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Instagram sfida Vine sui video, ecco le differenze

Come avevamo preannunciato qualche giorno fa cogliendo l’anticipazione di TechCrunch, alla fine Instagram lancia davvero la sfida a Vine estendendo ai suoi ormai 130 milioni di utenti di poter inserire video di 15 secondi sulla piattaforma. Un passaggio ormai nell’aria, ma quali sono le differenze tra i due strumenti?

Qualche giorno fa, esattamente tre giorni prima della conferenza stampa di dieri di Facebook, avevamo colto, quasi in tempo reale, l’anticipazione lanciata da TechCrunch, parlando di Effetto Vine, che prevedeva che quello che stava bollendo in pentola altro non era che la sfida di Instagram a Vine sui video. Un passaggio che certamente i più esperti avevano previsto e sapevano che sarebbe avvenuto. La sorpresa forse sta nei tempi, ricordiamo che Vine è stato lanciato a gennaio di quest’anno per iPhone e da qualche settimana reso disponibile anche su Android. Ma sappiamo anche che i tempi ormai sono veloci, i ritmi sempre più serrati e la concorrenza si fa sempre più spietata. Ed ecco che nella strategia di Facebook di voler acquisire una fetta sempre più crescente sul Mobile, si inserisce la sfida a Twitter, quindi a Vine, fino a ieri l’unico modo possibile di condividere video, delle dimensioni di un tweet.

Altra motivazione, come avevamo ricordato sempre nell’anticipazione di quello che sarebbe stato poi presentato ieri, è che per stessa ammissione di Zuckerberg, in occasione della presentazione dei dati finanziari del Q1 2013, ci sarebbero molti investitori interessati a fare advertising su Instagram. Sappiamo bene che ancora non è possibile, ma la sfida a Vine si inserisce anche in questo contesto. Dunque, che sia possibile tra non molto fare pubblicità anche su Instagram proprio attraverso i video? Vedremo.

Certo l’evento di ieri era molto atteso, soprattutto per le anticipazioni, meglio le soffiate che ci sono state attorno a questo evento che era stato targato come segreto, ma alla fine ieri tutti sapevano di cosa si sarebbe parlato. Anche questa è la forza del web e dei social media.

Ma dicevamo in apertura, quali sono alla fine, le differenze tra i due strumenti, quindi tra la possibilità di aggiungere video su Instagram e le funzionalità di Vine. Jordan Crook su TechCrunch fa un bel post proprio su questo, che vi invitiamo a leggere, e la scheda in basso è abbastanza riassuntiva delle differenze.

instagram-vs-vine

Intanto c’è da dire che i video su Instagram possono avere una durata massima di 15 secondi, contro i 6 su Vine. Una differenza non da poco per quelli che ormai sono 130 milioni di utenti della piattaforma di condivisione di immagini più usata. Essendo Instagram una piattaforma che fa del suo punto di forza sui filtri, bè questi non potevano certo mancare anche per i video. Sono ben 13 i filtri già disponibili, altro punto a favore contro Vine.

Nella fase di caricamento di un video, Vine però è più veloce. I video su Vine vanno in loop, mente su Instagram è possibile visualizzarli una sola volta prima di avviarlo di nuovo. Insomma da una parte e dall’altro ci sono dei pro e dei contro. Fino ad ora Vine è riuscito ad agire in maniera assoluta ma facendosi apprezzare bene da chi lo ha utilizzato e forse, nonostante Instagram, continuerà a farlo.

Instagram si muove in direzione diversa, è un prodotto ormai di massa e lo sarà sempre di più. E in base a questo sembrerebbe sovrastare la presenza di Vine. Almeno stando così le cose. Il tempo, e sarà brevissimo ne siamo certi, ci dirà quale delle due piattaforme riuscirà a conquistare di più.

E voi che ne pensate? Lascerete Vine per Instagram? Quali sono le vostre impressioni?

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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