribuito anche la nostra presentazione, studiata molto a lungo –aggiunge Francesca Cavallo -Rappresenta infatti un esempio concreto di vita quotidiana: una famiglia, genitori stanchi alla sera e difficoltà nel trovare un modo per intrattenere i bambini. Questa è un’esigenza manifestata da tanti genitori e il nostro prodotto contribuisce a soddisfarla. Ma al contrario di quanto avviene con ivideogame, qui il device non viene concepito come uno strumento di ‘parcheggio’ dei figli, relegati a un’esperienza solitaria. Al contrario, le App fanno divenire l’iPad uno strumento che unisce le generazioni. Negli Stati Uniti, dove i legami familiari sono anche più deboli di quanto non lo siano in Italia, il nostro prodotto va a toccare un argomento molto delicato e vivo, che è quello della relazione. Ed è proprio per questo che una frase che ci piace sempre dire è che “Timbuktu makes family the coolest place to be”
Facciamo veramente tanti complimenti a Elena e Francesca per questo grande traguardo e per il loro prodotto che ci piace molto. Un grande esempio di spirito di iniziativa e di innovazione che conferma ancora una volta che nel nostro paese ci sono le possibilità per fare startup di successo.
In primavera a New York la seconda giornata dell’Italian Innovation Day. Maggiori informazioni su www.italianinnovationday.com e www.mindthebridge.org