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Facebook, 901 milioni di utenti e profitti in calo. Si è raggiunto il picco?

Facebook ha presentato ieri una modifica al S-1, documento finanziario fondamentale per lo sbarco in borsa. E si scopre che ha raggiunto i 901 milioni di utenti, 500 da mobile, ma i profitti sono in calo del 12%, da 233 a 205 milioni di dollari. Ma i ricavi pubblicitari sono in rialzo del 37%

Facebook S-1Facebook ha presentato nella giornata di ieri una modifica al documento S-1, il fondamentale documento finanziario utile per lo sbarco a Wall Street, dal quale viene fuori una fotografia aggiornata sullo stato attuale di Facebook. Intanto la prima notizia è che sono stati raggiunti i 901 milioni di utenti al mese (241 di essi solo in Europa), in crescita del 33% se paragoniamo il dato allo stesso periodo del 2011 quando gli utenti erano 680 milioni. Il traguardo del miliardo di utenti si avvicina e rimane stabile la previsione di raggiungerlo, a questi ritmi, entro la fine di questo anno. 526 milioni sono gli utenti attivi nella media giornaliera e 500 milioni provengono dal mobile. 

Altra notizia è che i profitti sono passati da 233 a 205 milioni di euro con un calo del 12% e le entrate sono aumentate arrivando a 1,06 miliardi di dollari. Con costi e spese totali aumentate del 98% pari a 677 milioni di dollari, erano 343 milioni di dollari nello stesso periodo dello scorso anno.

Facebook in questi ultimi mesi ha investito molto e apportato una serie di modifiche, prima tra tutte l’introduzione della Timeline per gli utenti, prima, e per le pagine pubbliche, poi, proprio in virtù dello sbarco in borsa, passaggio fondamentale per l’azienda nata 8 anni fa “non originariamente creata per essere una società”, come scrive Zuckerberg nella lettera allegata allo stesso S-1, “ma creata per compiere una missione sociale, ossia quella di rendere il mondo più aperto e connesso“. Lo scopo è stato ampiamente raggiunto, infatti l’aumento degli utenti ne è la conferma. Ma nel frattempo Facebook è diventato una società, lo sbarco a Wall Street segna comunque una tappa fondamentale in questo senso, ma cosa sta succedendo guardando meglio questi dati?

Sam Hamadeh, analista e CEO di PrivCo, sostiene che nonostante gli sforzi fatti per raggiungere questa fase, i risultati ottenuti non sono quelli che si prospettavano, non era quello che si sperava di ottenere. E come mai? Secondo Hamadeh potrebbe darsi che Facebook stia per toccare il livello di saturazione.

Bisogna chiedersi: questa azienda ha raggiunto il suo picco?” dice Hamadeh. “Noi diciamo spesso che le imprese fanno IPO troppo presto. Potrebbe essere invece che per Facebook sia stato troppo tardi?”

Davvero una bella domanda alla quale è difficile dare una risposta, resta il fatto che per Facebook questo è un passaggio fondamentale e cruciale. Aprire la società agli azionisti comporta degli impegni precisi e un esempio lo si è visto con la recente acquisizione di Gowalla e soprattutto di Instagram, pedine importanti attraverso le quali imporsi nel settore del Mobile.

Voi che ne pensate? Credete che Facebook abbia raggiunto il suo massimo o che ancora ci sono margini? Raccontateci cosa ne pensate.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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