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Mobile Life 2012, gli utenti amano sempre di più la geolocalizzazione

Presentato oggi lo studio Mobile Life 2012 condotto da TNS su 58 paesi che racconta attraverso 48 mila interviste come il Mobile va sempre più nella direzione della geolocalizzazione. Infatti due terzi degli utenti dichiara di essere disponibile a condividere la propria localizzazione

Mobile Life 2012 - TNSMobile Life 2012, lo studio annuale di TNS che esplora l’utilizzo dei dispositivi  mobile grazie a 48.000 conversazioni con utenti di cellulari di 58 Paesi, evidenzia che la maggioranza delle persone, nel mondo, riconosce il valore della condivisione della propria localizzazione in cambio di benefici, da parte di brand e retailer. I risultati principali, rilasciati oggi e disponibili in parte in visualizzazione interattiva sul sito www.tnsglobal.com/mobilelife, mostrano inoltre che i servizi e le apps utilizzati variano considerevolmente da Paese a Paese. L’Italia è sempre più un paese innamorato del Mobile, infatti ci sono 90,605,000 su 61,016,804 abitanti, più o meno la media di 1,5 dispositivi per abitante. Gli italiani amano navigare i Social Network da mobile, il 41% li usa, il 26% è interessato a farlo mentre il 33 non li naviga dal proprio dispositivo. Ma vediamo insieme tutti gli altri risultati.

I servizi location-based hanno raggiunto un livello di conoscenza elevato con la crescita della penetrazione dei cellulari e degli smartphone, come evidenziato dai risultati dell’indagine di TNS, società di ricerca e consulenza di marketing, leader nel mondo. Il 60% di coloro che attualmente non ne fanno uso, dichiarano infatti di volerli utilizzare in futuro (e questo è ancora di maggior interesse in Italia, 74%).

I servizi di geo-localizzazione mobile in espansione

GeolocalizzazioneCirca un quinto (19%) degli intervistati nel mondo si avvale attualmente dei servizi location-based (LB) e più del 60% dei non utilizzatori aspira a farlo in futuro (dato che sale al 74% in Italia). La navigazione con mappe e GPS è attualmente la motivazione più frequente di utilizzo, a sostegno della crescita dei servizi LB nel mondo (46%) ed anche in Italia la prima motivazione risulta l’alternativa al navigatore satellitare presente in auto (48%). C’è inoltre interesse crescente su molte altre attività, con un 13% degli attuali utilizzatori di social network (18% in Italia) che effettuano “check-in” su piattaforme quali Foursquare  or Facebook Places.

Gli utilizzatori di servizi localizzazione fruiscono sempre più di tali servizi, per arricchire la propria vita sociale, con un utente su 5 (22%) che li adopera per trovare amici nelle vicinanze.

Circa un quarto, invece, sfrutta la tecnologia per trovare ristoranti e luoghi di intrattenimento (26% a livello global, 23% in Italia) o trovare informazioni sugli orari dei trasporti pubblici (19% e 21% in Italia) o per prenotare un taxi (8%).

I più saggi, poi, hanno capito che si può anche “guadagnare”, rendendo pubblica la propria “posizione” a brand e retailer – con 1 utente su 8 (12.5%) che condivide già oggi  la propria location in cambio di offerte speciali o buoni sconto. Inoltre,  circa un terzo di coloro che si avvalgono  (o che intendono farlo in futuro) di buoni o promozioni all’acquisto digitali, dichiarano di apprezzare molto la possibilità di riceverli quando sono in prossimità di punti vendita di interesse (il 43% in Italia).

Per quanto riguarda l’atteggiamento nei confronti della comunicazione via mobile, circa un intervistato su cinque (21%) dichiara di essere interessato a ricevere promozioni offerte da negozi in prossimità della propria location attuale (in Italia il 26%).

Cristina Colombo, Digital Practice Head TNS Italia, spiega: “I servizi di localizzazione stanno diventando una realtà concreta e diffusa. La gente si rende conto che la condivisione della propria localizzazione spesso può offrire dei vantaggi, degli sconti, delle promozioni: è la possibilità di rendere una promozione “rilevante”,  offerta al momento giusto nel posto giusto. Tutto questo apre grandi opportunità e offre nuovi strumenti ai professionisti del marketing che sviluppano approcci targettizzati e focalizzati sulla propria customer base.”

Una mappa complessa dell’utilizzo del mobile a livello mondiale

Se da un lato lo studio evidenzia la volontà crescente di utilizzare i servizi di geo-localizzazione, dall’altro emergono motivazioni differenziate nei diversi Paesi.

In America Latina, il 39% dichiara che il motivo principale per condividere la propria posizione, è la voglia di trovare gli amici, a fronte di un 11% in India. Trovare i propri amici attraverso servizi LBS crolla al 9% in Nord America ed è solo il 20% in Europa, il 22% in Italia.

Inoltre, le applicazioni di tali servizi sono molto varie nelle diverse aree del pianeta. Nei Paesi asiatici più sviluppati e ad alto tasso di tecnologia, il 36% utilizza i servizi di localizzazione per trovare ristoranti e luoghi di intrattenimento, mentre in Cina si scende al 17% ed in Italia al 23%.

“Queste variazioni geografiche evidenziano l’importanza di avere una strategia focalizzata sulla cultura del Paese in cui si intende lanciare servizi di questo tipo.” – sostiene Cristina Colombo– “Offrono al marketing alti livelli di engagement e targettizzazione, ma devono essere costruiti secondo regole di ingaggio che rispettano il consumatore, in modo da non rischiare di diventare intrusivi. Quando le marche riescono a lavorare in maniera equilibrata e profilata, abbiamo visto ritorni significativi in termini di brand engagement, fidelizzazione e crescita”.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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